Cinema

Agli Oscar 2019 è record per la cultura LGBT portata al cinema

Stanotte a Los Angeles si è conclusa la cerimonia di premiazione dei 91° Academy Awards, il maggior premio cinematografico americano. Se il bottino maggiore è andato al gradevole Green Book con tre statuette (film, attore non protagonista, sceneggiatura originale), sono invece ben quattro gli Oscar ottenuti dal campione del box-office internazionale Bohemian Rhapsody, tra cui attore protagonista a Rami Malek.

Proprio l’attore statunitense guida un trittico di interpreti premiati con la statuetta che hanno fatto dei propri ritratti cinematografici un inno alla cultura e all’orgoglio LGBT: mai nella storia degli Oscar tre performance attoriali avevano trionfato per ruoli queer. Oltre al Freddie Mercury di Rami Malek, grandi risultati dunque per l’atteso Mahershala Ali in Green Book nei panni del pianista omosessuale di colore Don Shirley e, un po a sopresa e contro il pronostico generale, la straordinaria Regina Anna Stuarda di Olivia Colman in La favorita, ritratto di un triangolo lesbian alla corte reale del XVIII secolo di cui la instabile sovrana ne è vittima e poi carnefice.

Il momento più saliente della serata è stata sicuramente la performance della cantante e attrice bisex Lady Gaga che insieme a Bradley Cooper hanno cantato “Shallow“, premiata con l’Oscar, con Gaga che suona il pianoforte mentre ricevono una standing ovation dal pubblico.

Olivia Colman, vincitrice come miglior attrice protagonista (unica statuetta andata a La favorita che aveva ben 10 candidature), ricevendo il premio ha detto: “Emma e Rachel, le due donne più belle del mondo di cui innamorarsi”.

Mahershala Ali, ricevendo l’Oscar (l’anno dopo quello per Moonlight) per Green Book, ha onorato la vita e il lavoro del musicista Don Shirley: “Ho cercato di catturare l’essenza del Dr. Shirley, della persona che era e della vita che conduceva”

Rami Malek, Oscar come miglior attore per Bohemian Rhapsody, ricevendo il premio ha detto, rivolgendosi ad un futuro figlio “… Gli dirò che quel ragazzino avrebbe lottato con la sua identità per tutta una vita. E allora penso a questo premio e a chiunque abbia una difficoltà. Abbiamo fatto un film su un omosessuale, un immigrato che ha vissuto la sua vita in modo assolutamente inconsueto, improbabile. E il fatto che io stia festeggiando lui e questa storia con te [la moglie Lucy Boynton, che in “Bohemian Rhapsody” intepreta Mary Austin, fidanzata e grande amore di Freddie Mercury] stasera è la prova che vogliamo storie come questa. Sono figlio di egiziani immigrati, sono il primo americano della mia generazione. Parte della mia storia l’ho scritta adesso e ne vado fiero, ne sono grato. Questo è il momento più prezioso della mia vita”.
Malek ha poi dichiarato alla stampa: “Bohemian Rhapsody ha portato la storia dell’icona LGBTQ Freddie Mercury al pubblico di tutto il mondo, molti dei quali non hanno mai visto un personaggio principale e orgoglioso in un film mainstream e hanno visto l’impatto dell’HIV e dell’AIDS in modo corretto e accurato. L’impatto del film è innegabile. Crediamo, tuttavia, che dobbiamo inviare un messaggio chiaro e inequivocabile ai giovani LGBTQ e a tutti i sopravvissuti all’assalto sessuale: la nostra comunità starà con i sopravvissuti e non tace quando si tratta di proteggerli da quelli che farebbero loro del male”.

Alla cerimonia erano presenti molti personaggi LGBT: l’attrice queer Sarah Paulson ha presentato i candidati agli effetti speciali; l’attrice bisex Tessa Thompson ha presentato il premio alla miglior colonna sonora originale e l’attrice queer Amandla Stenberg ha presentatl la candidatura di Green Book. Altri personaggi LGBT presenti erano Shangela e Adam Lambert che ha eseguito la performance musicale d’apertura. Il segmento “In Memoriam” conteneva un tributo al leggendario produttore gay Craig Zadan e all’attore gay Tab Hunter.

