I commenti degli utenti
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Il Talento di Mr Ripley
Ovo Ho talmente amato questo film che, il giorno dopo averlo visto, ho cercato il romanzo. Purtroppo il romanzo è stata una delusione, quindi parlerò solo del film.
3 personaggi: un gay psicopatico (Damon), un criptogay viziato (Law) e una fag hag gelosa (Paltrow). Lo psicopatico deve riportare il viziato da papino che è preoccupato. La gelosa assiste, non senza fastidio, alla nascita del legame tra i due uomini. I due uomini sembrano amici per la pelle, fino a quando…
Da un certo punto in poi, la storia vira verso il noir. Matt Damon ci regala un personaggio dalle molte sfaccettature e ci costringe a tifare per lui.
Fantastica Cate Blanchett in un ruolo di secondo piano, ma molto incisivo.
Decisamente consigliato. -
Mysterious Skin
Michelemariano “Bellissimo”, non ci sono altri aggettivi per descrivere questo film. Visto per la prima volta nel lontano 2005, rivisto per la seconda volta 2 giorni fa e il mio parere rimane lo stesso. Posso aggiungere che il tempo non lo ha scalfito per niente.
Gli ultimi minuti sono strazianti: il dialogo tra i protagonisti, il coro natalizio, Samskeyti dei Sigur Ros… ho i brividi.
Dispiace molto che Mysterious Skin sia ancora troppo poco conosciuto.
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Elena Undone
Marta Lo sto cercando anche io, ma non riesco a trovarlo da nessuna parte :(. Non l’ho mai visto e vorrei vederlo.
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Zenne Dancer
Martux93 Buonasera dov’è possibile trovare questo film con sottotitoli in italiano?
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La dea fortuna
Ovo Innegabile che Ozpetek sia un bravo regista. Guardo sempre volentieri i suoi film, pur non avendone uno che mi stia particolarmente a cuore. Ha il dono di tirare fuori il meglio dagli attori che sceglie, anche quelli da cui ci si aspetta un disastro. In passato, ci è riuscito con Ambra, con Roul Bova, con Francesco Arca (quasi… ai miracoli non ci è ancora arrivato) e Gabriel Garko (più o meno…). Con LA DEA FORTUNA, riesce a rendere credibile Edoardo Leo in un ruolo drammatico (l’ho sempre visto in ruoli leggeri) e, proprio per mostrare la potenza del suo tocco magico, riesce a fare recitare Barbara Alberti. Le ritaglia, infatti, il ruolo della nonna strega che le calza a pennello. Complimenti quindi.
La vicenda narrata è abbastanza scontata fin dall’inizio. Il solito gruppetto di amici/vicinidicasa tipicamente ozpetekiano, questa volta circonda una coppia in piena crisi. La domanda che il regista pone allo spettatore è la seguente: una madre che deve sottoporsi ad alcuni accertamenti medici, a chi dovrebbe lasciare i bambini? All’amico gay che litiga in continuazione col fidanzato, oppure alla perfida nonna?
Wow… domandona impegnativa…
Inoltre, c’è anche un’altra questione che mi lascia perplesso: cos’è questa storia della migliore amica che s’infila nella coppia (e nel letto)? Quest’amica che è anche un grande amore mancato, è una figura che vedo spesso nei film a tematica e non mi piace affatto. Ho anch’io un’amica del cuore, ma dormivo con lei diversi anni fa, mentre ero single. Non le permetterei di disturbare me e il mio fidanzato nell’intimità della nostra casa. Così come non mi permetterei di coricarmi nel letto con lei e il suo uomo, nemmeno se fosse lei ad invitarmi.
Per il resto, la vicenda non annoia e i personaggi di contorno sono tutti simpatici.
Promosso con piena sufficienza. -
Beyond Love
Lillo72 Per me non può essere definito un film. Sono due ore di nastro magnetico imbrattato.
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Beautiful Thing
scipio84 E’ interessante il contesto sociale in cui si sviluppa la storia, piuttosto degradato, realistico. La storia ha buoni spunti, alcune parti si potevano sviluppare meglio, ma è godibile, appassiona. Il finale però rovina il film.
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Weekend
scipio84 Dannatamente realistico. Essenziale, diretto, appassionante. Un bel film.
