DOSSIER "MILK"

Traduciamo dal sito GLAAD alcune pagine dedicate al film “Milk” e al personaggio di Harvey Milk. I primi premi e gli incassi USA del film

Approfittiamo del bellissimo reportage di due pagine sull’Unità di oggi dedicate completamente al film “Milk” di Gus Van Sant per proporvi la traduzione del dossier “Milk” presente sul sito americano della GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation).

“Milk” ha iniziato molto bene il suo percorso distributivo negli USA, iniziato il 28 novembre con 36 copie, ottenendo al box office il 10° posto con la più alta media degli incassi per sala (il numero uno è stato distribuito in 3310 sale). Nel suo secondo weekend (5-7 dic) le copie sono diventate 99 guadagnando l’11mo posto al box office ma sempre il primo posto come incasso per sala ($18.534 contro i $5.024 del numero uno). Dal prossimo weekend le copie distribuite dovrebbero aumentare di 250. Il totale degli incassi fino al secondo weekend è di $4.284.465. Brokeback Mountain nello stesso perido aveva incassato $3.474.311 ma con sole 69 copie distribuite e una media per copia di $36.354.

E’ notizia di ieri l’assegnazione, da parte della Los Angeles Film Critics Association (che riunisce i critici cinematografici della capitale mondiale del cinema), del premio come migliore attore dell’anno a Sean Penn, protagonista del film di Van Sant nel ruolo di Milk. Il premio come miglior attore non protagonista è andato a Heath Ledger per la sua interpretazione del Joker ne Il cavaliere oscuro, mentre il premio al miglior film è andato al cartone animato Wall.E di Andrew Stanton. Penelope Cruz è stata premiata come migliore attrice non protagonista per Vicky Cristina Barcelona di Woody Allen.

Il New York Film Critics Circle ha assegnato a “Milk” il premio come miglior film drammatico, a Sean Penn quello di miglior attore protagonista e a Josh Brolin il premio come miglior attore non protagonista per il ruolo di Dan White in “Milk” (ricordiamo che Brolin è anche il protagonista del film “W” di Oliver Stone).

Il premio Stanley Kramer della Producers Guild of America (l’associazione dei produttori) è stato assegnato quest’anno al film “Milk”. Questo premio, che sarà consegnato il prossimo 24 gennaio, viene solitamente assegnato a film che affrontano le tematiche sociali più scottanti ( in passato sono stati premiati film come “Il processo di Norimberga” e “Indovina chi viene a cena”)

Annunciate ieri le nominations dei Critics Choice Awards, che comprendono “Milk” come miglior film e come migliore recitazione complessiva, Gus Van Sant miglior regista, Sean Penn miglior attore protagonista, Josh Brolin e James Franco migliori attori non protagonisti, Dustin Lance Black miglior sceneggiatura, e Danny Elfman miglior musica.

Annunciate oggi le nominations per i Golden Globe 2009 che, stranamente, ne assegnano solo una al film Milk, quella per la migliore interpretazione maschile a Sean Penn. Segnale non positivo per le nomination agli Oscar.

Di seguito il dossier GLAAD sul film “Milk” (tradotto per noi da G. Borghesi)

Milk, il film, le riprese.

“Milk” è stato girato sul luogo, nel distretto di Castro a San Francisco. Gli archivisti hanno fornito i materiali storici necessari a formulare una visione accurata e dettagliata del panorama generale dell’epoca. Sono stati eseguiti cambiamenti sia su vasta scala che di minore portata, come la de-modernizzazione delle facciate e la ripittura della facciata del teatro/cinematografo Castro, fino allo spostamento quotidiano delle lattine buttate per strada.

Sotto tutti gli aspetti la registrazione è stata un’esperienza molto emozionante per coloro che vi hanno preso parte. In una delle tante piccole storie che inevitabilmente sono scaturite dall’evento, un uomo del posto sul set di “Milk” è scoppiato a piangere durante un discorso in cui l’attore Sean Penn interpreta le parole: “Fratelli e sorelle, dovete dirlo ai vostri genitori… Questo può ferirli. Ma pensate a quanto loro potrebbero ferire voi quando si trovano nella cabina elettorale”. Il sessantatreenne ha loquacemente spiegato al San Francisco Chronicle che Milk lo aveva aiutato a parlare con la sua famiglia e che il film “è una cosa importante per me perché ci tengo che i ragazzi sappiano cos’ha fatto Harvey”.