Di seguito la lista completa dei vincitori della nottata più lunga di Hollywood:

Miglior film

Green Book – Jim Burke, Charles B. Wessler, Brian Currie, Peter Farrelly e Nick Vallelonga

BlacKkKlansman – Sean McKittrick, Jason Blum, Raymond Mansfield, Jordan Peele e Spike Lee

A Star Is Born – Bill Gerber, Bradley Cooper e Lynette Howell Taylor

Black Panther – Kevin Feige

Bohemian Rhapsody – Graham King

La favorita – Ceci Dempsey, Ed Guiney, Lee Magiday e Yorgos Lanthimos

Roma – Gabriela Rodríguez e Alfonso Cuarón

Vice – L’uomo nell’ombra – Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Adam McKay e Kevin J. Messick

 

Migliore regia

Alfonso Cuarón – Roma

Spike Lee – BlacKkKlansman

Yorgos Lanthimos – La favorita

Adam McKay – Vice – L’uomo nell’ombra

Paweł Pawlikowski – Cold War

 

Migliore attore protagonista

Rami Malek – Bohemian Rhapsody

Christian Bale – Vice – L’uomo nell’ombra

Bradley Cooper – A Star Is Born

Willem Dafoe – Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità

Viggo Mortensen – Green Book

 

Migliore attrice protagonista

Olivia Colman – La favorita

Yalitza Aparicio – Roma

Glenn Close – The Wife – Vivere nell’ombra

Lady Gaga – A Star Is Born

Melissa McCarthy – Copia originale

 

Migliore attore non protagonista

Mahershala Ali – Green Book

Adam Driver – BlacKkKlansman

Sam Elliott – A Star Is Born

Richard E. Grant – Copia originale

Sam Rockwell – Vice – L’uomo nell’ombra

 

Migliore attrice non protagonista

Regina King – Se la strada potesse parlare 

Amy Adams – Vice – L’uomo nell’ombra

Marina de Tavira – Roma

Emma Stone – La favorita

Rachel Weisz – La favorita

 

Migliore sceneggiatura originale

Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly – Green Book

Deborah Davis e Tony McNamara – La favorita

Paul Schrader – First Reformed – La creazione a rischio

Alfonso Cuarón – Roma

Adam McKay – Vice – L’uomo nell’ombra

 

Migliore sceneggiatura non originale

Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott e Spike Lee – BlacKkKlansman

Joel ed Ethan Coen – La ballata di Buster Scruggs

Nicole Holofcener e Jeff Whitty – Copia originale

Barry Jenkins – Se la strada potesse parlare

Eric Roth, Bradley Cooper e Will Fetters – A Star Is Born

 

Miglior film straniero

Roma (Messico)

Un affare di famiglia (Giappone)

Cafarnao (Libano)

Cold War (Polonia)

Opera senza autore (Germania)

 

Miglior film d’animazione

Spider-Man – Un nuovo universo – Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman, Phil Lord e Christopher Miller

L’isola dei cani – Wes Anderson, Scott Rudin, Steven Rales e Jeremy Dawson

Gli Incredibili 2 – Brad Bird, John Walker e Nicole Paradis Grindle

Ralph spacca Internet – Rich Moore, Phil Johnston e Clark Spencer

Mirai – Mamoru Hosoda e Yūichirō Saitō

 

Migliore scenografia

Hannah Beachler e Jay Hart – Black Panther

Fiona Crombie e Alice Felton – La favorita

Nathan Crowley e Kathy Lucas – First Man – Il primo uomo

John Myhre e Gordon Sim – Il ritorno di Mary Poppins

Eugenio Caballero e Barbara Enriquez – Roma

 

Miglior montaggio

John Ottman – Bohemian Rhapsody

Barry Alexander Brown – BlacKkKlansman

Yorgos Mavropsaridis – La favorita

Patrick J. Don Vito – Green Book

Hank Corwin – Vice – L’uomo nell’ombra

 

