Stage Beauty

Stage Beauty
Esprimi il tuo giudizio
Aggiungi ai preferiti
  • Tendenza LGBT GG
  • Media voti utenti
    • (5 voti)
  • Critica

È possibile vedere questo film su:

Varie

Cast

Stage Beauty

Questo film meriterebbe una classificazione come GGG ma abbiamo scelto solo due G perché, nonostante che il protagonista sia omosessuale con tanto di amante uomo, il taglio registico (che peraltro sembra rispettoso dei fatti storici) punta molto a glorificare la storia d’amore etero che piano piano si sviluppa tra il protagonista, un bellissimo Billy Crudup, e una bravissima, come sempre, Claire Danes (nella storia reale infatti i due artisti del XVII secolo si sposarono ed ebbero figli). Invero il problema dell’identità sessuale è senz’altro il motivo di fondo di tutto il film (anche lo stesso re, interpretato da un esilarante Rupert Everett, amava travestirsi da donna) e nella scena finale, dopo uno struggente e passionale bacio, alla domanda della sua novella amante, che gli chiede “dunque, chi sei adesso?”, il nostro novello amante etero, risponde “non lo so” ripetendolo due volte.

Visualizza contenuti correlati

Condividi

Un commento

  1. Jim Puff

    Tra gli attori brava la Danes e gigione Everett nel ruolo del re, si fa notare Ben Chaplin, ma troneggia Billy Crudup in questo film di parrucche, cipria, nei finti e fruscianti costumi.

Commenta


Varie

Non se la passa male Edward Key Kinaston mattatore della scena teatrale londinese del XVII secolo. È la primadonna incontrastata. Tutti i ruoli femminili sono suoi, il pubblico delira per lui, fuori dalla porta lo attendono altri piaceri da divo, bisex. Un’autentica star che fa tesoro della legge per cui le donne non possano calcare le scene, quindi sono uomini quelli che interpretano le parti femminili. Il suo momento d’oro però è destinato a dissolversi, l’anticonformista re Carlo II, istigato dall’amante, decide di cambiare la legge, scandalosamente consentendo alle donne di recitare davanti al pubblico. È questa la grande occasione per la sospirosa e deferente Maria. Da sempre lavora dietro le quinte, ha imparato a memoria ogni testo rappresentato, si è già esibita, clandestinamente, in un’osteria, ora è il momento di mostrare quanto sia brava una donna nell’interpretare sensibilità femminili senza stereotipi maschili… (Il Manifesto)
Uno di quei film che i teatranti adorano, ambientato nella Londra del 1600 quando gli attori facevano le parti femminili, almeno finché quel donnaiolo di Carlo II (un inedito Everett) liberalizzò le signore. Mettendo in crisi di identità un grande travesti scespiriano che non si ritrova più col sesso anche fuori di scena. Domande di repertorio e domande esistenzial freudiane, dietro e davanti alle quinte, così è la vita e il teatro. Commedia di parrucche, nei, cicisbei e pranzi di corte, col tormentone dell’ultima scena dell’Otello e alcune sfacciate ammiratrici. Tratto da una commedia, il film del teatrante Eyre risente l’aria del teatro: ne respira a pieni polmoni Billy Crudup, star bisex di raffinata e intelligente ambiguità (M. Porro, Corsera)

Effettua il login o registrati

Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.