Presque Rien - Quasi niente

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Presque Rien - Quasi niente

Estate. Due bellissimi ragazzi, il timido Mathieu e lo spavaldo Cédric, si vedono, si studiano, si avvicinano finché Cédric seduce Mathieu… «Quasi niente descrive cose semplici – ha dichiarato il regista. Volevo osservare una persona nel momento in cui la sua vita è in costruzione. Mathieu vive un periodo difficile: deve allontanarsi dalla sua famiglia, lasciare l’adolescenza e allo stesso tempo affrontare la scoperta della propria omosessualità. Non ho voluto raccontare grandi storie, da qui il titolo Presque rien». Uno degli aspetti più riusciti del film è il modo convincente di raccontare l’amore e il sesso, senza i convenzionali pudori del cinema serio ma anche senza adrenaliniche intenzioni di scioccare. I due ragazzi che si innamorano l’uno dell’altro non stanno facendo niente di estremo né trasgressivo. Si amano e basta, e quindi fanno anche l’amore fra le dune con la massima semplicità. (G.R.Barilli)

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43 commenti

  1. scipio84

    Inquadrature pessime e scure; la storia spesso non è chiara. Non ci sono momenti coinvolgenti, appassionanti, quel poco di eros arriva subito in modo scontato. Film noioso, triste senza dare qualcosa.

  2. verona2019

    ho visto il film anni fa sottotitolato in spagnalo..e non ho capito molte cose e perche’ si sono lasciati…
    cosi l’ho rivisto con sottotitoli in italiano
    idem..perche’ lui va in crisi? perche’ cosa e’ successo..
    e infine l’ho visto ieri in Italiano :
    be quasi niente..stessi dubbi perche’? cosa e’ successo? tra i 2…
    e perche’ alla fine cerca il suo ex??????

  3. solokiefer

    Una storia d’amore tra adolescenti, niente di particolarmente consigliato a chi ama le sparatorie o gli effetti speciali. Un film sulla giovinezza. Lento.
    I tre tempi in cui si sviluppa la storia (presente, passato e passato remoto) si mescolano creando un unico movimento che vede protagonisti Matthieu ed il suo dolore.
    La genuinità e la schiettezza che caratterizzano la pellicola appaiono fin dalle prime immagini, con primi piani insistenti sul protagonista.
    L’inizio della storia viene seguito con ritmo molto lento, con dettagli esasperanti e col sesso mostrato in maniera molto naturale, ma anche molto passionale: una strategia indispensabile per far intuire la folle bramosia che Matthieu prova per Cedric.
    Quest’ultimo è un fighetto stronzo ed arrogantello di cui ci si innamora in pochi minuti, ma sul quale, invece, non si dovrebbe riporre un grammo di fiducia. Ma provoca in Matthieu una tale ossessione da spingerlo a cercare il suo ex ed a frequentarlo (confondendo lo spettatore: dal il punto di vista della sceneggiatura, questo passaggio non è proprio chiarissimo).
    Non esistono le iperbole di molti film a tematica gay: è la semplice rievocazione di un amore finito che ha fatto soffrire, è molto più complicata la famiglia di Matthieu con quella madre assente, soprattutto dal punto di vista mentale.
    Accanto ai due ragazzi, la protagonista assoluta è la spiaggia in cui nasce l’amore: tra colori pastello e riverberi luminosi ospita la fuga di Matthieu, grigia e spenta sarà invece li a sottolineare un inverno, anche dell’anima.

  4. Morgenstern

    L’inizio è un casino pazzesco tra passato, presente e passato remoto, ma una volta capito divente davvero un bel film, con una storia semplice che credo rispecchi molto più la realtà di quei film in cui nei momenti peggiori succede qualcosa che risolve tutto. È molto amaro, ma come negare che la vita spesso lo sia, sopratutto nella situazione in cui si trova Mathieu. Secondo me é uno di quei film in cui il titolo è importante quasi come il film perché esso ti spiega cos’era che il regista voleva raccontare: un piccolo spaccato di vita di un ragazzo e i suoi problemi, che nel mondo d’oggi è quasi niente. Per me lo si può accogliere in 2 modi: o restare delusi dalla semplicità della storia o innamorarsene completamente, come è successo a me, perché in quel quasi niente, in quei silenzi, c’è il tutto di una vita dolorosa come quella di Mathieu.
    Questo è un film che non avrà mai il successo che merita, ma lo avrà nei cuori di chi saprà capire la sua profondità.
    Solo una cosa non ho capito: la necessità di Mathieu di andare in cerca dell’ex di Cedric.

