Unione gay col senegalese: nozze interrotte dai vigili, lui era irregolare
di Vittorino Bernardi
SCHIO – Un’unione civile gay da celebrare in municipio tra un senegalese di 24 anni e un italiano di 46 residente nel biellese è saltato all’ultimo momento per la professionalità di un funzionario dell’Ufficio di Stato Civile che al comando della polizia locale ha espresso dubbi sulla validità della carta d’identità dell’africano.
Mercoledì 5 settembre i due fidanzati si sono presentati in municipio per ultimare le pratiche per procedere alla loro unione, ma attesi (a loro insaputa) da agenti in abiti borghesi della polizia locale Alto Vicentino sono stati accompagnati nel vicino comando di via Pasini e sottoposti a un controllo. Dall’attività d’indagine è emerso che il documento del senegalese era contraffatto: il giovane è risultato senza fissa dimora e irregolare, con a carico un provvedimento di allontanamento dall’Italia.
È stato deferito all’autorità giudiziaria per il reato di falsità materiale commessa da privato, uso di atto falso e invitato a presentarsi presso la questura di Vicenza ai fini dell’eventuale espulsione. Il fidanzato italiano è stato deferito al tribunale di Vicenza in concorso per i reati attribuiti al senegalese.
L’ultimo trucco dei clandestini: “unioni civili” con gay italiani per restare in Italia
Si sono presentati all’ufficio dello Stato civile di Schio, piccolo paese in provincia di Vicenza, dichiarando di volersi unire con il rito delle “unioni civili” – sulla base della legge aperta ai gay introdotta dai governi di centrosinistra – in qualità di fidanzati, uomini ed entrambi omosessuali. Peccato che uno dei due fosse un immigrato clandestino senza alcun diritto di restare in Italia. E forse neanche omosessuale, tantomeno fidanzato con il “complice” italiano, un biellese di 46 anni, al quale evidentemente aveva chiesto collaborazione per non essere espulso. L’ufficio dello Stato civile del comune di Schio – come spiega Il Giornale di Vicenza – ha segnalato alla polizia locale la richiesta di un’unione civile tra due uomini poiché era stata esibita una carta d’identità di dubbia autenticità. «Il 5 settembre i due si sono presentati all’ufficio demografico per ultimare le pratiche istruttorie dell’unione in parola e sono stati sottoposti a controllo da parte di agenti in borghese della polizia locale Alto Vicentino di Schio. Avendo riscontrato la dubbia provenienza della carta d’identità di uno dei fermati, i due sono stati accompagnati al comando per accertamenti. Da qui è emerso che il documento era contraffatto». Uno dei due, un senegalese di 24 anni senza fissa dimora in Italia, è risultato anche irregolare e oggetto di un provvedimento di allontanamento dall’Italia. Immediata è scattata la denuncia per entrambi, presunti “fidanzati”, presunti gay…