Migliore colonna sonora

Ludwig Göransson – Black Panther

Terence Blanchard – BlacKkKlansman

Alexandre Desplat – L’isola dei cani

Marc Shaiman – Il ritorno di Mary Poppins

Nicholas Britell – Se la strada potesse parlare

 

Migliore canzone

“Shallow” (A Star Is Born) – Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt

“All the Stars” (Black Panther) – Kendrick Lamar, SZA, Sounwave e Al Shux

“I’ll Fight” (RBG) – Diane Warren

“The Place Where Lost Things Go” (Il ritorno di Mary Poppins) – Marc Shaiman e Scott Wittman

“When a Cowboy Trades His Spurs for Wings” (La ballata di Buster Scruggs) – David Rawlings e Gillian Welch

 

Migliori effetti speciali

First Man – Il primo uomo – Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J. D. Schwalm

Avengers: Infinity War – Dan DeLeeuw, Kelly Port, Russell Earl e Dan Sudick

Ritorno al Bosco dei 100 Acri – Christopher Lawrence, Michael Eames, Theo Jones e Chris Corbould

Ready Player One – Roger Guyett, Grady Cofer, Matthew E. Butler e David Shirk

Solo: A Star Wars Story – Rob Bredow, Patrick Tubach, Neal Scanlan e Dominic Tuohy

 

Miglior sonoro

Bohemian Rhapsody – Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali 

Black Panther – Steve Boeddeker, Brandon Proctor e Peter Devlin

First Man – Il primo uomo – Jon Taylor, Frank A. Montaño, Ai-Ling Lee e Mary H. Ellis

Roma – Skip Lievsay, Craig Henighan e José Antonio García

A Star Is Born – Tom Zanich, Dean Zupancic, Jason Ruder e Steve Morrow

 

Miglior montaggio sonoro

Bohemian Rhapsody – John Warhurst e Nina Hartstone 

Black Panther – Benjamin A. Burtt e Steve Boeddeker

First Man – Il primo uomo – Ai-Ling Lee e Mildred Iatrou Morgan

A Quiet Place – Un posto tranquillo – Ethan Van der Ryn e Erik Aadahl

Roma – Sergio Díaz e Skip Lievsay

 

Migliori costumi

Ruth Carter – Black Panther

Mary Zophres – La ballata di Buster Scruggs

Sandy Powell – La favorita

Sandy Powell – Il ritorno di Mary Poppins

Alexandra Byrne – Maria regina di Scozia

 

Miglior trucco e acconciatura

Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia DeHaney – Vice – L’uomo nell’ombra 

Göran Lundström e Pamela Goldammer – Border – Creature di confine

Jenny Shircore, Marc Pilcher e Jessica Brooks – Maria regina di Scozia

 

Miglior documentario

Free Solo – Jimmy Chin, Elizabeth Chai Vasarhelyi, Evan Hayes e Shannon Dill

Hale County This Morning, This Evening – RaMell Ross, Joslyn Barnes e Su Kim

Minding the Gap – Bing Liu e Diane Quon

Of Fathers and Sons – Talal Derki, Ansgar Frerich, Eva Kemme e Tobias N. Siebert

RBG – Betsy West e Julie Cohen

 

Miglior cortometraggio documentario

Period. End of Sentence. – Rayka Zehtabchi e Melissa Berton

Black Sheep – Ed Perkins e Jonathan Chinn

End Game – Rob Epstein e Jeffrey Friedman

Lifeboat – Skye Fitzgerald e Bryn Mooser

A Night at the Garden – Marshall Curry

 

Miglior cortometraggio

Skin – Guy Nattiv e Jaime Ray Newman

Detainment – Vincent Lambe e Darren Mahon

Fauve –Jeremy Comte e Maria Gracia Turgeon

Marguerite – Marianne Farley e Marie-Hélène Panisset

Madre – Rodrigo Sorogoyen e María del Puy Alvarado

 

Miglior cortometraggio d’animazione

Bao – Domee Shi e Becky Neiman-Cobb

Animal Behaviour – Alison Snowden e David Fine

Late Afternoon – Louise Bagnall e Nuria González Blanco

One Small Step – Andrew Chesworth e Bobby Pontillas

Weekends – Trevor Jimenez

 

(a cura di Simone Fabriziani)

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