Milk

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Milk

Scritto da Dustin Lance Black, il film ripercorre gli ultimi 8 anni della vita di Harvey Milk (Penn), primo militante del movimento gay ad essere eletto consigliere comunale della città di San Francisco, assassinato nel 1978 dal rivale politico Dan White (Brolin) che gli sparò all’interno del municipio, colpendo a morte anche il sindaco George Moscone. Hirsh interpreta Cleve Jones, un attivista del movimento gay che lotta per i diritti civili al fianco di Milk, che sarà tra i fondatori del progetto AIDS Memorial Quilt. Franco interpreta Scott Smith, compagno di vita di Milk e suo manager. Milk abita a New York quando compie 40 anni. Convinto di dover dare un senso diverso alla sua vita, decide di trasferirsi col suo compagno Scott Smith (James Franco) a San Francisco, dove insieme aprono un piccolo negozio di fotografia, il Castro Camera, nel cuore di un quartiere popolare che sarebbe presto diventato un punto di riferimento per tutti gli omosessuali d’America. Sostenuto dalla sua adorata comunità di Castro, e da tutta la città, Milk sorprende Scott e se stesso diventando un militante e promotore del cambiamento. Chiede pari diritti e opportunità per tutti, e il grande amore che prova per la città e per la sua gente gli fa guadagnare le simpatie di giovani e aziani, omosessuali e eterosessuali – in un periodo in cui il pregiudizio e la violenza contro i gay sono apertamente accettati e considerati la norma… segue sulla scheda

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83 commenti

  1. Doralei

    Un appunto sul regista Gus Van Sant e’ necessario, ossia che questo film da lui diretto risulta essere indubbiamente il suo film piu’ luminoso e franco, piu’ politicamente coraggioso e sociale. Altre sue storie cinematografiche in passato mi hanno avvinta come: Malanoche, Cowgirl, Will Haunting e L’ Amore che resta ma qui siamo davanti ad un’ opera epica, di sostanziale rilievo storico. Milk segna un traguardo importante, poiche’ si pone a cavallo di un cambiamento che avanza sempre piu’ inesorabile e appunto per questo la questione LGBT necessitava di una storia simile e che solo il cinema con la C maiuscola avrebbe potuto raccontare. Certo crea un certo effetto pensare che oggi la vita di quest’ uomo vista al cinema ottenga una risonanza cosi’ preponderante mentre le sue lotte sono iniziate in quell’ “ieri” di cui molti di noi in passato e in altri luoghi del mondo compresa l’ Italia ne eravamo solamente spettatori distanti o sostenitori parziali. Ne e’ passata di acqua sotto i ponti e si arriva ad oggi a celebrare una figura importante per la lotta dei diritti civili come quella di Harvey Milk. Come si suoldire meglio tardi che mai.

  2. Stupendo! ✨ Un film necessario, Sean Penn bravissimo, tutti gli attori presenti nel film calati nei ruoli sono stati fantastici. La piu’ bella soddisfazione? Vedere mia mamma commuoversi con me al cinema. Super consigliabile a tutt* ?

  3. thediamondwink

    Ieri sera l’ho rivisto su Rai Cinema e i miei sentimenti erano molto combattuti, tra commozione e rabbia. Dico rabbia perché la sfortunata vita dei “repressi” complica l’esistenza di chi non si pone tutti questi problemi a manifestare i propri valori. Non avevo riconosciuto Josh Brolin, pazzescamente differente e originale al vero personaggio, che, a mio parere, è stato bravissimo nell’interpretazione del represso/depresso consigliere avversario. Davvero un bel film

  4. istintosegreto

    Raramente un film biografico mi appassiona. A meno che non sia molto romanzato, e non è questo il caso. MILK ha tutta l’aria di esporre freddamente i fatti in modo distaccato. Per questo motivo non lo rivedrei. Non che io vi abbia trovato difetti, sia chiaro. Inoltre devo ammettere che Penn mi ha stupito per come è riuscito ad esprimere la determinazione del suo personaggio.
    Nonostante il mio inguaribile spirito romantico, capisco che è molto importante ricordare le persone che hanno letteralmente dato la vita per la nostra causa. Da vedere per ricordare.

  5. luca/ch

    Un film per il grande pubblico che ben racconta un capitolo della lotta per i diritti civili.Importante perché ignorare uguale cancellare; meritevole perché basta con le solite menate sulla sfiga esistenziale; apprezzabile perché libero, quanto basta, da squallidi pudori di convenienza.

