I commenti degli utenti

  1. Sauvage
    SiSEMEN

    Splendido protagonista per un film senza storia, con un capo ma senza coda … Affrontate fino alla noia tutte le ramificazioni della sua vita, alla fine una domanda mi assale : maddeché ? Il solito occidente vittima del profitto ed un’altra anima persa, avanti il prossimo …

  2. Dolor y gloria
    Skippy'90

    Il secondo film di Pedro Almodovar che guardo dove l’inizio e la fine si ricollegano nella trasmutazione del cinema, i primi desideri omosessuali, il rapporto con la madre e l’infanzia, la dipendenza dall’amore che ne porta altre al risolvere un periodo.
    Tra citazioni cinematografiche, inquadrature ben studiate e psicologiche nonché una regia nella regia il mio voto è un bel nove.

  3. Carmen y Lola
    Skippy'90

    Appena visto alla rassegna cinematografica “Quasi niente” ed è risultato un film coinvolgente, denso e simbolico sull’amore lesbico che porta a riscoprire sia la verità che la forza della femminilità in una società patriarcale. Voto: 8.

  4. Crisalidi, ragazze xy
    Alexandra

    Dov’è possibile trovare questo documentario?

  5. Giant Little Ones
    verona2014

    l’ho visto 2 giorni fa…mi e’ piaciuto anche se come detto sopra…
    triste..e speravo anch io un altro finale…ma meglio no anticipare nulla..
    HANSSTENINER64 scrivimi.. abbiamo idee simili..che altro hai visto?…

  6. Just Friends
    Pikas

    Agne2004

  7. Giant Little Ones
    hanssteiner64

    Ottimo film, anche se un po’ triste… mi amareggia la durezza di Ballas. Speravo che alla fine tendesse la mano all’amico

  8. Mario
    verona2014

    QUANDO RITORNA ATTIVO IL SITO?????
    PER FAVORE..TORNARE AD AGGIORNARE IL SITO
    CON NOVITA SU FILM E SERIE TV
    PER FAVORE…………………………..

  9. Questa è la mia famiglia
    Gloria

    Franca, il film può essere visionato su YouTube. Buona visione.

  10. Sauvage
    Gianpaolo

    Molto bello!

  11. Below Her Mouth
    Skippy'90

    Visto poche ore fa e ho trovato sia la fotografia che l’ambientazione ben fatte ma la storia in sé come i personaggi non mi hanno convinto: un merito sicuramente sono la rappresentazione delle emozioni, sessualità e sentimenti sia femminili che lesbici come possibile riflessione. Voto: 7.

  12. Vita & Virginia
    vanessa nicolson

    Una piccola correzione: Vita era mia nonna, sposata a mio nonno Harold Nicolson. Il nome di mio zio era Nigel Nicolson.
    Mi da tanta noia che tanti scrivano il nostro cognome con un ‘h’ – NON e’ Nicholson!

  13. Wild Horses
    Emanuele

    Ma chi era l’uomo con la Ranger e il figlio nel finale?

  14. Suicide Room
    emma

    non trovo nemmeno i sub itaaaaaaaaa

  15. Futuro Beach
    Max

    Ciao sono anche io interessato al tuo blog dove poter vedere i film
    Grazie attendo se magari rispondi te ne sarei grato

  16. Non accettare i sogni dagli sconosciuti
    alexcone

    Mi spiace! una gran porcheria fatto malissimo!

  17. Habitación en Roma
    Valeria

    Un amore così profondamente intenso vissuto a pieno in una sola notte.. Io mi sono innamorata di questo film! Per nulla volgare.
    Non sono lesbica, ma cavoli! Come è bella la “Russia” e che fisico!