  5. thediamondwink

    Io direi di togliere il “quasi” e lasciare “NIENTE”, ciò che effettivamente è questo film: niente!!! La solita storia d’amore tormentata, con un’incomprensibile trama, che naviga tra passato e presente, incasinando tutto … poi il doppiaggio è dannatamente pessimo! Davvero, ho fatto fatica ad arrivare alla fine.

  6. zonavenerdi

    La cosa meglio riuscita è senz’altro l’individuazione del nome italiano del film “Quasi niente”. La trama infatti non esiste; è un film fatto su sensazioni, emozioni; ma sostanza niente …

  7. LoXergho

    Un film che fa vedere giusto quello che il protagonista vuole ricordare e nell’ordine che la sua mentee gli impone in un momento non facile per lui. Molto bello, una sezione di vita di una persona resa molto bene. Unica pecca qualche curiosità su molte cose che non vengono spiegate, ma forse si segue la logica della mente del personaggio principale… 🙂
    Da vedere.

  8. E’ un film sulla giovinezza. Fase di vita che non sempre rende felici ma che poi rimarrà come un costante rimpianto perchè il turgore dei sentimenti , del fuoco delle passioni, del bruciare dei sensi mai più si ripeterà con quell’impeto , con quell’abbandono.
    Tutto questo il film lo rende in modo perfetto , con quell’asciuttezza e leggerezza tipica del miglior cinema francese , aiutato dalla bellezza e dalla naturalezza dei due splendidi protagonisti. Peccato solo che il vezzo dei continui salti temporali e una sceneggiatura confusa , lascino disorientato lo spettatore che alla fine rimane con molte domande. Che fine ha fatto Cedric ? Quando e perchè Mathieu cerca di suicidarsi ? La ricerca finale dell’ex di Cedric non è troppo artificiosa e costruita ? Quali i motivi che interrompono la love story ?
    Detto questo , il film è come una ventata d’aria pura e come la giovinezza che se ne va lascia sorrisi, malinconia e rimpianto.

  9. Un bel film, poetico, realistico, intimo. E’ impossibile non ritrovarsi in almeno qualcosa di questo film, soprattutto nel bisogno di ritrovare se stessi che il protagonista deve affrontare quando vede tutto quello su cui ha puntato cadere nel nulla.
    A me è piaciuto tantissimo. Ed è amaro, ma non senza speranza.

  10. istintosegreto

    Vedere un amore che sboccia tra due giovani ragazzi è sempre piacevole. Peccato che l’attore protagonista (Elkaim) mostri un’unica espressione per tutto il film. Il collega Rideau se la cava leggermente meglio, ma da solo non può fare miracoli.

  11. stoppino

    Film “francese” in tutto e per tutto. Guardabile. Ma se c’è un filo logico lo hanno nascosto bene. Troppi salti avanti e indietro. Gli stessi attori..hanno fatto molto di meglio in altri film.

  12. baffeto monello

    io amo un ragazzo che e sia il mio migliore amico sia un mio compagno di classe ma io lo amo dalla 1°superiore e ancora al terzo non ho smesso di amarlo nonostante in estate c’e una grande lontananza quindi non dite che sempre amarsi non e sufficiente e non vince contro la lontananza

  13. Per maxwellx7

    Per maxwellx7: la ragione per la quale i due protagonisti si lasciano è volutamente poco chiara. Io credo che alla fine, malgrado si amino, non vadano molto d’accordo. Il più scafato dei due pare esser molto “birichino”. Chi ha amato veramente sa che l’amore non è sempre sufficiente per andar d’accordo…

  14. Stefano

    Un film di buoni propositi e scarsi mezzi. Un montaggio asciutto come la recitazione che non è propriamente il massimo. Un film gay lontano anni luce da quelli americani e questo è un suo punto di forza. Un film intimista. Non è propriamente un capolavoro ma lo si apprezza più che altro per i buoni propositi e la semplicità della sceneggiatura. Un paio di scene di sesso inutili ma non dannose, come tutte le scene di sesso. I protagonisti sono carini senza esser magnifici e questo rende la storia più credibile. Brutta la locandina del film che sembra più adatta ad un porno che ad un film “serio” come questo. Insomma, un film carino ed onesto. Lo si vede volentieri ma non lascia molta traccia nel cuore. Ho visto film gay più coinvolgenti. Detto tra di noi, quel Stephan Rideau è proprio carino con un gran bel faccino e un corpo tonico e piacevole pur non essendo certo alto. L’ennesima prova che si può esser Ok anche senza esser altissimi…

  15. Sono stato comosso guardando questo film perche mi sono ritovato in questo drammma, Anch’io ho lasciato tutto per amore e alla fine mi sono ritrovato sensa nulla dopo 7 anni.