  6. cypsel79

    come si può parlar male di questo film?? mah.. mi riferisco a certi commenti visti sotto.. è magnifico!! un film storico bellissimo, vivo, vibrante, insegna anche tantissimo a chi non sa come si sono svolte certe dinamiche, e getta luce su argomenti storici che purtroppo non vengono di certo insegnati nelle scuole, soprattutto in italia. lascia un segno!

  7. thediamondwink

    ben fatto, non cade nella volgaritàà dei film di quart’ordine, lo proporrei come visione didattica nelle scuole, anche se la “rivoluzione” non ci riguarda direttamente.

  8. reader81

    Ho visto, senza tante aspettative il film al cinema.
    Ottima ricostruzione storica, ottimo tutto quanto il cast, e soprattutto molto importante la traccia che è destinato a lasciare.
    Consigliatissimo.

  9. perles75

    Un film bello e “importante”. La storia andrebbe fatta vedere nelle scuole. Van Sant è molto bravo a ricostruire il clima degli anni ’70, dal movimento hippy, all’ultraconservatorismo (non poi molto diverso dell’America dell’era Bush, a dir la verità), all’effervescenza che si respirava attorno alla comunità gay in quegli anni. Van Sant è anche molto bravo ad evitare che questo biopic diventi un’agiografia o una lezioncina spocchiosa.
    Attori strabilianti, nessuno escluso.

    Voto 9 perché ci sono stati altri film che mi hanno “preso” di più.

  10. E’ stato il primo film a tematica gay che ho potuto vedere al cinema, e di cui ricordo che osservavo i manifesti affissi ai lati della strada durante i viaggi in autobus e per questo gli sono sentimentalmente legato.
    Nel complesso è un bel film senza dubbio, ben girato, ottimi attori ottimo tutto, però non particolarmente entusiasmante. Non so, forse è l’attenersi con eccessiva meticolosità ai dati storici che lascia poco spazio all’esplorazione emotiva, forse è il voler ricostruire tutto della sua vita, senza così poter approfondire almeno un suo aspetto fino in fondo. L’ho trovato didascalico e un tantino asettico forse, ma comunque come dicevo ben fatto e nell’insieme ne consiglio la visione.

  11. Racconta un’epoca di grandi lotte e importanti conquiste per i diritti civili di minoranze troppo spesso perseguitate o dimenticate. Attualissimo ancora oggi, per la situazione, mutatis mutandis, che le minoranze (omosessuali, immigrati su tutti) sono costretti a vivere in Italia. Dovrebbero vederlo tutti, soprattutto gli (etero e non solo) omofobici!!

  12. Inaspettatamente bellissimo, mai noioso, manda un messaggio di speranza e di eguaglianza che colpisce diritto al cuore. Decisamente un film riuscito in tutti i sensi, grazie ad un cast spettacolare e delle riprese eccezionali che alternano scene originali di quei tempi alla recitazione.Consiglierei di vederlo a tutti, gay e non, perchè può insegnare tanto e dare tanto. =]

  13. emanuela

    x kiss… cerca la canzone di tracy chapman the promise chiudi gli occhi e ascoltala. Io sono giorni che la sento e la risento e ti immagino. Anch’io sono felice di essere tornata perchè posso parlare con voi, e soprattutto con te!!!!!!!

  14. x chi si sentirà chiamato in causa dal mio commento:come ti avevo già detto a me importava solo che emanuela tornasse a scrivere su queste pagine..l’ha fatto e ne sono strafelice…della tua classifica(visto che è la tua unica ragione di vita)fanne pure quello che vuoi(vedo che la stai lavorando “ai fianchi”,sei un buon pugile)..non permetterti mai più..e sottolineo mai più…di accusare una ragazza di ciò che tu hai sempre fatto e…continui a fare…ti saluto cordialmente p.s.:bello il tuo nuovo nick!

  15. FilthyGorgeouss

    Al di là della mia personale passione per Gus Van Sant, credo che questo film sia riuscito proprio bene. Accanto ad un Sean Penn strepitoso c’è una storia interessante, emozionante e non scontata che cattura l’attenzione dello spettatore. 2 ore di film che passano subito perchè tutto è accattivante, anche le scene più tranquille rivelando delle sfumature ricche di sensazioni.
    Lo consiglio a tutti coloro i quali vogliano vedere un film che metta in mostra la sensibiltà delle persone, che abbia un messaggio positivo e che creda in quello che propone.
    Come sempre Gus Van Sant riesce a far emozionare, riflettere, piangere e ridere di fronte agli stereotipi della società che ogni tanto, per fortuna, sono abbattuti dalla forza delle idee innovative di un personaggio come Harvey Milk che ha segnato non solo la storia di San Francisco ma anche quella di tutta l’Anerica, così sviluppata ma così dannatamente puritana.

