Le Fate ignoranti

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Le Fate ignoranti

Dal regista del “Bagno Turco” un film ambientato a Roma (si vede anche la manifestazione del WP2000) che narra la scoperta, da parte di una vedova benestante, della relazione omosessuale che il marito aveva avuto con un giovane dei quartieri popolari. Interessante la descrizione della vita e dei personaggi che popolano i quartieri poveri romani: gay, transessuali, persone quasi senza genere, malati di aids, ecc.che formano una specie di famiglia allargata. Perfetto il ruolo di gay per Accorsi, sempre bellissimo.

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45 commenti

  1. Doralei

    Le fate ignoranti e’ un film irritante, si avvale della formulina magica cara ai films italiani di oggi, storie dal crescendo drammatico intenso che offrono spaccati di vita che vogliono a tutti i costi insinuare nella mente dello spettatore la straordinarieta’ della medesima. Ma il punto e’ che piu’ questa insinuazione diviene invadente piu’ lo spettatore intelligente comprende la verita’, ovvero il fatto di trovarsi dinanzi ad una cattiva televisione fatta cinema che dinanzi alla straordinarieta’ della vita resa al Cinema. Dopo aver visto questo films tireremo un sospiro di sollievo prendendo coscienza che si, un uomo apparentemente etero puo’ avere una relazione clandestina con un altro uomo da anni. Che sua moglie una volta che questo muore scoprira’ tutto e che una volta incontrato l’ amante nascosto del marito si rendera’ conto che esiste una realta’ freak solidale e piena di sentimento lontana da quel freddo mondo borghese dal quale ella proviene. Il tutto dipinto di blu sul volto amorfo di Margherita Buy che sembra che una trivella l’ abbia passata da una parte all’ altra del corpo. Il tutto edulcorato da sprazzi di drammaticita’ sopra le righe e dialoghi a corda di violino. Questo Almodovar del pianto a me personalmente non piace, e temo purtroppo ch’egli sia convinto di essere un ottimo regista, spero che qualcuno lo dissuada da tale convinzione.

  2. Ozpetek, i hate you, hai rincoglionito la comunita’ LGBT, con i tuoi filmetti ammiccanti e le tue cucine attrezzatissime. Ma a me non la dai a bere. Evviva il Cinema LGBT che sopravvive al ruffianesimo. Margherita Buy, la morte in collina come sempre.

  3. suzieq11

    Grandioso! Una storia che si snoda agile ma che invita a pensare. Mi è piaciuto tutto del film. Accorsi bellissimo e bravissimo e la Buy che pure non è tra me mie attrici preferite. Mi è piaciuto persino il sofferente Garko e Mara la transessuale. Ma soprattutto mi è piaciuta la voluminosa Serra, travolgente e irresistibile, bravissima. Il film l’ho già visto un centinaio di volte. Ormai lo so a memoria.

  4. thediamondwink

    E’ il primo film di Ozpetek che ho visto, che mi ha catapultato nel suo mondo, spesso interessante ma, a volte, anche noioso. Devo dire che la prima parte è molto coinvolgente, divertente e riesce a catapultare lo spettatore in un fantasioso mondo gay alquanto insolito. Devo però ammettere che la parte “etero”, riguardante l’infatuazione con la protagonista, mi fa scadere molto la pellicola, onestamente non mi è piaciuta, ma è questione di gusti.
    Accorsi non mi piace, non mi è mai piaciuto come attore, lo trovo noioso e un po’ cupo, la sua recitazione sarà anche migliore di tanti altri colleghi ma non mi piace. Che dire di Margherita Buy? Un’attrice davvero portentosa, con la sua flemmatica recitazione riesce a intenerire lo spettatore e a coglierlo di sorpresa con sporadiche battute inaspettate. Comunque trovo tutto il pacchetto abbastanza semplice, abbastanza commerciale ma al tempo stesso una pellicola che ha qualcosa in più rispetto agli altri film del genere, tanto da farlo diventare uno dei cult gay italiani per eccellenza!

