Dalla rassegna stampa Amministrazioni

Genova - Gay Pride, lo strappo del Ponente

Gay Pride, lo strappo del Ponente

« Non siamo degli uffici decentrati del Comune, a meno che non arrivi un dittatore » . È scontro aperto tra il Municipio VII Ponente ( Voltri, Pegli, Prà), dove il centrosinistra ha la maggioranza, e il sindaco. Nella conferenza dei presidenti, Marco Bucci ha strigliato il presidente Claudio Chiarotti (Pd) perché il municipio si è schierato a favore del patrocinio al Liguria Pride, approvando in consiglio una mozione proposta da Pd, A Sinistra, Lista Crivello e M5S che impegna presidente e giunta ad aderire allo spirito e partecipare, anche in veste istituzionale, alla manifestazione del 16 giugno e a dare il patrocinio a iniziative collaterali al Liguria Pride organizzate sul suo territorio. « Sono bravo, ma quando il tappo salta… » . Il sindaco, come ha già fatto in altre occasioni, ha voluto ribadire nella riunione con i presidenti che i municipi non devono fare politica, ma amministrare. Nella sua visione, è il potere centrale a gestirli. « Ma il municipio nella sua autonomia è un organo politico, mentre il sindaco dice il contrario. Se lui è convinto che questa mozione vada contro la linea del Comune, gli rispondo che al Gay Pride ci andrò. Non potevamo dare il nostro patrocinio perché non è in nostro potere, ma per gli eventi collaterali sul nostro territorio, non diremo “ no grazie” perchè lo dice lui » . Il sindaco ha definito gli eventi “ divisivi”, lasciando però che il Municipio Medio Levante concedesse le sale all’associazione Il Ramo d’Oro ed evitando di esprimere giudizi sul concerto nazi- rock che si è tenuto in un locale di Nervi.

« Non sono un commissario di Bucci, ma lo capisco quando dice che dobbiamo amministrare. Il fatto è che in questo caso, non si tratta di obbedire alla richiesta di tagliare un arbusto malato, ma di poter decidere quale sia la cosa giusta, tenendo ben presente un aspetto fondamentale che il sindaco non vuole accettare: siamo stati eletti democraticamente » . Nel documento, però, il municipio ha scritto che “ il tema non è impedire o censurare una manifestazione come dice il sindaco”. E prosegue: “ Non concedere il patrocinio equivale dire, a quanti saranno in piazza, che l’istituzione non condivide la loro rivendicazione di uguali diritti per tutti i cittadini e la richiesta che finiscano le discriminazioni. Su questi temi è divisivo chi dice no, è inclusivo invece chi dice si”. «Tutto vero, e ribadisco che il sindaco non può venire in municipio a dettare le sue regole perché io credo nella parità dei diritti e se una mozione viene votata, va accettata » . Intanto, la Lega, che ha votato contro la mozione, perde un pezzo nella Bassa Val Bisagno, dove la consigliera Barbara Gratta è passata al Gruppo Misto.

Stefano Origone

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