  16. lady oscar

    Devo dire che la trovata di questa notte è sicuramente la migliore che hai avuto, abbassare tu stesso i voti di milk per avvalorare la tua teoria e poter ricominciare a litigare con le ragazze, sei scaltro..ma noi non siamo degli stupidi!

  17. :::::::::

    Non esiste alcun forum dedicato alla discussione a cui tanto ti sei prodigato a spiegare ho cercato in largo e lungo nel sito in cui dici e in internet sei solo il pagliaccio del sito che ha fatto in modo che per anni restassero in vetta i soliti film e adesso ti sei inventato un ennesimo stratagemma per portare in vetta i tuoi film preferiti ahhahaha sei più ridicolo e fin ora ha boicottato la classifica impara che il sito non è tuo ma di tutti e smettila di fare il bambino capriccioso che tutti si sono stancati di te, e accusavi le ragazze di boicottare la classifica quando tu lo facevi da anni ahhaha sei ridicolo

  18. emanuela

    io non sono una psicologa ma trovo piuttosto anomalo e “scorretto” l’uso di tanti nik in questo sito. Chi fa tale abuso non deve essere proprio una persona serena con se stessa e con il mondo esterno. Un nik identifica il carattere di una persona, un nomignolo, un vezzeggiativo. Troppi nik raccontano invece solo caos psicologico interiore ed esteriore. Ed è quello che è successo in questi giorni, leggendo i commenti di alcuni nik anomali e scorretti.

  19. Per ":::::::::::"

    Già ieri notte ho tentato di inserire nel commento il link alla pagina del forum sull’iniziativa su Milk, ma mi viene rifiutato dal sito perchè il regolamento non lo permette e il sistema identifica tutti i link come spam: “Nota: non sono ammessi link a siti esterni nel contenuto del commento (per evitare un uso improprio del servizio).” Comunque il forum è quello internazionale e seguitissimo di 4chan.org, con milioni di pageviews quotidiane.

  20. lady oscar

    Mi meraviglia molto che al primo posto della classifica “dei film più amati” non ci sia il bellissimo film LADY OSCAR, non parlo del cartone animato ma del film trasmesso tantissimi anni fa su Italia 1!. Nel film ovviamente la storia tra lady Oscar e Maria Antonietta non è esplicita(film anni 80),ma tutte noi sappiamo bene che le due si amavano. Questo commento è in risposta a chi stava soffrendo a morte per la “sua classifica” e che se n’è inventata un’altra delle sue per far salire come un razzo in vetta alla classifica milk, trovati un ragazzo, gioca con lui e non con la classifica ti assicuro che è più divertente!

  21. 1) Questo è un esperimento per verificare se 2/3 ragazze che commentano nel sito cinemagay.it affibbiano voti bassi ai film a tema gay per farli calare di classifica: ci siamo messi d’accordo in un forum per votare in massa il film Milk e fargli raggiungere la prima posizione in classifica: quindi oggi venerdì 3 luglio 2009 alle ore 1:20 il film Milk è in primo nella classifica dei più amati con 1053 con voti e la media tonda di 9,00. Se nel periodo di 6/7 giorni Milk dovesse perdere il podio a seguito di votazioni plurime provenienti dallo stesso IP e vietate dal regolamento, la teoria secondo la quale poche utenti del sito boicottano da mesi la classifica per far scendere i film a tema gay sarebbe vera e comprovata dai fatti. Adesso le prime tre posizioni in classifica sono rispettivamente:

    1 – MILK – media 9,00 – voti 1053
    2 – FINGERSMITH – media 8,80 – voti 1261
    3 – BOYS DON’T CRY – media 8,80 – voti 1000

  22. 2) Come è possibile notare dalle attuali posizioni in classifica, il secondo titolo (Fingersimth) e il terzo (Boys don’t cry) hanno una media più bassa di Milk di 20 punti percentuali. Sia il secondo che il terzo titolo, per risalire entrambi o anche uno solo in classifica, dovrebbero avere in un breve arco di tempo almeno 100 voti ciascuno provenienti da altrettanti diversi utenti con un diverso indirizzo IP, cosa non possibile in poche ore o pochi giorni e/o con mezzi leciti e seguendo la regola “Si può votare una sola volta” e, come ricordato dal Webmaster di Cinemagay, “ogni membro ha diritto ad un solo voto”; oppure, come diversi utenti affermano, poche utenti del sito votano Milk con voto 1 per farlo calare repentinamente di posizione. Attendiamo l’eventuale responso fiduciosi in una smentita della suddetta teoria…

  23. Visto in Blue Ray in alta definizione nella versione in lingua italiana comprata da Feltrinelli a Roma (un’intera vetrina di Via V.E. Orlando era per lui, comprate i film originali, non scaricateli da emule). Contiene interessanti e curati contenuti speciali, tra cui l’introvabile documentario “The times of Harvey Milk”. Vale tutti i soldini che costa!

