Judy Garland

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Judy Garland

Judy Garland fu più grande come attrice o come cantante? Difficile, anzi impossibile rispondere. Nella sua voce potente, fragile, vibrante, accorata, forte, disperata, sognante, aggressiva, sfinita, magica e unica “è” il suo modo di impersonare un personaggio, di dar corpo a una scena, di trasmettere un’emozione. Di certo i suoi dischi sono stati incessantemente ascoltati e amati da almeno sei generazioni alla pari e forse più di quanto i suoi film sono stati visti e ammirati. La mostra allestita nell’ambito del 24° Torino GLBT Film Festival, in occasione del quarantennale della morte, si concentra sulla edizione in vinile delle sue canzoni e propone le copertine d’epoca dei principali dischi da lei incisi e delle colonne sonore dei film che l’hanno vista protagonista, dall’immancabile Mago di Oz all’ultimo Ombre sul palcoscenico recuperando anche rarità assolute come il bootleg di Annie Get Your Gun, il musical di cui era stata già registrata la colonna sonora e di cui erano state già girate alcune sequenze, ma che dovette essere interrotto a causa della gravidanza dell’attrice-cantante che era in gestazione della prima figlia Liza Minnelli. Accanto ai dischi delle canzoni da film e dei concerti dal vivo sono altresì presenti i dischi delle colonne sonore che dagli anni Settanta sono state ricomposte a partire da brani originariamente pubblicati come singoli o che sono state estrapolate direttamente a partire dalle pellicole quando non esistevano precedenti incisioni discografiche.
Sandro Avanzo (Togay 2009)

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