  5. Morgenstern

    Io sono affezzionato a Ozpetek, e anche se non so smentire chi critica lui e i suoi film le sue opere mi piacciono molto.È anche perché credo che il primo film a tematica lgbt che io ho visto è suo.
    Bella l’atmosfera nella casa, dove entra paradossalmente a far parte di essa anche la donna tradita. Brava la Buy che mi piace molto come attrice. E fantastica come sepmre Serra Yilmaz.

  6. Morgenstern

    Io sono affezzionato a Ozpetek, e anche se non so smentire chi critica lui e i suoi film le sue opere mi piacciono molto.È anche perché credo che il primo film a tematica lgbt che io ho visto è suo.
    Bella l’atmosfera nella casa, dove entra paradossalmente a far parte di essa anche la donna tradita. Brava la Buy che mi piace molto come attrice. E fantastica come sepmre Serra Yılmaz.

  7. zonavenerdi

    Molto scorrevole e bello. L’ho amato molto questo film. Si parte da una situazione gettonata nei film (quella della scopertta del tradimento post mortem e della conoscenza dell’amante). Quello che cambia è come la vedova si introduce nella comunità di amici dell’amante e un cui ha vissuto il marito venendone adottata anch’essa.

  8. massimo76

    un mix scopiazato tra segunda piel e tutto su mia madre..le furbizie di ozpetek e romoli non mi convincono mai..sono leziosi e smettiamola di dire che ozpetek dirige bene gli attori..è tutto casuale!!a me sto film fa venire il latte alle ginocchia ..rivisto in tv è datatoooooo::))

  9. luca/ch

    Film in cui la parte è meglio del tutto, ma questo basta per fare de “le fate ignoranti” un bel film. Come spesso ritrovo nei film di Ozpetek,tanti singoli momenti narrativi (alcuni dei quali, a mio avviso, di grande valore artistico) tenuti insieme in modo un po’ superficiale (lo sfortunato amore comune ai due protagonisti non sembra, in fin dei conti, essere stato così importante nelle loro vite). Resta, comunque, il grande valore di questa pellicola che ha aperto la strada (ho l’impressione che solo Ozpetek abbia continuato a percorrerla?) ad un cinema italiano che si impegna a rappresentare l’esperienza omosessuale non più come dolorosa sfumatura o appendice pittoresca della realtà delle relazioni umane. Bellissimo il personaggio di Veronica (Erika Blanc); bellissimo (ma solo in questo film) Gabriel Garko.

  10. cypsel79

    questo film mi ha cambiato la vita. ho preso definitivamente coscienza di me stesso e di conseguenza ho fatto coming out, appena dopo averlo visto. quindi va da se che non sono PER NIENTE obiettivo nel valutarlo! lo amo e basta. in ogni caso, lo accomuno a la finestra di fronte e cuore sacro come i migliori film di ozpetek, che in generale non mi dispiace come regista, anche se a volte mi lascia perplesso. (in ogni caso meno male che in italia abbiamo ozpetek, non mi stancherò mai di dirlo!). in particolare, quello che mi ha scosso interiormente è stato vedere “il gruppo”, concetto poi ripreso e desacralizzato in saturno contro, ma che qui era appunto idealizzato programmaticamente, cosa voluta e azzeccata trattandosi di un film-manifesto; e il messaggio almeno con me è passato in pieno. 🙂 do 10 ovviamente, anche se forse tutto tutto non lo merita, anche per rispondere a qualche commento negativo un po’ troppo malefico.

  11. istintosegreto

    Non un film sull’amore gay, ma un film sull’imprevedibilità dell’amore. Non ha sesso, non ha colore, non ha limiti né confini.
    Il capolavoro di Ozpetek. Uno dei migliori prodotti del cinema italiano.

  12. La trama non è delle più originali, e forse neanche delle più edificanti per un omosessuale (ma ci può essere di molto molto peggio), ma contiene scene che ho trovato davvero belle e nel complesso mi ha lasciato un sapore positivo in bocca. Soprattutto ho apprezzato come la storia si svolga tutta nella quotidianità, senza nessuna scena “epica” o di svolta radicale, ma tutta una serie di piccoli cambiamenti, poco a poco, giorno per giorno.