“Ho pianto ogni singolo giorno da quando abbiamo iniziato a lavorare”, dichiara Cleve Jones, un attivista omosessuale che ha lavorato come consulente storico su Milk. Nel film il suo personaggio è interpretato da Emile Hirsch, ed è più conosciuto come il creatore del NAMES Project AIDS Memorial Quilt. “Oggi, nell’epoca delle repliche di “Will & Grace” e della carica di Mark Leno e di Carole Migden, diamo per scontate così tante cose che non molto tempo fa erano inimmaginabili”, ha detto Jones [1]. Secondo Jones, “Milk” rende fittizi alcuni elementi nella sua trasposizione cinematografica, ma cerca di attenersi ai fatti reali il più possibile.”Se provassimo ad illustrare esattamente le politiche di questa città, il film risulterebbe lungo, monotono e difficile”.

Daniel Nicoletta, che ha lavorato nel negozio di macchine fotografiche che Milk possedeva ed ha contribuito alle ricerche storiche per il film, ha dichiarato: “Sono semplicemente entusiasta di essere vivo per vedere che sta succedendo tutto questo. C’è qualcosa di epico nel fatto che sia un lungometraggio, perché in questa cultura la gente vi risponde molto fortemente”.

Harvey Milk, l’uomo.

Harvey Milk fu eletto membro del Consiglio Comunale di San Francisco nel 1977, solo il terzo funzionario apertamente gay del Paese. Nel corso del suo breve mandato, egli sottolineò quanto la visibilità omosessuale fosse importante, incoragiando i membri della comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender (LGBT) a vivere le proprie vite apertamente e onestamente, al fine di modificare i luoghi comuni.

Consigliere da undici mesi, Milk fu ucciso insieme all’allora sindaco di San Francisco George Moscone da un collega compromesso di nome Dan White. Agli inizi della carriera di Milk, White era considerato un sostenitore di Milk e della questione omosessuale, nonostante fosse un conservatore; si dimostrò favorevole votando, insieme a Milk, per mantenere un posto di ritrovo per veterani e anziani omosessuali e per scongiurare un ingiusto licenziamento per i gay di San Francisco a causa del loro orientamento sessuale.

In seguito ad un calo politico, comunque, White cambiò atteggiamento nelle sue relazioni con Milk, andando sempre più verso le sue definitive posizioni anti-gay. Tenendo presenti le iniziali opinioni di White, viene contestata la questione riguardante il peso della componente omofobica nell’omicidio di Milk, dal momento che alcuni sostengono che il crimine sia stato solamente una mera vendetta politica. La spesso citata “Twinkie defense” (la tattica di sostenere la diminuita responsabilità dell’imputato a causa dell’ingerimento delle sostanze più varie, dalle vitamine al caffè ha preso il nome proprio da questo caso), secondo la quale troppo “cibo spazzatura” aveva compromesso la sua capacità di ragionamento, è un altro elemento dell’assassinio contestato, e nel relativo processo la corte vide dibattiti molto accesi riguardanti la ridotta capacità di intendere e di volere, il peso della depressione e la premeditazione.

Se da un lato le argomentazioni di White possono apparire complesse, le conseguenze sono chiare. L’assassinio di Milk riunì gay e lesbiche in tutta la città. La sua importanza per la comunità è cresciuta molto dopo la sua morte. Milk aveva lasciato un messaggio da ascoltare nel caso in cui fosse stato ucciso, dal momento che ben sapeva che era un rischio. Oltre ad aver suggerito potenziali successori, disse: “Se un proiettile dovesse entrarmi nel cervello, allora possa anche distruggere tutte le porte dietro le quali ci si nasconde”. Quando la sentenza di White si rivelò più leggera rispetto a quanto molti si aspettavano, le sommosse scoppiarono definitivamente.

