SU RAI1 – Bolle & friends a Capodanno
«Danzo anche con un robot»
Alessandra Ferri tra le star. «Brindisi alla bellezza del balletto»
Valeria Crippa
Basterebbe il suo nome a garantire un Capodanno effervescente. Stavolta, però, Roberto Bolle torna in prima serata, il 1° gennaio su Rai1, con Danza con me , forte degli ascolti della passata edizione, quasi 5 milioni di spettatori, e della vittoria ai Rose d’or Awards, a Berlino, come miglior programma di intrattenimento europeo. Se prima il Capodanno era appannaggio esclusivo dei valzer di Vienna, ora, a festeggiare il nuovo anno, è l’eccellenza del balletto che dall’Italia guarda al mondo, nel segno dell’ironia, ma con spunti di riflessione.
«Brindo alla bellezza della danza con un programma ambizioso e un cast straordinario di attori, cantanti, étoiles. Mi piacerebbe diventasse una tradizione», afferma Bolle che si commuove ricordando lo scomparso Bibi Ballandi, produttore della trasmissione. «Dedico il programma a lui che per primo ha scommesso su di me in televisione. Altri progetti tv? Sanremo? Non posso parlarne», scherza. Per la Rai Danza con me è una trasmissione pilota: «È uno show unico al mondo — dice il vicedirettore Rai1 Claudio Fasulo — per il talento di Bolle, alla cui precisione ci siamo ispirati in un programma atipico, realizzato come un film, con uno storyboard e cinque settimane di riprese. La tecnologia al servizio dei contenuti. È la dimostrazione che una tv diversa è possibile. È il nostro proposito per l’anno nuovo».
Girato negli spazi del Portello di Milano (in uno studio di oltre 1200 metri quadrati e su un palco principale di 300), ricrea la sala di un teatro all’italiana virata nello stile circense del film Moulin Rouge di Baz Luhrmann (tra le pellicole citate, insieme a Frankenstein Junior e A Chorus Line), dove si avvicenderanno, in qualità di ospiti e narratori, attori, cantanti, comici: Pif, Valeria Solarino, Fabio De Luigi, Cesare Cremonini in versione danzante, Luca e Paolo, Stefano Accorsi, Ilenia Pastorelli e, nelle vesti improbabili di «moschettieri del re», il quartetto formato da Pierfrancesco Favino, Valerio Mastandrea, Sergio Rubini, Rocco Papaleo. La danza è stellare con Alessandra Ferri — che torna a ballare dopo dieci anni in coppia con Bolle, in un passo a due ad hoc di McGregor — Polina Semionova, Melissa Hamilton, Elisa Badenes, Nicoletta Manni, Virna Toppi, gli allievi scaligeri nello Schiaccianoci di Olivieri. Passo a due maschile d’altissimo calibro, con Bolle e Alexandre Riabko del Balletto di Amburgo, nell’omaggio di John Neumeier a Maurice Béjart.
Altro tributo, ma alla città di Genova, nella coreografia di Bigonzetti per Bolle ispirata a Niccolò Paganini sulle 11 variazioni del Capriccio 24 del compositore ligure, dove l’archetto del violino si fonde alla sagoma del ponte Morandi. Ma il passo a due più d’effetto vedrà duettare l’étoile con un robot, un braccio meccanico, pesante una tonnellata e mezzo, con cui dialoga gestualmente fino a sollevarlo: «È stato molto complesso creare la sintonia di movimenti — racconta Bolle riferendo di un incidente di percorso —. Mi affascina l’integrazione con i robot nella nostra vita quotidiana». Con lo street dancer Neguin porta nel programma anche la recente esperienza del festival milanese OnDance, di cui è mattatore e direttore artistico: «Lo replicheremo anche nel 2019, nel mese di maggio», annuncia.