La bellissima serie “Looking”, purtroppo chiusa dopo solo due stagioni per carenza di pubblico (sic!), come promesso dagli autori, diventa un film, che ci permetterà di conoscere come si concludono le storie dei tre protagonisti gay: Patrick ( l’attore gay dichiarato Jonathan Groff ), Agustín ( Frankie J. Alvarez ) e Dom ( Murray Bartlett ). I nostri tre eroi si sono quasi sistemati dal punto di vista professionale, Patrick è un valente progettista di videogiochi, Augustin è diventato l’assitente di un artista, e Dom sfrutta la sua qualità di amante del vino, ma dal punto di vista sentimentale li abbiamo lasciati in momenti ancora cruciali, alla vigilia di scelte che potrebbero cambiare le loro vite, soprattutto per Patrick che si ritrova davanti il suo grande amore, Kevin Matheson (l’attore gay Russell Tovey), e l’ex-fidanzato, il misurato Richie Donado (Raul Castillo). Il film riparte da Patrick che, dopo un anno dal trasferimento a Denver, ritorna a San Francisco per il matrimonio dell’amico Augustin (pungenti i commenti sul matrimonio gay, che ci omologa ma che resta una conquista) e dovrà risolvere tutte le situazioni lasciate in sospeso. Come dice il trailer: “A volte la fine è un nuovo inizio”, e potrebbero quindi esserci inattese relazioni o nuove scelte importanti. Il film ha come co-sceneggiatore il creatore della serie, Michael Lannan, mentre regia, sceneggiatura e produzione sono di Andrew Haigh, reduce dal grande successo di critica ottenuto col film “45 anni” presentato alla Berlinale (con protagonisti Charlotte Rampling e Tom Courtenay), autore rivelatosi al grande pubblico con lo stupendo “Weekend” del 2011, film cult gay.
La serie, praticamente chiusa per troppa qualità (il gusto del pubblico televisivo si è raffinato, ma probabilmente non ancora abbastanza), ci aveva offerto uno spaccato assai ampio e dettagliato della vita sentimentale e sociale dei gay contemporanei. Anche se oggi i gay sono presenti in molte serie e film, restano sempre ai margini, mentre “Looking” ci aveva fatto entrare dentro al nostro mondo, ci aveva raccontato l’ottimismo che può diventare scetticismo, la sessualità che è importante ma che non è più al centro di tutto, l’amore che può avere diverse sfaccettature e che può anche ferire, ecc. Era tempo che una serie, e un film, affrontassero dall’interno la nostra comunità, in modo originale, sincero e profondo. In prima visione italiana su Sky Atlantic il 3 agosto 2016.
La serie TV mi era piaciuta moltissimo, mi aveva coinvolto e stravolto. Dopo quasi due anni, ho visto questo film che “chiude” le storie dei protagonisti, ma devo dire che non mi ha convinto fino in fondo. Certo, è stato bello rincontrare tutti i personaggi, soprattutto Patrick e la meravigliosa Doris (forse la più brillante della serie), ma il film in generale mi è sembrato un po’ lento, non molto appassionante. Molte le riflessioni – sul tempo che passa, sulle occasioni perse, su ciò che è stato e che non potrà essere – e anche molto interessanti, però è mancato qualcosa, quella magia che rendeva speciale il telefilm. E poi (spoiler alert), il finale non mi ha convinto: Patrick e Richie che si rimettono così mi è sembrato un po’ affrettato, quasi raffazzonato.
Insomma, film carino ma si poteva fare di più. Voto 6 e mezzo
Ho visto il film su Sky e devo dire che è un buon film, fatto bene e con mestiere, ma nulla di più.
Ho visto tutta la serie TV e quindi nn so giudicare se la storia è comprensibile senza aver visto il telefilm.
Di certo “conclude” bene la serie.
Ho apprezzato il senso che si respira nel film di “tempo che scorre”, non ho apprezzato alcuni stereotipi gay e giovanili, come l’uso di droghe considerate dei semplici svaghi senza conseguenze.
Attori di buon mestiere, ottimo per una serata tranquilla, però non è un film indimenticabile!!!