  24. E’ un film che insegna come la libertà di esprimere la propria identità sia fondamentale per la felicità umana. Le lotte di Milk sono talmente attuali da chiedersi se prima o poi la società riuscirà ad abbandonare i propri atteggiamenti omofobi. Da vedere.

  25. per BASTA: e tu chi ti credi di essere per intrometterti nella discussione tra me e emanuela? credi di essere a casa tua e di poter comandare anche qui?! chi sei tu per imporre il tuo BASTA agli altri? te lo dico io chi sei: sei una di quelle maleducate prepotenti che ciatta nei commenti, insulta gli altri utenti che la riprendono e falsifica le classifica votando centinaia di volte gli stessi film e dando voto 1 a film come milk solo perché non sono a tematica lesbo (e te lo dice una lesbica…) a scorno delle regole imposte dal webmaster. accorri in difesa di emanuela perché fate parte della stessa banda di maleducate! datevi una regolata!

  26. Finalmente qualcuno ha il coraggio di ribellarsi contro queste sfacciate!!!Bisogna contattare i redattori e fare in modo che spieghino alle bambine odiose che nei commenti si commenta il film e non deve essere una chat, per chattare fatevi un sito vostro! I film si votano una volta sola e non 100 volte e non si vota per buttare giù i film GGG, chiaro?! Se votate più di una volta, appare la scritta “Voto Illecito”, ma voi ve ne fottete delle regole del sito. E poi smettetela di insultare chi vi spiega l’educazione, questo sito non è vostro dominio, state pestando i piedi a tutti, e lo dico alle varie emanuela (il boss, quella che ha spiegato a tutte tramite msn come si falsano le classifiche), kiss, sorriso e a tutta la gang, PIANTATELA!

  27. Ma io lo sapevo che si sarebbe arrivati a questo, se le lasciamo fare ci mangiano in un sol boccone. C’è stato un periodo che hanno stuprato i commenti con DEBS, non commentavano e non votavano altro e si era costretti a leggere solo le loro scemenze nella pagina dei commenti.Pensano di essere le uniche a frequentare cinemagay perche solo loro occupano i commenti con le loro facezie. Ma le cose non stanno così, io visito cinemagay ogni giorno, leggo le news e le schede, commento poco però voto ogni volta che vedo un film che mi piace. E come me tanti altri utenti educati e non invadenti. Vedere che io posso votare una sola volta mentro queste votano centinaia di volte per falsare i risultati non mi piace, pensate se fosse così anche alle elezioni politiche!Ma temo che con queste bimbominkia ci sia poco da fare, sono arroganti, vendicative, ottuse!

  28. Ah dimenticavo, anche io non mi spiego come mai Milk è al settimo posto pur essendo più celebre e visto di fingersmith,mentre era primo sino a poche settimane fa.E’ chiaro che c’è il tuo zampino,che piacere ci trovate a fare questi magheggi?

  29. No cara BASTA, ha ragioen amal, chattare e truccare la classifica è roba da bambinetti. Commentate solo i film, i fattacci vostri non interessano nessuno, non date i voti a casaccio o per ribaltare le classifiche, c’è una regola scritta dal webmaster che vale per TUTTI. Se ti devi comportare incivilmente fai bene ad andartene, anche io sono stufo dell’anarchia che avete imposto, buona serata anche a te e vai a lezione di bon-ton.

  30. Stai scherzando?Tu parli di maleducazione?Tu dici che questo sito non è cosa privata?Tu parli di correttezza?Tu dici a me di non intromettermi?No no…con te è una causa persa…getto la spugna…ti auguro una bella serata

  31. Come Volevasi Dimostrare: adesso che ho ripreso le bambine capricciose facendo notare la regola “Si può votare una sola volta” per fare il dispettuccio hanno votato decine di volte con voto 1 anche brokeback m., pensando di fare chissà quale sgarbo… adesso si spiega chi c’è dietro gli stravolgimenti della classifica degli ultimi mesi, e perché shelter scendeva sempre di posizione. praticamente ci avete messo la firma… se avete la pretesa di far figurare solo i film che vi aggradano fate pure, vi qualificate per quello siete: ragazzine immature, dispotiche e disoneste.

