Dalla rassegna stampa Cinema

FAMIGLIA, CI RIGUARDA ANCHE SE AMERICANA

…Brothers & Sisters ci riguarda, eccome. Per come affronta i legami parentali, per come lascia entrare la realtà di tutti i giorni nel contesto familiare, per come tratteggia con finezza e profondità le psicologie dei singoli, per come sa catturare l’aria del tempo, per la grazia che la …

Con gli episodi Favorite Son e Matriarchy si è conclusa la prima stagione di Brothers & Sisters (Fox Life, mercoledì, ore 21). La serie, com’è noto, racconta le vicende dei Walker, una famiglia californiana dei nostri giorni, formata da sette membri, più vari ed eventuali. I figli sono ormai adulti ma ancora non del tutto liberi dal cordone ombelicale che li lega ai genitori. Nora, la madre, donna avveduta e molto ferma nelle sue posizioni, ha il volto di Sally Field, Kitty, la figlia con idee conservatrici, è interpretata da Calista Flockhart, l’indimenticabile protagonista di Ally McBeal, e Sarah (Rachel Griffiths, quella di Six Feet Under) è la donna in carriera con famiglia a carico. Il versante maschile è invece formato dal patriarca William (Tom Skerrit), presidente dell’azienda di famiglia, e dai figli Justin (Dave Annable), il più piccolo, ma anche il più fragile, Kevin (Matthew Rhys), avvocato gay con qualche problema in affari di cuore, e Tommy (Baltahazar Getty), il fratello maggiore. Negli ultimi due episodi della serie Sarah e il marito Joe affrontano le crepe del loro matrimonio, mentre Tommy e la moglie Julia devono prendere una difficile decisione dopo la nascita dei gemelli, in vista della seconda stagione… Uno dei pregiudizi nei confronti di Brothers & Sisters è che racconta una storia che non ci appartiene, come se i rapporti fra i membri di una famiglia non fossero un classico di tutti i tempi e di tutte le latitudini. Troppo americana — si dice —, troppi riferimenti che ci sfuggono, troppe situazioni che non ci sono proprie. Con questo criterio si capisce perché l’unica serie italiana che ha avuto successo internazionale è La piovra, che racconta storie di mafia.
Brothers & Sisters ci riguarda, eccome. Per come affronta i legami parentali, per come lascia entrare la realtà di tutti i giorni nel contesto familiare, per come tratteggia con finezza e profondità le psicologie dei singoli, per come sa catturare l’aria del tempo, per la grazia che la pervade. Un solo rammarico: le labbrone di Calista Flockhart, che quasi le impediscono di recitare e che molto fanno rimpiangere i tratti delicati di Ally McBeal (e anche questa è una storia che ci appartiene…).
www.corriere.it/grasso

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