Religiolus

Religiolus
Esprimi il tuo giudizio
Aggiungi ai preferiti
  • Tendenza LGBT G
  • Media voti utenti
    • (18 voti)
  • Critica
Guarda il trailer

È possibile vedere questo film su:

Varie

Cast

Religiolus

Bill Maher, comico molto noto della tv americana, interpreta se stesso, come agente del dubbio, in questo documentario-commedia, dove intervista, in giro per il mondo, una serie di devoti delle principali religioni monoteiste (cristiani, ebrei, mussulmani), cercando di scoprire le ragioni della loro fede. Il titolo del film è la contrazione delle parole “Religion” e “Ridiculous”. Citando le statistiche che riportano come il 16% della popolazione americana sia rigorosamente non-religiosa, Maher dichiara che questa è l’ultima grande minoranza non sfruttata del suo Paese e si propone come suo portavoce. Il viaggio-inchiesta di Maher inizia dalla sua famiglia, parlando coi propri figli e chiedendo alla propria madre come mai nella loro famiglia siano assenti i principi teologici… Le motivazioni che stanno all’origine di questo film non sono originate da una crisi di fede ma piuttosto da uno slancio di carattere “politico”. Come nel suo precedente film, Borat, Larry Charles, questa volta aiutato da Maher, vuole mettere in rilievo quello che, secondo lui, rappresenta la stupidità e la credulonità umana. La sua domanda iniziale “Come possono essere così stupidi?” è meno offensiva di quanto a prima vista possa sembrare, anche perché in tutto il film viene dato ampio spazio alle varie autorità religiose per potersi spiegare e difendere da questa illazione. Complessivamente il film è stato giudicato da molti non così penetrante e arguto come ci si aspettava, ma relativamente superficiale e poco approfondito. Bisognerebbe però ricordare che un film, anche se un documentario, non può essere un trattato di filosofia. Molte delle domande fatte ai religiosi riguardano il perché del loro atteggiamento ostile verso i gay e le lesbiche. Viene anche intervistato un ex gay (diventato etero per seguire le indicazioni della sua fede), che ha sposato una ex lesbica dalla quale ha avuto tre figli.

Visualizza contenuti correlati

Condividi

2 commenti

  1. polymetis

    Il film farà anche ridere, ma quello che il giornalista si illude di sapere con le sue domande svela solo ignoranza consensata allo stato puto, come quando sostiene che la storia di Gesù Cristo sia copiata dai miti di Horus, Krishna e Mithra. Simili idee ottocentesche, oggi riprese solo dalla pamphlettistica atea, girano solo in internet su siti opera di dilettanti perché non godono di alcun credito accademico.

Commenta


trailer: Religiolus

https://youtube.com/watch?v=77L8atrzbTo%26color1%3D0xe1600f%26color2%3D0xfebd01%26fs%3D1

Varie

“Escluso dagli Oscar, fonte di proteste sin dalla «prima» al Festival di Toronto, il documentario irridente, laico, mai blasfemo bensì ricco di informazioni, è scritto e interpretato, in viaggio per gli States e nel mondo, tra sette e chiese, dallo scomodo giornalista tv Bill Maher. Diretto da Larry Charles (Borat). Non vi annoierete, anzi: scoprirete molto –
Irresistibile. Non occorre essere atei, basta illuministi, per apprezzare questo documentario divertentissimo, al filo tra vero e falso, in cui un popolare reporter, Bill Maher, gira il mondo a chiedere a gente accreditata qualcosa sulla fede, nello stile dei Monty Pyhton, facendo subito una gag della sua educazione ebreo-cattolica. Il regista è quello di
Borat, Larry Charles, e la miscela esplode, specie in questo momento pericoloso per fondamentalismi. Non c’è per fortuna rispetto per alcuno, satira meglio di Michael Moore e battute fantastiche. In questo mondo religiosamente cane si passa in Vaticano ma location cult sono i musulmani gay, i Mormoni, Scientology, la setta di marijuana di Amsterdam e altre follie reali (sarà inventato il vescovo che nega la Shoah?). Vietato offendersi e/o censurare, è un’intelligenza viva, agnostica, liberatoria che si ride addosso. Voto 8” (Mauriziio Porro, Corriere della Sera)

Effettua il login o registrati

Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.