Il parcheggio a fianco del Comune, lungo via Vittorio Emanuele II, finisce su internet come luogo tra i più gettonati per incontri tra omosessuali.
Si chiama cruising, ma non si tratta del termine inglese a identificare la classica crociare nel mare Mediterraneo. Quando leggi Cruising sul portale www.travelforgay.com, sito consultato da gay e lesbiche per trovare località, luoghi, hotel e divertimenti, il termine assume un’altra sfumatura e sta a identificare luoghi dove si possono fare incontri, magari semplicemente passeggiando oppure presentandosi in auto in attesa di altri arrivi. Per questo motivo il termine viene associato di solito ad aree a parcheggio dove diviene possibile ritrovarsi. Non sorprende, infatti, che nella medesima guida su internet compaia anche il parcheggio Fantoni a Rimini, a due passi dal nuovo palazzo dei congressi e dalla palestra della Stella, luogo dove i residenti da tanti anni vedono le auto aggirarsi a notte fonda in cerca di ‘incontri’.
Nei luoghi del crusing adesso c’è anche la zona del parcheggio del Comune con tanto di cartina dettagliata che si può trovare sul sito. Quasi una beffa se si pensa che l’enciclopedia on line Wikipedia usa queste parole: «Per motivi culturali e religiosi, in Italia il turismo gay non è affatto valorizzato dagli enti preposti, anzi nel decennio scorso si è avuto il caso paradossale del deliberato allontanamento della presenza omosessuale già esistente da località come il Lido di Classe o Riccione (dove era stato per un periodo tanto fiorente che nel 1974 il cantante Dino Sarti gli aveva perfino dedicato una canzone satirica intitolata ‘Viale Ceccarini, Riccione’ nell’Lp Tre, Bologna invece!)».
Nel sito Travelforgay sono molto pochi i luoghi a Riccione e nelle vicinanze segnalati per il crusing. Compaiono due spiagge per nudisti tra Pesaro e Fano e nei lidi ravennati, oltre ai parcheggi. Tra i locali, a Riccione viene menzionato il ristorante Il Pescatore in pieno centro, come locale Gay Friendly. Fausto Tonti, il titolare oltre a essere presidente del consorzio RistoBar, spiega serenamente: «Abbiamo dato il nostro assenso ormai da alcuni anni. Non vedo quale possa essere il problema».