  16. questo film mi è piaciuto perchè parla di cose semplci, come lo è innamorarsi a 18 anni e parallelamente (con continui passaggi temporali) si addentra nella complessità di una vita in costruzione con tutti i problemi del caso. il utto arricchito da unabella colonna sonora e da una recitazione ben riuscita… insomma consiglio a tutti di vedere questo film!

  17. Alfredo

    A rifletterci parla di una storia d’amore che abbiamo vissuto un pò tutti. Nel corso della quale l’altro è davvero importante per poi diventare quasi niente quando non stiamo più insieme.

  18. Quanto mi piace questo film. Più che lo vedo e più che lo apprezzo. Anche perchè alla prima visione si perdono molte cose importanti dato che la trama è abbastanza ingarbugliata.
    Comunque sia, davvero bello, anche se lascia addosso una tristezza non indifferente.

  19. Francesco

    Film lento, noioso, scontato, banale, ingarbugliato nella trama, tetro nella regia, inutilmente lungo. Il titolo è azzeccato: “quasi niente” nel senso che non lascia nessuna traccia dopo averlo visto… ve lo sconsiglio, non ne vale la pena.

  20. Non c’è bisogno di inventare chissà quali storie per colpire. Basta saperle scrivere e raccontare. Lifshitz è uno da tenere d’occhio! “Quasi niente” dice di adolescenti e di pulsioni – non soltanto d’amore – con una capacità rarissima per il non detto, la sottrazione, la descrizione di uno stato d’animo con uno sguardo, un campo lungo, un’ellissi, E costruisce intorno a due personaggi straordinari un mondo di slanci e “abnegazioni” che sorprende per lucidità e sincerità. Un melodramma che riesce a entrare nelle pieghe ustionanti e rischiosissime del male di vivere, senza un solo cedimento; che manovra stereotipi gay come pochi oggi sanno fare; che non scappa di fronte al sesso, al dolore lancinante e spesso inspiegabile; e che si chiude con uno scarto grigio di solitudine che stringe il cuore. Interpreti bravissimi.

  21. uno qualunque-uno normale

    Bel film. Triste, ma vero. alcuni passaggi fin troppo nascosti non lasciano capire bene lo scorrere della trama. l’inizio un pò troppo complesso (flash-back tra passato e presente), ma la fine degna di un film di successo soprattutto lui seduto con le gambe raccolte fra le braccia e il trio che gioca con il pallone.
    Compliemnti al regista.

  22. Timbuctu

    Un bel film, un po amaro ma realistico, affresco onesto di un esperienza di crescita, anche se all’inizio mi sarei trovayo un po in difficoltà nel seguire i passaggi temporali presente-passato se non avessi letto la trama. Lo consiglio a tutti

  23. Ho visto il film appena adesso. Potrei dire che è stato appassionante, drammatico, ma voglio sottolineare la semplicita della storia. Il finale! Appena finito il film, quando sono iniziati a scorrere i nomi degli attori, è stato lì che ho capito ancora meglio il significato, ho capito il significato di “presque rien”. Davvero bello insomma

  24. efestione

    Film da vedere e rivedere…ogni volta ci scopri qualche cosa che ti è sfuggita.Toccante in alcuni punti ,scontato in altri.Delicato l’approccio sessuale.

  25. non è male come film ma troppo confusionario è diviso in presente passato e passato remoto non sempre si affera il periodo cmq merita specie per qualche scena di sesso ben fatta!

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Sul litorale di una piccola e tranquilla cittadina nei pressi di Nantes, il diciottenne Mathieu, si appresta a trascorrere, come ogni anno, le vacanze con la madre, la zia ed un cugino. Un giorno, sulla spiaggia, Mathieu incontra un giovane del luogo, Cèdric, con cui inizia un gioco di sguardi. Una sera Cèdric fa il primo passo e vince la timidezza di Mathieu. La loro passione riempie Ie giornate che trascorrono tra nuotate e giochi tra le dune di sabbia; il tempo è come se si fosse fermato nonostante gli ostacoli siano noti: dai problemi causati dalla madre di uno dei due all’accusa di tentato omicidio.

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