Cinema

VISTI ALLA SECONDA GIORNATA DEL 30° FESTIVA MIX DI MILANO

“IVANCATTANEOLIVE” di Tiziano Sossi e “Una donna come Eva” di Nouchka Van Brakel

IVANCATTANEOLIVE
di Tiziano Sossi
voto: stella3-5

Ha aperto la seconda serata del 30° Mix la proiezione del documentario di Tiziano Sossi IVANCATTANEOLIVE . Il film riprende Ivan Cattaneo durante un suo concerto a Muggio, inframmezzando i brani musicali con numerose immagini da dietro le quinte. Questo è il primo di due documentari dedicati a Ivan, insieme a ‘A cuore nudo’ che uscirà a novembre, un’intervista a Cattaneo, ambientata nel cimitero Monumentale di Milano.
Nei suoi documentari, ricordiamo qui almeno le ultime due interviste dedicate al compositore Sylvano Bussotti ed al fotografo Tony Patrioli, Tiziano Sossi riesce sempre a raccontare dei personaggi dotati di grandissimo talento, mostrandoceli nel loro lato più umano, rivelandone la simpatia ma anche qualche debolezza e fragilità. I documentari stessi non appaiono perfetti, ma hanno a volte delle caratteristiche dei video amatoriali e l’intervistatore e l’intervistato sembrano membri della stessa famiglia. Così anche in questo IVANCATTANEOLIVE non risaltano le qualità canore di Ivan, ma l’umanità e l’ironia. L’audio in questo documentario è ripreso dal pubblico senza mixer per dare l’ascolto dello spettatore, con tutti i disturbi sonori che si possono avere dal vivo.


Una donna come Eva
di Nouchka Van Brakel
voto: stella4-5

C’è stata poi la proiezione di un storico film “Una donna come Eva” di Nouchka Van Brakel’ del 1979, film molto importante anche per la sua ambientazione nel passaggio tra il femminismo degli anni ’70 ed i movimenti lesbici. Era presente in sala la grande regista che in questi giorni ha festeggiato cinquanta anni di carriera. Per molti anni Nouchka Van Brakel è stata l’unica regista donna in Olanda. Tutti i suoi film parlano di figure femminili forti che cercano di reagire ad ambienti conservatori e ostili.
Il film ha come attrici protagoniste Monique Van De Ven, bravissima e molto nota in Olanda, nel ruolo di Eva, e Maria Schneider, reduce dai successi di Ultimo tango Parigi e Professione reporter, qui in realtà non certo al suo massimo, nella parte di Liliane.
Eva è una casalinga olandese sposata con due figli piccoli, durante una vacanza in Francia con una amica, conosce Liliane e tutto il suo ambiente composto da femministe e hippy. Tra le due donne scoppia un amore travolgente, che porta Eva ad abbandonare per un periodo marito e figli per vivere con Liliane nella sua comune francese. Quando torna per riabbracciare i figli, Eva ormai ha realizzato di essere lesbica. Il marito, prima incuriosito e divertito dal legame lesbico della moglie, perde poi ogni controllo quando capisce che questo legame lo esclude. E quando Eva va a vivere da sola, lui ingaggia una battaglia legale per toglierle completamente la tutela dei figli. Il sogno di Eva di poter ricreare una famiglia con Liliane e i bambini si infrange anche perché Liliane, pur innamorata di Eva, non ha alcun interesse a fare da madre dei figli della compagna, ma preferisce continuare la sua esperienza hippy. Stretta tra gli egoismi del marito, che nel frattempo ha trovato una nuova compagna e di Liliane, Eva si ritrova sola.
Una Donna Come Eva è davvero un film bellissimo, la storia scorre semplice, chiara, essenziale, senza una scena e una parola di troppo. Ricorda un po’ i primi film olandesi di Paul Verhoeven (Spetters è anch’esso del 1979) con gli stessi colori tenui, le acconciature dei capelli e purtroppo anche la colonna sonora, con quelle musichette che andavano di moda allora, ma che oggi suonano davvero datate.

 

R. Mariella

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