  32. per basta. innanzitutto sono una donna. emanuela ha fatto il gesto nobile di scusarsi, tu faresti meglio a non intrometterti invece di scrivere BASTA in maiuscolo nel tentativo di esacerbare gli animi. ricordiamoci tutte e tutti quanti che questo sito non è una cosa privata dove poter fare i comodacci propri, ci sono delle regole da seguire, e la prima di tutte è l’educazione e la correttezza. altrimenti ho pronta una mail per il webmaster: tre anni fa, quando molte e molti dei maleducati che scrivono oggi nei commenti non c’erano, il clima su cinemagay era più pacifico.

  33. Se c’è qualcuno che deve chiedere scusa al webmaster è proprio amal..visto che lo chiama sempre in causa,abbiamo capito che vorresti prendere il suo posto!Ti inventi di tutto pur di litigare..BASTA

  34. emanuela

    Gentile Webmaster e cari utenti desidero chiederVi scusa se Vi ho mancato di rispetto quella volta che Vi ho preso un pò in giro. ( “adesso il webmaster e gli utenti diranno che stiamo chattando!!!) Prometto che non accadrà più. Un cordiale saluto Emanuela

  35. Ma Milk, qualche settimana fa, non era primo o secondo con la media del 9? come mai adesso è settimo e al posto suo c’è un filmTV carino ma neanche avvicinabile come bellezza, notorietà e importanza (Fingersmith), assai meno conosciuto e che quindi dovrebbe avere molti meno voti? E’ successo che qualcuna (vero emanuela…) con dei miserabili trucchetti ha votato con decine di zero questo film per farlo precipitare e per mandare su Fingersmith (che a differenza di Milk non è mai uscito al cinema e neanche alla tv italiana, quindi non si spiegano tutti ‘sti voti) … emanuela è oramai diventata la padrona della classifica e dei commenti, dove detta legge e discetta persino di politica come se fosse in un forum o in una chat, criticando anche il webmaster. Dai emanuela, continua così, fatti largo a gomitate, manipola la classifica con i tuoi mezzucci ignobili, così gli altri utenti abbandoneranno definitivamente cinemagay…

  36. Film molto bello. Se mi è permessa una osservazione trovo però che la storia, se non fosse che riguarda i diritti degli omosessuali, è trita e ritrita. Ci sono innumerevoli e altrettanto bei film dove una persona lotta per i propri e gli altrui diritti e questa in particolare sembra più un documento che un film vero e proprio.

  37. HO sbagliato ad inserire nik invece di scrivere il mio ho scritto dino perchè volevo scriovere nella risposta per andreas e dino la risposta è per entrambi cioè per te e per dino solo che incvece di scrivere per dino e andreas mi sono impapocchiato e ho medsso dino nel mio nik invece di markus:-) può succerede in ogni modo hai frainteso quello che ho scritto nella mia prima risposta, e poi dovrei essere un pazzo altrimenti perchè come vedi anche dino mi ha come dire attaccato a questo punto significherebbe che mi attacco da solo??? Sono errori che possono capitare

  38. Andreas

    Caro Dino, leggili bene tu i commenti: io stavo rispondendo a Markus, non a te. Oppure devo dedurne che ha ragione chi ti accusa di scrivere i commenti con diversi nickname?!

    Ti saluto con simpatia 🙂

  39. Per Andreas leggi bene il commento non ho detto che b b mountain e milk siano film da strapazzo, ma ho scrtitto, che chi fa determinati commenti rischia di fare figuracce, in quanto cerca di fare commenti tecnici ed entusiastici su film che sono al di fuori della sua portata, perchè fino ad allora, hanno visto solo filmetti da strapazzo e quindi non sono in grado di poter dare giudizi su film più impegnativi.

  40. Caro marcku mi spiace ma devo contraddirti festa pei il complenno del caro amico harold è stato fatto negli anni 70 quindi ben 30 anni fa non 20 però quello che dici è vero, non dimentichiamo che questo è un film storico quindi ritrae cose realmente accadute, situazioni personaggi, eventi, b.b.mountain, philadelphia, festa per il ecc sono film che sono stati fatti dalla testa ai piedi personaggi, ambientazioni, dialoghi tutto nato dalla testa dei registi quindi evitatevi di dire sciocchezze sull’apice del cinema a tema. <Bel film ma non paragonatelo a film che sono stati creati dal genio dei registi fin dalla radice senza riferimenti.

  41. bhe non esageriamo la cinematografia a tematica ha raggiunto l’apice non con milk è un bel film nulla contro ma ci sono film come festa per il compleanno del caro amico harold di cui non bisogna dimenticare il regista che ha fatto salire il livello del cinema gay all’apice gia 20’anni fa solo che sono film non per tutti ma solo per chi è capace di sostenerli e non solo questo ma anche philadelphia, chi sa bene ha aperto ai film a tema la strada per la conoscenza e la toolleranza mostrando, quindi non esageriamo con le parole altrimenti si fa la figuraccia degli amatori di cinema da strapazzo.