Harvey Milk ha avuto il coraggio di esporsi in prima persona per difendere gli ideali ai quali era devoto: la parità di diritti per tutte le persone, senza tener conto del proprio orientamento sessuale, del genere, dell’età o della “razza”. La sua vita ha ispirato svariati lavori creativi e artistici, fra cui la biografia di Randy Shilts “Il Sindaco di Castro Street” del 1982, l’opera teatrale di Emily Mann “Esecuzione della Giustizia” del 1983 e il documentario “I Tempi di Harvey Milk” diretto da Rob Epstein e narrato da Harvey Fierstein, vincitore dell’Academy Award nel 1984.

La sua eredità persiste nelle varie istituzioni e organizzazioni in nome di Milk, inclusi l’Harvey Milk Institute di San Francisco e la Harvey Milk High School di New York.

Mark Leno, membro dell’Assemblea dello Stato della California (distretto di San Francisco), ispirato dalla realizzazione di “Milk”, ha appoggiato Equality California nella richiesta di una misura che preveda una vacanza, con sgravio fiscale, che attraversi l’intero stato ogni 22 maggio in occasione del suo compleanno. Nei materiali per la stampa a favore della mozione, Leno dà valore alla figura di Milk definendolo “un vero eroe americano” che “ha dato speranza ad una generazione di gay e lesbiche le cui libertà e umanità sono state negate e disonorate” e che ha dimostrato “che ognuno di noi possiede la capacità di far scaturire un cambiamento straordinario all’interno delle nostre comunità, nel nostro paese e nel mondo”. La mozione è stata approvata dal Senato e inviata al governatore Arnold Schwarzenegger il 5 agosto, dove si trova tuttora, in attesa di essere definitivamente approvata.

Milk, le date.

1930
Nasce Harvey Milk, il 22 maggio, a Woodmere, New York.

1951
Milk si laurea all’università statale di New York ad Albany.

1972
Dopo essere entrato in marina ed essersi congedado, aver vissuto a Dallas, aver lavorato a Wall Street, ed aver calcato le scene del teatro newyorkese, Milk si stabilisce nel distretto di Castro di San Francisco, dove apre un negozio di macchine fotografiche con il suo compagno, Scott Smith

1973
Milk concorre per la prima volta per il Consiglio Comunale. Perde.

1977
Milk viene eletto al Consiglio Comunale, diventando il primo funzionario apertamente omosessuale di ogni grande città degli Stati Uniti, e soltanto il quinto funzionario dichiaratamente gay del paese (dopo Kathy Kozachenko, eletta al consiglio cittadino di Ann Arbor nel 1974, Elaine Noble, che fu votata presso la Camera del Rappresentanti del Massachusetts nel 1975, Allan Spear, un uomo dichiaratamente omosessuale che fu forzato al silenzio quando fu eletto al Senato del Minnesota nel 1972, si dichiarò pubblicamente gay nel 1974 e venne rieletto nel 1976, e Jim Yeadon, che fu eletto al Consiglio Cittadino di Madison, Wisconsin nel 1977).

1978
Il 27 novembre Milk e il sindaco di San Francisco George Moscone vengono uccisi a colpi di pistola da Dan White, un ex-membro del Consiglio Comunale, al quale era appena stata rifiutata la domanda di annullare le sue dimissioni.

1979
White è condannato per omicidio volontario anziché per omicidio di primo grado, fatto che fa esplodere i White Night Riots che contestavano la pena relativamente magnanima di soli sette anni.

1982
Randy Shilts scrive la biografia di Harvey Milk “Il Sindaco di Castro Street”.

1983
L’opera teatrale “Esecuzione della Giustizia” di Emily Mann illustra l’assassinio di Milk.

1984
Debuttano il documentario “I Tempi di Harvey Milk” di Rob Epstein, vincitore di un Academy Award, film narrato dall’attore e drammaturgo apertamente gay Harvey Fierstein, e il libro “Doppio Gioco: gli Omicidi del Municipio di San Francisco” di Mike Weiss.

1985
Dopo aver beneficiato della libertà per buona condotta, condizione ricevuta nel gennaio dell’anno precedente, Dan White si suicida in ottobre.

Viene rilasciato il libro “Gayslayer!” di Warren Hinkle, con riferimento agli omicidi di Milk e di Moscone.

