Dalla rassegna stampa Cronaca

Appendino: «La Tav non è una discussione da piazza»

E all’Arcigay: «Con la dicitura madre e padre Salvini è indietro»

Appendino: «La Tav non è una discussione da piazza»

E all’Arcigay: «Con la dicitura madre e padre Salvini è indietro»

Giulia Ricci

«Io credo che dovremmo smetterla di affrontare il dibattito sulla Tav come una sfida tra le piazze (e mi riferisco anche alla manifestazione del no dell’8 dicembre), ma dovremmo iniziare a parlare di cos’è la Torino-Lione, di cosa significa portare avanti quell’opera o fermarla». La sindaca Chiara Appendino entra così di nuovo nel merito della discussione Sì Tav e No Tav, riferendosi ancora una volta alla manifestazione di piazza Castello delle sette madamin: «Credo che oggi il dibattito più che sulla piazza, chi c’era e chi la rappresenta debba essere fatto da un lato sull’utilità dell’opera, che scopriremo dopo l’analisi costi e benefici: quando si affrontano certi temi si rischia sempre di cadere nell’errore di schierarsi in tifoserie, ma su cose così complesse ci sono sempre pro e contro da valutare e i cittadini dovrebbero avere i dati davanti, a disposizione, per potersi fare un’idea autonoma su cui basare il proprio giudizio. Dall’altro il dibattito deve essere fatto sul futuro di Torino, sulle politiche che stiamo attuando e continueremo ad attuare per crescere come comunità e città».

Viene immediato così il collegamento con le parole della capogruppo del Movimento 5 Stelle Valentina Sganga, che ha definito i partecipanti alla manifestazione di piazza Castello «ex comunisti strafalliti, industriali, pezzi del sindacato, le élite illuminate e i loro amici della borghesia che produce». Il capogruppo dem in Sala Rossa Stefano Lo Russo ha accusato Appendino di essere «connivente con quelle parole: mi spiace, è inutile che inviti a prendere il caffè nel tuo ufficio e poi ti arrabbi se ti rispondono di no. Chi tace, acconsente. E dietro le apparenze anche tu, in fondo, sei quella roba lì». Ma lei ribatte: «Ben prima di questa manifestazione ho detto che chiunque abbia deciso di partecipare e abbia aderito anche senza esserci fisicamente debba essere rispettato. Io continuo a essere contraria alla Torino-Lione, ma auspico dialogo e confronto costruttivo, come è giusto che faccia una amministrazione, un sindaco».

Il tema Tav è stato toccato a margine del XVI congresso nazionale Arcigay. È qui che Appendino ha deciso di lanciare un guanto di sfida al vicepremier Matteo Salvini: «Noi rimaniamo dell’idea che sia giusto il passo in avanti che si è fatto e che la posizione di Salvini sia un passo indietro. Dal canto nostro continueremo per la nostra strada e non cambieremo idea». La prima cittadina torinese si riferisce così alle recenti parole del ministro degli Interni sulla questione carte di identità. Il Garante della privacy ha infatti dato parere negativo sulla sua proposta di sostituire «genitore 1 e 2» con la dicitura «madre e padre» nel modulo del rilascio del documento elettronico per i minorenni. Ma Salvini ha ribadito su Twitter: «Noi andiamo avanti! Non c’è privacy che tenga».

Appendino ha colto la palla al balzo anche per ribadire la propria posizione sulle trascrizioni all’anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali, atto che ad oggi non è ancora consentito dalla legge: «La nostra trascrizione (a mano) è stata una forma di forzatura e io auspico che arrivi dal governo una norma che segua questa linea. Essere riconosciuti da legge e da linguaggio, infatti, non è marginale, è il primo passo per dimostrare che una cosa esiste. Detto questo, io non voglio fare appelli a Roma, ma rispondere con fatti: decidere di trascrivere è un fatto, i sindaci delle altre città che seguono questa strada è un altro fatto, quindi ove è possibile sul tema dei diritti Lgbt continueremo a mettere in campo fatti e azioni politiche».

lgbt

Il significato dell’acronimo LGBT è nato intorno agli anni ‘90 in sostituzione alla sigla LGB che veniva utilizzata per indicare la comunità gay internazionale. L’acronimo sta per Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender


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