  42. molto bello ambientato bene e attori bravissimi, un mio complimento personale per lo straordinario Sean Penn che in questo film recita in modo superlativo, straordinario, bravo sul serio ma da uno del suo calibro sinceramente si sa che non ci si poteva aspettare altro 🙂
    Film assolutamente da non perdere anche se qualcuno volesse capire per quale motivo San Francisco è una delle città più libere al mondo.

  43. Ha|jimE

    il film che ha meno il marchio “van sant”: non c’e filosofia spicciola ma grande partecipazione dello stesso…del regista sono rimasti i lunghi piano seguenza e lo stile simil-documentaristico…forse un pò didascalico in alcuni punti…cmq uno splendido sean penn: calato perfettamente nella parte…buona la prova di tutto il cast…

  44. Avrebbe dovuto essere distribuito in più sale;pensate che in una provincia come brescia con più di cento sale, lo danno solo in due.E’ sempre il solito problema.La politica dei proprietari delle sale cinematografiche non è soltanto arretrata ma è vergognosamente di destra

  45. Alfredo

    E’ davvero uno dei film più importanti della storia del cinema gay. Da notare che l’Italia di oggi non è come l’America di 30 anni fa del film. E’ ancora più indietro!

  46. ….torno or ora dal cinema….beh il mio giudizio è sicuramente positivo! non sono un tecnico del cinema ma da spettatore che giudica i film sopratutto con il cuore posso dire che mi ha regalato delle belle emozioni ed un grande senso di speranza, a mio parere molto ben recitato…..in parecchi momenti mi sono spuntate anche le lacrimucce…(ssso esaurito lo so!)…ok concludo, assolutamente da vedere!

  47. l’ho visto in inglese ed è spettacolare. aspettavo l’uscita in italiano per capire meglio,ma nei dintorni non lo danno per trasmettere cose come “Italians”. senza parole.

  48. webmaster

    Ciao Federico, abbiamo provveduto subito all’aggiornamento con 4G. Attendavamo l’uscita del film per valutarne l’accoglienza nel pubblico lgbt, che al momento ci risulta, in effetti, entusiastica.

  49. nocturnal

    le aspettative sono così alte che per forza qualcuno resterà deluso, come ai tempi di brokeback mountain… fatto sta che probabilmente diventerà un film imprescindibile… l’ho visto in inglese e anche se forse non è perfetta la sceneggiatura, le interpretazioni di tutti gli attori sono davvero incredibili, vere e sentite con coraggio e convinzione… Sean era già un mito, ora sta per diventare icona…

  50. mi spiace jes, ma ho visto ora la lista delle uscite del film nei paesi del mondo sul sito imd da qui al 13 marzo e l’italia non c’è.Pensa che persino in alcuni paesi dell’est e prevista l’uscita e in russia uscirà il 4 dicembre!
    Questo per dire che chi ci governa demonizza i paesi dell’est mentre i film gay e gay friendly americani escono prima che da noi ,questo infatti non è il solo caso

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trailer: Milk

https://youtube.com/watch?v=131B1rHB80U%26hl%3Dit%26fs%3D1

Varie

SINOSSI
segue da sopra:
… Con il fondamentale sostegno di Scott e dei nuovi amici e volontari, Milk si getta a capofitto nelle incerte acque della politica. Intanto, fa da mentore a nuovi attivisti determinati a impegnarsi sul campo, come Cleve Jones (Emile Hirsch). Come figura pubblica si impone per la sua brillante ironia, ma anche per le sue iniziative e azioni concrete che lasciano il segno più di tante parole. Ben presto diventa noto anche oltre i confini cittadini, ma la sua ostinata determinazione a entrare nel governo cittadino finisce per allontanarlo da Scott. Durante la sua quarta corsa alla carica di consigliere, Milk inizia una nuova relazione, con Jack Lira (Diego Luna).
L’ultima campagna è un successo e, secondo il nuovo ordinamento urbanistico ed elettorale della città, Milk viene eletto consigliere per il 5° Distretto. Oltre a svolgere con passione e diligenza il suo incarico di consigliere, Milk promuove un’ordinanza comunale per difendere i cittadini dal licenziamento per motivi di orientamento sessuale, e si batte contro un referendum statale che chiede il licenziamento degli insegnanti omosessuali e di chi li sostiene: Milk si rende conto di quale pericolo rappresenti questa Proposition 6 per i diritti dei gay. Intanto, le agende politiche di Milk e di un altro consigliere neoeletto, Dan White (Josh Brolin), divergono sempre di più, mentre i loro destini personali convergono tragicamente. Quello di Milk era ed è ancora un programma fondato sulla speranza – una speranza che vive ancora oggi.
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LEGGI CRONOLOGIA CONTESTO STORICO
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LEGGI NOTE DI PRODUZIONE
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VEDI IL CAST ARTISTICO
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VEDI IL CAST TECNICO
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Curiosità su MILK (Da Imdb, trad. G.B.)

