“Mine vaganti” vince la quarta edizione della Primavera del Cinema Italiano-Premio Federico II. La pellicola del visionario cineasta turco ma ormai italianissimo Ferzan Ozpetek si aggiudica il riconoscimento intitolato a “Stupor Mundi” dopo aver raccolto un travolgente successo di pubblico. Evidentemente, le atmosfere e le suggestioni della provincia meridionale, conferiscono influenze positive ai suoi lavori. Una giornata intensa quella di ieri per la rassegna, ma soprattutto una giornata piena di stelle. Un’onda anomala, o meglio calabra, verrebbe dire, che ha invaso Cosenza conquistandola. Stefania Sandrelli, Sergio Rubini, Isabella Ferrari, Filippo Timi, Alessandro Preziosi, la fresca palma d’oro a Cannes Elio Germano (alcuni di questi precettati per un giorno prima del gran finale dei Nastri d’argento di Taormina) tutti insieme, tutti in una volta, non sembrava quasi vero. A dispetto dei quaranta gradi e del solleone che hanno accolto il parterre di ospiti del grande schermo. Per un esperimento ben riuscito di festival delocalizzato che, come nella migliore tradizione di kermesse d’avanguardia più rodate, ha toccato più location del centro inserendole direttamente in vetrina nazionale. Così, proprio come la mostra fotografica sulla “Dolce vita” che ha aperto l’evento, una carovana di fan, giornalisti e addetti ai lavori sempre in movimento ha animato sia gli appuntamenti di cartellone che le notti di movida cosentina. Visibilmente soddisfatto, gira a braccetto con Mimmo Calopresti col quale ha intavolato ormai un sodalizio, il direttore artistico della manifestazione Alessandro Russo. Ma torniamo alla cronaca. Si parte dall’incontro con la stampa approntato nelle sale di un albergo cittadino che si trasforma presto in una sorta di backstage a cielo aperto, con l’arrivo persino (programmato ma non previsto) del maestro e cantautore Francesco Guccini giunto in città per un concerto. Chiacchierata coi giornalisti, valanga di flash, lamenti per la crisi del settore come leitmotiv, giro per le torride vie cittadine fino all’isola pedonale, cuore della città di Telesio. Saluto istituzionale per Stefania Sandrelli da parte degli amministratori locali. Fra un autografo ed uno scatto rubato dagli ammiratori, la diva, che proprio quest’anno festeggia i cinquant’anni di carriera, trova addirittura il tempo di porre la firma per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua pubblica. Red carpet d’ordinanza, folla e schermo gigante fuori dal cineteatro Citrigno attendono la truppa di star italiche. Decretata migliore interprete femminile protagonista Stefania Sandrelli, Elio Germano invece quello maschile. Scelti quali attori non protagonisti Alessandro Preziosi ed Isabella Ragonesi, attore dell’anno Filippo Timi. Premio Speciale del Pubblico alla migliore regia riservato a Sergio Rubini, Premio Telesio d’Argento per Isabella Ferrari. Menzione per i giovani attori Chiara Mastalli, Eros Galbiati, Chiara Martegiani, Andrea Montovoli. Terminata la consegna, cena e festa vip per un’ultima notte di “Dolce vita” calabra. A latitudini, che per una volta, divengono capitale della settima arte.
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