«Anche non potendosi sposare in Italia – prosegue Virgili – molte coppie gay arrivano a trascorrere il loro viaggio di nozze qui, perché il nostro Paese, secondo le ricerche attualissime di Community Marketing è al primo posto tra le destinazioni che vorrebbero visitare, ma al settimo per arrivi di questo segmento turistico, anche per queste affermazioni che mettono in ginocchio aziende come le nostre di AITGL; imprese che ogni giorno si adoperano per promuoversi presso le comunità gay mondiali investendo denaro che incrementa il nostro Pil, e pagando regolarissime imposte».
La popolazione adulta LGBT dichiarata è di 25 milioni di persone (dato OMS), un mercato che nella sua totalità ha un potere d’acquisto pari a 835 miliardi di dollari di cui 65 miliardi vengono spesi solo per viaggi e turismo (secondo ricerche dell’IGLTA Internatonal Gay& Lesbian Travel Association).
In Europa secondo un’indagine Geta (Gay European Tourism Association) si stima che i circa 22,6 milioni di gay europei abbiano una capacità di spesa turistica che si aggira tra i 48 e i 52 miliardi di euro.
«In Italia, in base ai dati della ricerca GFK Eurisko abbiamo scoperto che il volume di affari generato dal turismo LGBT si aggira sui 2,7 miliardi di euro – aggiunge Virgili – Per Expo sono attesi 2 milioni di gay, società istituzionali si adoperano anni per creare pacchetti specifici di accoglienza e promuoversi a livello internazionale, mentre allo stesso tempo si svolgono convegni patrocinati da istituzioni in cui si afferma che l’omosessualità è una malattia, come ai tempi di Himmler».
«Quanto ai matrimoni e al turismo derivante basti sapere che il 32% delle persone LGBT che si sposa celebra la propria cerimonia all’estero: milioni di persone che non possono sceglierci. E noi ci mangiamo le mani perché il 9% di questi spende circa 20mila euro per la festa, gli invitati e il viaggio».
«Se vogliamo essere ancora più concreti – conclude Virgili – basti guardare a una città come New York che appena ha autorizzato i matrimoni gay, le entrate derivanti dagli 8.200 matrimoni omosessuali che si sono celebrati nei primi sei mesi sono state pari a 259 milioni di dollari».
– See more at: http://www.lagenziadiviaggi.it/notizia_standard.php?IDNotizia=178773&IDCategoria=1#sthash.Ls2Z5YWS.dpuf