Girata in studio, 1300 piani su fondo blu-computer graphic, questa Battaglia delle Termopili (480 a. C.), dal fumetto di Frank Miller, è un violento poema ad immagini plastiche in colori spenti grigio-neri, con squarci onirici, verso la plasticità delle figure.
Mostri bavosi, elefanti, donne persiane da lap dance, militi dai guizzanti muscoli (foto da stilisti d’oggi?), teste mozze: tutto un volteggiar di spade, pupille che, stile peplum-sandalone, contrappongono il bellicoso Leonida con i suoi 300 fidi che s’immolano contro i persiani di Serse, trans soubrettona strangolata di bigiotteria & ferramenta che chiede allo spartano di inginocchiarsi, lui che ha già detto, senza invocare la garrotta, che i filosofi d’Atene son tutti effeminati. Se per un delirio grafico si può delirare, ora o mai più; ma l’operazione barocca satura presto e la querelle se Bush sia Leonida è degna dell’infantilismo dilagante.
VOTO: 6,5