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Presque Rien - Quasi niente
scipio84 Inquadrature pessime e scure; la storia spesso non è chiara. Non ci sono momenti coinvolgenti, appassionanti, quel poco di eros arriva subito in modo scontato. Film noioso, triste senza dare qualcosa.
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Più buio di mezzanotte
sined film davvero brutto. non c’è altro da dire
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7 Kinds of Wrath
fabrizio spadoni ciao a tutti, dove posso vedere questo film?
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Chiamami col tuo nome
Ovo Vidi il film all’epoca dell’uscita in sala. Lo recensirò oggi poiché ho appena terminato la lettura del libro. Sebbene la storia sia più o meno la stessa e alcuni dialoghi siano identici, vi sono profonde differenze tra le due versioni. Commenterò prima la versione in pellicola e poi quella cartacea, sperando di invogliare molti ragazzi a leggerla; ne vale la pena. Attenzione: pericolo SPOILER.
Film:
Elio è l’unico personaggio tratteggiato fino nel profondo. Gli altri restano in secondo piano, compreso Oliver, che dovrebbe essere di pari importanza, ma finisce per sembrare il classico belloccio straniero senz’anima. La storia d’amore è importante, ma è delineata in modo da essere solo una tappa nel processo di maturazione interiore di Elio. È il primo amore che non si scorda mai, ma resta confinato nel passato. L’adolescente è inizialmente apatico e poco interessato alle relazioni sociali, ma poi si accorge di essere pronto a confrontarsi con sentimenti nuovi. Assistiamo alla presa di coscienza di un’attrazione inspiegabile, ai primi approcci al sesso (etero e poi omosessuale), all’esplosione dell’amore e ai dubbi che, in parte, vengono fugati dal padre, che lo incoraggia a vivere i sentimenti fino in fondo (il discorso è peso pari pari dal libro).
Abbiamo moltissime opere a tematica che parlano dei primi turbamenti di un ragazzino, ma, come dico sempre, non è tanto quello che si racconta, quanto come lo si racconta. Ivory racconta in maniera eccellente e, Guadagnino, ha scelto un attore protagonista fornito di un talento pazzesco. Ne è consapevole al punto da regalargli un primo piano che dura per tutto lo scorrere dei titoli di coda. Chalamet riesce, apparentemente senza sforzo, a mantenere la stessa intensità fino alla fine dell’inquadratura. Roba che pochi attori, anche più anziani di lui, riuscirebbero a fare.
Consigliato.
Libro:
Elio, parlando in prima persona, descrive un amore che nasce quasi al primo sguardo e dura tutta la vita (molto diverso dal film, quindi). Vive inizialmente il sentimento in maniera ossessiva. Fino a metà del romanzo, si perde in continue fantasie, attraverso le quali sviscera un desiderio sessuale incontrollabile. La libido lo tormenta durante il giorno e lo tiene sveglio la notte, stimolando in lui il desiderio di essere brutalmente posseduto. Nella seconda parte del romanzo, la libido lascia il posto al vero amore ed è a partire da qui che, da bravo romanticone, ho cominciato a piangere per non smettere più.
Nel romanzo, la personalità di Oliver è analizzata in maniera molto approfondita ed è piuttosto complessa. Elio rimane affascinato dal giovane americano fin dal primo sguardo, ma, per molti giorni, non riesce a capirlo. L’americano presenta una sessualità debordante ed Elio è convinto che, durante la permanenza, sparga il suo seme ovunque. Il personaggio del signor Perlman è descritto in modo ambiguo. Elio specifica che suo padre sceglie l’ospite estivo (sempre un uomo) anche in base alla fotografia che i candidati allegano alla domanda. Questo particolare genera dubbi sulla piena eterosessualità del padre.
Straconsigliato (ma, se già il film vi ha fatto versare lacrime, sappiate che il libro ve ne farà versare molte di più). -
Beach Rats
gabber78bs Do 2 stelle invece di una solo per la scelta dei protagonisti, sexy all’inverosimile. Ma che noia, gia’ a tre quarti del film avevo capito come andava a finire. Tristezza, pessimismo….boh, ma nel 2020 abbiamo ancora bisogno di vedere sempre storie deprimenti?
