Dalla rassegna stampa Personaggi

Ozpetek: tutelare chi convive, le scelte sessuali non contano

Il regista: credo nelle unioni di fatto e non al matrimonio, i diritti di una persona non dovrebbero dipendere dal fatto che sia omo o etero

ROMA – Il problema, secondo Ferzan Ozpetek, «non è la sentenza sull´incostituzionalità delle nozze gay. Naturalmente rispetto la libertà di scelta di chi aspira ad un´unione matrimoniale, ma personalmente sono contro le nozze, è il mio pensiero».
E qual è il vero problema?
«Intanto non mi piace la definizione di omosessuale o eterosessuale, è riduttiva e discriminante in tema di diritti: i diritti di una persona non dovrebbero essere decisi in base alle sue scelte sessuali. Quello che conta è il rispetto delle unioni di fatto e il riconoscimento dei diritti di convivenza. Vediamo troppi drammi di persone – a prescindere dal sesso – che dopo anni di vita in coppia alla scomparsa di uno dei due l´altro si ritrovano nei guai, senza diritti, senza rispetto. Donna o uomo che siano. E poiché viviamo in un momento di grande tensione, le prime persone su cui si scarica sono gli omosessuali, chi ha la pelle di colore diverso, chi crede in un´altra religione. C´è perfino chi arriva a identificare la pedofilia con l´omosessualità».
Crede che la religione alimenti i pregiudizi?
«Non dico questo, ma quando sento che una persona religiosa, a qualunque credo appartenga, non rispetta i diritti degli altri penso che non sia un vero credente. Chi crede davvero – cristiano, islamico o buddista che sia – dovrebbe avere tra i principi fondamentali il rispetto e l´amore per il prossimo».
In Turchia il ministro per le pari opportunità ha definito l´omosessualità una malattia.
«Sono stato in Turchia da poco per il lancio di Mine vaganti e una delle domande che mi hanno fatto è stata su questo. Ho risposto che se lo dice una persona qualunque ormai ho imparato a riderne. Se lo dice un ministro invece bisogna fare qualcosa e ho scherzato: con un´aspirina al giorno per dieci giorni si può guarire dall´omosessualità, ma per l´omofobia non conosco nessuna terapia efficace. Per ora».

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