Viene fondata la Harvey Milk High School, per studenti LGBT a rischio, dall’Hetrick-Martin Institute in collaborazione con il Dipartimento di New York City
per l’Istruzione.

1995
La Houston Grand Opera ospita la prima dell’opera intitolata “Harvey Milk”, del compositore Stewart Wallace e librettista Michael Korie. Leggi la recensione del New York Times qui.

1996
L’opera “Harvey Milk” viene registrata su CD con la San Francisco Opera.

Il 25 giugno il Consiglio per l’Istruzione del Distretto Scolastico Unificato di San Francisco fa una votazione per nominare una piccola scuola elementare alternativa nel distretto di Castro “Harvey Milk Civil Rights Academy”.

1999
Showtime manda in onda il film TV “Esecuzione della Giustizia” basato sull’opera di Emily Mann. Nel cast vi sono Tim Daly e Peter Coyote.

A giugno, nella quattordicesima uscita del TIME, Harvey Milk è nominato uno dei TIME 100, una lista delle cento persone più importanti del secolo.

2000
Un episodio di American Juscice (Giustizia Americana), trasmesso dalla A&E, intitolato “Non è colpa mia – Difese Bizzarre” esamina l’omicidio Milk e la strategia difensiva usata in tribunale da White.

2004
L’artista dichiaratamente lesbica Jade Esteban Estrada traccia un ritratto di Milk nel musical solista “ICONE: la Storia Gay e Lesbica del Mondo, vol. 2”.

Viene rilasciato il DVD per il ventesimo anniversario del documentario del 1984, che include interviste con il regista del film Rob Epstein e con il nipote apertamente gay di Milk, Stuart Milk, fra gli atri.

2008
A gennaio cominciano le riprese del film di Gus Van Sant “Milk” a San Francisco.
Il 22 febbraio il membro dell’Assemblea della California Mark Leno introduce la proposta di legge Harvey Milk, AB 2567, in cui propone che il 22 maggio sia dichiarato il Giorno di Harvey Milk in California. Vedi il sito di Equality California per maggiori informazioni sulla proposta di legge.
Le riprese di “Milk” si concludono a marzo.
Il 19 maggio la AB 2567 viene approvata dall’Assemblea della California con votazione 45-23 ed è mandata al Senato.

Il 22 maggio, che sarebbe stato il settantottesimo compleanno di Milk, l’Harvey Milk City Hall Memorial Committee (Comitato Commemorativo Municipale) installa una scultura di Milk nel Municipio di San Francisco. Il comitato ha passato gli ultimi sei anni a raccogliere fondi per il progetto. Vedi l’articolo della Associated Press “Scultura di Harvey Milk in programma per SF”.

Il 5 agosto la proposta di legge Harvey Milk viene approvata al Senato della California con votazione 22-13 ed è inviata al governatore Arnold Schwarzenegger. Vedi l’articolo della Associated Press “La Legislazione Californiana onorerà Harvey Milk”.

Il 21 settembre la Task Force Nazionale Gay e Lesbica viene criticata per aver riverito Gus Van Sant, Dan Jinks, Bruce Cohen e Dustin Lance Black per il loro lavoro in “Milk” ai Leadership Awards di Los Angeles.

Il 30 settembre il governatore della California Schwarzenegger mette il veto all’Harvey Milk Day per lo stato; dichiara: “Il contributo [di Milk] dovrebbe continuare ad essere riconosciuto a livello locale”.

Il 28 ottobre il film “Milk” debutta nel distretto di Castro a San Francisco.

Il 25 novembre il Treasure Island Job Corp Center Administration e l’edificio Health & Wellness a San Francisco diventeranno parte dell’Harvey Milk Administration Building. Un busto di Milk, creato per commemorare Harvey Milk, viene scoperto lo stesso giorno. Questa è stata la prima volta che un edificio governativo viene dedicato ad un individuo dichiaratamente LGBT.

Il 26 novembre il film “Milk” inizia il suo percorso distributivo in mercati selezionati.

Il 27 novembre 2008 è stato il trentesimo anniversario dell’assassinio di Milk.

dal sito GLAAD (traduzione di G. Borghesi)

Qui sotto una immagine dei protagonisti di “Milk”, James Franco, Sean Penn e Josh Brolin all’anteprima del film a San Francisco

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