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Dolor y gloria
Kasabian non scherziamo eh.
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Plaire, Aimer et courir vite
terzopiano Un film dalla struttura un pò sgangherata, protagonisti di rara antipatia, momenti sinceri chiaramente autobiografici, tonnellate di sigarette e tripudio di slip. Non romantico, non erotico ma comunque di un certo interesse. Per chi si ricorda (bene, come me) dei primi anni 90 gay.
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Nella casa
Ovo Ci sono film che metti in lista e ci rimangono per anni. La mia lista dei film da vedere è lunghissima, ma l’ordine di “stare a casa”, mi ha aiutato a dare una sforbiciatina. NELLA CASA è balzato subito ai primi posti nella mia classifica personale delle opere di Ozon. La trama, d’impronta evidentemente teatrale, è estremamente interessante. Presenta infatti due personaggi molto diversi (per età e stile di vita), che condividono una passione per la narrativa. Germain è un professore disilluso e uno scrittore fallito; Claude è un ragazzino imprigionato in una quotidianità fatta di responsabilità troppo grandi, che scopriremo solo verso la fine del film. Il professore, ad inizio anno, assegna, come compito a casa, un banale temino per testare il livello degli alunni. Correggendo i compiti, tra i tanti caproni, scopre un talento; Claude appunto, che ha descritto in dettaglio l’incontro con la famiglia medio borghese di Rapha, un suo compagno di classe. Il componimento non ha una conclusione, ma è intrigante. Germain spinge Claude a continuare il racconto, dandogli alcuni consigli di carattere tecnico. Per continuare il racconto, Claude deve frequentare la famiglia di Rapha sempre più assiduamente e, via via che il racconto continua, non capiamo più se esso descriva la realtà o sia falsato dalla fantasia del giovane scrittore. Stranamente, Germain sviluppa una dipendenza patologica, che lo porta a desiderare ossessivamente di conoscere l’evoluzione del racconto, con conseguenze devastanti. Contemporaneamente, l’intrusione di Claude, turba gli equilibri della famiglia di Rapha.
Raramente trovo una trama così complessa ed originale. Di sicuro Ozon ha visto TEOREMA di Pasolini, ma prende in prestito solo l’idea di base: l’elemento esterno che stravolge la vuota banalità della famiglia borghese (Ozon rende meno evidente l’erotismo, ma, in entrambi i film, l’intruso esercita un’attrazione su tutti i personaggi). Lo sviluppo dell’idea, da parte del regista francese, è originale e molto più interessante (non che ci voglia molto; Pasolini è un fracassatore di palle da competizione). L’idea di questo temino che si trasforma in un romanzo a puntate è ottima.
Più che un film per appassionati di cinema, direi che Ozon si rivolge ad appassionati di letteratura. Germain rappresenta il vero letterato secondo cui l’artista scrittore è nettamente superiore all’artista che crea porcherie da esibire nelle gallerie. È evidente un filo di snobismo in questo concetto, motivo del senso di frustrazione in cui è impantanata la moglie del professore: sa benissimo che il marito non ha nessuna stima del suo lavoro di gallerista di arte contemporanea.
Bravissimo Luchini, ma non è da meno la Scott Thomas. Gli altri attori se la cavano bene, senza eccellere. Diciamo che, una sceneggiatura così ben scritta, avrebbe meritato che tutti e 5 i protagonisti fossero attori coi controc…
Decisamente consigliato. -
Quando hai 17 anni
gabber78bs Ammetto di non essere un esperto di cinema, comunque ho trovato questo film estremamente godibile. Gli attori decisamente espressivi.
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Fragola e cioccolato
salvatore E’ semplicemente il rapporto tra due “uomini veri” che nonostante le diversità innalzano in cielo il loro rapporto di fratellanza e di amicizia e soprattutto, ci vogliono ricordare perchè siamo qui.
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Disobedience
Ashley Bellissimo. Ma perchè quel finale???
Film dimenticabile. La storia non c’è e non finisce, nessuna enfasi su nessuna scena, nessun momento intenso, generalmente noioso. Quasi non si sente quando parlano.
Bello il protagonista, bravino, gli altri attori insignificanti.
Non si trova in italiano, ma si trova sottotitolato.
Si può dedicare il tempo a fare altro.