– Inizialmente Matt Demon avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Dan White, ma ha dovuto rifiutare la parte per impegni sul set di Green Zone (2009)

– Migliaia di persone hanno accettato di buon grado di partecipare gratuitamente al film come comparse

– Il posto che nel film è il negozio di Milk, “Castro Camera”, è realmente il locale dove Milk lavorava. Durante le riprese (metà 2008), era un negozio di articoli da regalo chiamato Given; lo staff del film ha collaborato con il proprietario del negozio per riportare il locale indietro nel tempo e renderlo proprio com’era effettivamente il negozio di macchine fotografiche di Milk, e, una volta finito di girare il film, tutto è stato rimesso a posto come prima.

– Durante le riprese della scena al vecchio “Castro Camera”, alcuni degli attori hanno affermato di aver visto un uomo entrare e sedersi sul divano. Terminate le riprese nessun altro lo ha confermato e gli attori hanno sostenuto che si trattava del fantasma di Harvey Milk

– La Proposition 6 è stata bocciata a causa dell’intervento del precedente Governatore della California, ma non ancora Presidente, Ronald Regan. Regan si è espresso pubblicamente contro l’iniziativa e così anche una grossa fetta dell’opinione pubblica l’ha giudicata negativamente. Questo fatto viene considerato come l’origine del Log Cabin Republicans [un’organizzazione riconosciuta dal Governo degli Stati Uniti di persone che supportano il partito repubblicano e al contempo chiedono che gay e lesbiche abbiano i loro diritti garantiti]

– Il regista Gus Van Sant ha portato avanti i progetti per il film su Harvey Milk per più di quindici anni. In questi anni molti attori sono stati tenuti in considerazione per interpretare il ruolo di Harvey Milk, fra cui Robin Williams, Richard Gere, Daniel Day-Lewis e James Woods.

– Il veterano ufficiale di polizia e attore Brian Danker, che in questo film fa la sua prima apparizione come personaggio che parla nella scena dell’omicidio, ha effettivamente prestato servizio durante la guerra de Vietnam tra il 1970 e il 1971, nella stessa unità di Dan White – 173esima della flotta aerea

– Durante le riprese della scena in cui Charles, il figlio di Dan White, viene battezzato, il vero Charles White era presente sul set.

– Il film fa parte della lista di Roger Ebert dei 20 migliori film del 2008 (Ebert non mette in ordine di preferenza le sue liste, preferisce l’ordine alfabetico)

– Il film fa parte della lista dell’American Film Institute dei 10 migliori film del 2008 (la lista viene redatta da un gruppo di studenti di cinema, giornalisti e professionisti, fra cui Jeanine Basinger, Mark Harris, Elvis Mitchell, Daniel Petrie Jr., Richard Schickel, Robert Towne e Leonard Maltin)

– Il film è in seconda posizione nella lista dei 10 migliori film del 2008 della rivista Entertainment Weekly Magazine di Lisa Schwarzbaum

– Il film è in nona posizione nella lista dei 10 migliori film del 2008 della rivista Entertainment Weekly Magazine di Owen Gleiberman

– Gli interventi cosmetici (il trucco) di Sean Penn per il film includono una protesi nasale e una dentale, lenti a contatto e un’attaccatura dei capelli modificata. Il trucco è stato curato da Stephan Dupuis, vincitore dell’Academy Award.

– L’attore Denis O’Hare, che nel film interpreta il ruolo del Senatore anti-gay John Briggs, è in realtà dichiaratamente omosessuale.

– Il vero Cleve Jones ha una breve apparizione straordinaria nel ruolo di Don Amador

– SPOILER: alla fine del film, le immagini degli attori nei panni dei personaggi che hanno interpretato vengono sostituite dalle fotografie delle vere persone a cui fanno riferimento.
Molte di queste foto sono state scattate da Daniel Nicoletta, che è il fotografo interpretato da Lucas Grabeel nel film.

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–> A Fontanarossa (Val Trebbia, Liguria) una targa ricorda il sindaco di San Francisco, George Moscone, assassinato insieme a Harvey Milk, la cui famiglia è originaria di questo paese italiano. Leggi News

–> Frase cult del film: la replica di Milk a chi lo accusava che i gay non possono in quanto uomini riprodursi: «Sì è vero, ma non sai quanto ci proviamo».