  13. Il film che ha fatto conoscere Ozpetek al grande pubblico.. Da vedere, anche per ricordarci com’eravamo 10 anni fa in Italia (pieni di speranze e molto più avanti di oggi, non a caso la destra non aveva governato tutti sti anni e al vaticano non c’era un colluso con i pedofili, nonché omofobo della peggiore specie)..

  14. Angel Dumott

    La raffinatezza è sempre affiancata dalla semplicità …. non occorre fare il “circo”per costruire un capolavoro!
    E’ un film meraviglioso, semplicissimo ma a mio avviso estremamente lirico!!!!
    Bello bello bello

  15. FilthyGorgeouss

    La tematica in Italia, si sa, è ancora fonte di polemiche e pregiudizi, ma appunto per questo, credo nella novità di questo film.
    La storia sembra già vista e già sentita ma comunque farcisce un film interessante anche se a volte un pò noioso.
    Piacevole la recitazione di Accorsi e della Buy, non degne di nota le altre…

  16. Valmònt

    Non è copiato da “Seconda pelle”. Sono due film diversi, però certamente Ozpetek ha preso spunto per sviluppare la parte finale del film spagnolo in modo più completo. E’ l’unico film di Ozpetek che mi è piaciuto, insieme a “La finestra di fronte”, ma entro i dovuti limiti. Ho trovato molto brava e credibile Margherita Buy! Voto: 7

  17. undomiel

    guardate ke segunda piel è completamente diverso da questo film,l’unica analogia è il rapporto clandestino del protagonista.I film di Ozpetek a mio parere possono sembrare semplicistici ma in realtà affrontano dei temi in tutte le loro sfaccettature.La bravura del regista sta nel rendere tutto in maniera godibile e in questo caso ci mostra una realtà per nulla idilliaca,i protagonisti sembrano tutti felici ma in realtà sono soli e pieni di contraddizioni.Basti pensare ad Antonia,la cui vita viene stravolta non tanto dalla scomparsa del marito ma dalla scoperta del mondo segreto in cui viveva,spingendola ad uscire forzatamente dalla gabbia dorata in cui si era rinchiusa e a cominciare una nuova vita.Per me questo film(insieme a “La finestra di fronte”) è il suo capolavoro.

  18. Rosy Lay

    1 film davvero molto bello,sembra una sorta di sogno,la casa e quell’ambiente calorosissimo,quel loro essere cosi famigliari anche se non credo che tutti avessero parentele tra di loro…rende tutto molto bello,è la casa ke desideriamo 1 po tutti,pienda d gente calorosa

  19. Semplicemente penoso. concetti come l’amore e l’amicizia trattati con una superficialità da parrucchiera (con tutto il rispetto della categoria). il regista dovrebbe specializzarsi in meches e cotonatura.

  20. Certo anche per me è bello questo film, ma purtroppo per niente originale, in quanto è stato pienamente copiato dal film spagnolo “SECONDA PELLE”!!! Ha ragione Francesco, non è che Ozpetec ha preso spunto, ha proprio copiato, infatti “seconda pelle” è stato fatto circa due anni prima de “Le Fate Ignoranti” di Ozpetec!!
    Ozpetec potrebbe essere un po’ più originale, anche se “Saturno Contro” mi è piaciuto tanto è sempre scopiazzato da “Seconda Pelle” e il suo “le fate ignoranti”. Speriamo sia più innovativo con il prossimo!!!!!!

  21. Bellissimo davvero grande Ozpetec, in fondo un film corale e per me la cosa più bella (x me pure il vero tema del film) la collaborazione e a forteunione fra di loro ovvero la vera amicizia. Come questo pure Saturno contro

  22. Francesco

    Il film è completamente copiato da un altro film spagnolo uscito un anno e mezzo prima che si chiama “SEGUNDA PIEL” di cui trovate anche la scheda su questo sito (e di cui potete scaricare da Emule anche una versione in divx doppiata in italiano dal titolo Seconda pelle): guardandolo capirete quanto Ozpetek ha copiato, e sottolineo COPIATO, non semplicemente preso spunto! D’altronde i film di Ozpetek sono sempre tutti uguali e banali, l’unico un pò più carino evidentemente doveva avere una fonte diversa data la scarsa creatività di Ozpetek!