  18. Il Diritto del più forte
    Doralei

    Fassbinder e’ sempre stato un cineasta controverso e dotato di una visione molto personale della vita e in questo film tali caratteristiche emergono prepotenti. Il film mette in luce i rapporti distruttivi fra individui appartenenti a ceti sociali non conciliabili, ove le dinamiche relazionali divengono un simposio di crudelta’, bassezze, triviale sopraffazione, bisogno di rivalsa o di riscatto sociale, come nel caso di Bieberkopf interpretato dallo stesso Fassbinder, che disegna l’ immagine di un uomo dolente e sconfitto dalla vita, baciato solo temporaneamente dalla fortuna, che s’ innamorera’ di Eugene un avido narcisista senza scrupoli disposto solo a servirsi dei suoi soldi, facendo leva sulle sue fragilita’ affettive. La storia assume dunque toni tragici, ove l’ alienazione e la solitudine esistenziale divengono motivo portante di rappresentazione di un mondo ove non c’e’ spazio per l’ amore. Dove il possesso e la mercificazione di uomini e sentimenti aprono la strada ad un’ epoca votata al consumismo piu’ sfrenato e alla piu’ totale assenza di empatia con l’ altro. Di sicuro questo e’ un film che mette in luce una parziale visione della realta’ umana e non certo totalitaria che nonostante tutto viene focalizzata all’ interno di un rapporto gay come ad evidenziarne le zone scure e piu’ intricate, pur tenendo presente che edonismo, classismo e prevaricazione sono insiti in ogni natura e possono palesarsi in ogni tipo di relazione, omosessuale o meno, di coppia o non di coppia. Un film che consiglio soprattutto a chi ama il cinema teatrale o il teatro cinematografico. Come meglio si preferisce definirlo.

  19. Milk
    Doralei

    Un appunto sul regista Gus Van Sant e’ necessario, ossia che questo film da lui diretto risulta essere indubbiamente il suo film piu’ luminoso e franco, piu’ politicamente coraggioso e sociale. Altre sue storie cinematografiche in passato mi hanno avvinta come: Malanoche, Cowgirl, Will Haunting e L’ Amore che resta ma qui siamo davanti ad un’ opera epica, di sostanziale rilievo storico. Milk segna un traguardo importante, poiche’ si pone a cavallo di un cambiamento che avanza sempre piu’ inesorabile e appunto per questo la questione LGBT necessitava di una storia simile e che solo il cinema con la C maiuscola avrebbe potuto raccontare. Certo crea un certo effetto pensare che oggi la vita di quest’ uomo vista al cinema ottenga una risonanza cosi’ preponderante mentre le sue lotte sono iniziate in quell’ “ieri” di cui molti di noi in passato e in altri luoghi del mondo compresa l’ Italia ne eravamo solamente spettatori distanti o sostenitori parziali. Ne e’ passata di acqua sotto i ponti e si arriva ad oggi a celebrare una figura importante per la lotta dei diritti civili come quella di Harvey Milk. Come si suoldire meglio tardi che mai.

  20. I segreti di Brokeback Mountain
    Doralei

    Crea un iniziale sensazione d’ imbarazzo vedere i due protagonisti innamorarsi poco a poco ed esprimere questo sentimento fisicamente, e questo per via del fatto che e’ come se avessi scorso un iniziale fatica da entrambe gli attori nell’ immedesimarsi nei rispettivi ruoli. Il film pero’ una volta avviato e giungendo all’ acme della storia compie un salto qualitativo ove le le emozioni, le inquietudini, la paura di riconoscere il sentimento che li lega oltre che la prudenza nell’ agire nell’ ombra lontano da sguardi indiscreti diviene ancor piu’ credibile e coinvolgente. Il rude e al contempo tenero amore fra due cowboy vissuto clandestinamente e sporadicamente fra gli aspri e immensi scenari del Wyoming tocca le corde dell’ anima proprio per quel senso di esilio che li spinge a cercarsi. Molto azzeccata la scelta di Ang Lee di mettere in risalto la solitudine e l’ afflizione che entrambe i due protagonisti si trovano a vivere nel loro privato al fianco di mogli inadatte e all’ oscuro del loro segreto. Brokeback Mountain diviene allora approdo salvifico e luogo di liberta’ interiore, paesaggio di uno stato d’ animo inespresso al di fuori da quel circoscritto spazio. Sara’ proprio quello spazio inizialmente vissuto come metafora di gioia a divenire negli anni prigionia per una condizione mai realmente auto/accettata e per un amore al quale e’ mai realmente stato consentito di prendere il volo. La scena finale mi emoziona immensamente tanto che a stento riesco a trattenere le lacrime.