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“…il film mette in campo un cast a dir poco perfetto, guidato da uno Sean Penn davvero ammirevole. Al di là del lavoro mimetico, che si può verificare sui titoli di coda, è la forza e insieme la semplicità dell’interpretazione che lasciano ammirati: il rischio in agguato è sempre quello della caricatura, della sottolineatura esagerata, specie da parte di attori che si portano addosso un’immagine decisamente «maschia». Penn fa dimenticare ogni cosa, accetta scene e battute non sempre gradevoli, recupera l’«orgoglio gay» tipico degli anni Settanta e trasmette il senso vero e pieno di una esistenza dove non ci si deve vergognare delle proprie debolezze…” (Paolo Mereghetti, Corriere della Sera)

“… Il film, molto interno alla storia del movimento gay, rievoca la parabola esistenziale e politica di Milk con ruvida schiettezza, accurato nei dettagli, preciso nel mischiare ricostruzione e materiale di repertorio, anche toccante nella forma drammaturgica scelta: una sorta di “testamento” al registratore scandito dall’avvicinarsi della morte…” (Michele Anselmi, Il Riformista)

“…è un lavoro strutturato, articolato in un impianto classico, meticolosamente ricostruito, in una sovrapposizione di fiction e documentario, quasi cauto. Un film «adulto», che Van Sant sognava di fare da anni. E un film involontariamente, quanto inequivocabilmente, del momento – anche al di là dell’attualità californiana…” (Giulia D’Agnolo Vallan, Il Manifesto)

“…Gus Van Sant si diverte a giocare con Hollywood, gli ruba il meglio (oltre a Brolin, Penn e Franco, Emile Hirsch, Diego Luna, Alison Pill) e coadiuvato dalla sontuosa fotografia di Harris Savides e dalla gioiosa colonna sonora di Danny Elfman, decide di mostrare la normalità dell’essere gay. La bellezza di un periodo esaltante, l’entusiasmo sessuale che solo un lustro dopo sarà schiacciato dall’arrivo dell’Aids… Van Sant ritrova la vitalità sfacciata di Drugstore Cowboys e il didascalismo di Scoprendo Forrester , qui necessario e non furbo espediente, viatico a un cinema politico che cerca di abbattere barriere e non costruirle. Umano, empatico, dolce, mai ideologico. E dissacrante, come la battuta geniale di Cleve Jones (l’ottimo Hirsch) che sottolinea così una vittoria politica: «adoro il sapore della vittoria, sa di sperma»…” (Boris Sollazzo, Liberazione)

“…Gus Van Sant (un omosessuale che sa raccontare bene anche le storie di “etero”, da “Will Hunting” a “Elephant”) quando ha portato il progetto a una “mayor” ha trovato tutte le porte aperte (leggi un sostanzioso budget). Gus, bisogna dirlo, ha onorato bene la consegna, con una virtuosistica regia a sequenze incrociate (le scene recitate s’alternano con filmati d’epoca). E una magistrale direzione degli attori. Da Sean Penn (che inaspettatamente, non va spesso sopra le righe pur avendo un personaggio che sopra ci andrebbe comunque) a Josh Brolin, l’assassino (l’attore è lo stesso del film su Bush, è davvero un caso?). Insomma Gus ha raccontato Milk in maniera non molto diversa da una “Kennedy (o da una Roosevelt) story”. È riuscito a far contenti i gay senza scontentare il resto del mondo (tra Penn e James Franco, solo un bacetto e quasi cameratesco)…” (Giorgio Carbone, Libero)

“Gus Van Sant dirige un film intenso e forte (in gara per 8 Oscar) sulla vita del primo gay con una carica pubblica. A San Francisco, Harvey Milk fu eletto nel 1977 e ammazzato un anno dopo. Con suspence, denuncia e cultura non datati, il ritratto di un mondo, quello di Castro Street. Regia perfetta, come gli attori, tutti: Sean Penn, James Franco, Josh Brolin e un sensibile Diego Luna.” (Giovanna Grassi, Corriere della Sera)

“Raccontata come una testimonianza “post mortem” (la regia di Van Sant mischia i piani temporali), la storia vera di Harvey Milk, che per primo lottò per i diritti omosessuali ricoprendo una carica politica. Consigliere comunale a San Francisco nel 1977, Milk si oppone alla Proposition 6, il referendum per cacciare dalle scuole gli insegnanti gay. Biografia drammatica, ma non melodrammatica, dove il potenziale mélo degli eventi è affidato alla “Tosca”. Adepto del metodo Actor’s Studio, Sean Penn tira fuori da par suo il “gay che c’è in lui” (e in ciascuno) e trionfa agli Oscar.” (La Repubblica)

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