  23. Un bel film che mi è piaciuto molto,condivido i giudizi su Stefano Accorsi bello e bravissimo ma che dire della matrona di casa,il suo ruolo apparentemente insignificante è in realta il collante di tutti i personaggi che ruotano attorno BRAVISSIMA.

  24. martinXX

    io credevo che il bicchiere che nn si rompe….significasse che Antonia gli era vicino(nn massimo).Credevo che michele…imparasse,grazie all’incontro con Antonia, un’altra forma di amore.

  25. Molto bella la scena che chiude il film in cui Michele lascia cadere a terra un bicchiere che però non si rompe…segno che il suo Massimo è ancora accanto a lui. Stefano Accorsi, oltre che per la sua bellezza, si è distinto per la capacità di interpretare un ruolo complesso senza cadere negli stereotipi classici.Interessante la realtà rappresentata.

  26. De La Croix

    Più che semplice lo definirei semplicistico…e decisamente surreale!
    Ora capisco il perchè quando un gruppo di persone, in genere gay, va a vivere assieme si dice che sembra la casa delle Fate ignoranti! Avrei chiamato il film Freak Show piuttosto!Altra storia di omosessuali straziati e tormentati. Ma dico, la gente lo sa che possiamo essere felici anche noi? E spensierati e allegri?

  27. il film pare un pò scopiazzato da “segunda piel” di gerardo vera, uscito solo qualche annetto prima. la stessa attrice protagonista (cecilia roth) ricorda vagamente i tratti somatici della buy.

  28. Semplice e scorrevore da vedere ma con una incredibile profondità nascosta, come tipico dei film di Ozpetek. Fantastici e più che convincenti tutti i protagonisti, con particolare plauso al bellissimo Accorsi. Dopo la visione tutti gli spettatori vorranno trasferirsi in quell’attico della caotica Roma capitale, una dimensione a parte dove il mondo è capovolto, l’eterosessualità è la tendenza estranea e tutti sono accolti per condividere gioie, scherzi, pettegolezzi ma anche malinconie e profonde riflessioni sul senso della vita, sul senso dell’amore.

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Varie

A Roma Massimo muore all’improvviso in un incidente di macchina. Dopo dieci anni di matrimonio, la moglie Antonia sprofonda in un lutto totale, è incapace di riprendersi, non va al lavoro, trascura le amiche e intrattiene rapporti difficili con la madre Veronica, a sua volta da tempo vedova. Un giorno dietro un quadro Antonia vede una dedica, fa alcune indagini e scopre alla fine che il marito aveva un’amante da sette anni. Seguendo la traccia di un cognome e di un indirizzo, Antonia si fa coraggio, suona all’appartamento di un quartiere popolare. Una prima volta crede di avere sbagliato, torna in seguito e alla fine fa i conti con la verità: l’amante di Massimo era un uomo, Michele, che vive in quella casa circondato da una vera e propria famiglia di amici che era diventata anche la seconda famiglia del marito. Per Antonia si tratta di una scoperta che all’inizio cerca di rimuovere, rifiutandola. Ma il desiderio di saperne di più la porta di nuovo in quella casa. Così a poco a poco entra a far parte di quel nucleo in cui convivono uomini e donne senza alcuna distinzione di orientamento sessuale, di età, di razza e stato sociale: tante vicende, anche difficili e drammatiche, con le quali Antonia comincia a confrontarsi. I cambi di umore sono tuttavia frequentissimi: tra Antonia e Michele corrono offese, accuse, liti furiose. Michele si lascia andare a nuovi rapporti, Antonia fatica a seguirlo, si avvicinano, sembrano scoprire intimità, ridono e piangono. Ma il fantasma di Massimo resta tra loro, e allora Antonia decide di partire. Solo dopo un viaggio, e una riflessione su se stessa, Antonia può sentirsi pronta a ricominciare una nuova vita.

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