John Grant is an American singer-songwriter. He recently launched his career as a solo artist, having previously been lead vocalist with The Czars, an alternative rock band he formed in 1994 in Denver with Chris Pearson.

Prior to forming The Czars, Grant aspired to be a translator in Germany before realizing that his English skills were poor and he would be unable to have the job he desired.

Following the band’s breakup, Grant took some time off from the music business, and returned to recording and performing in 2010 with his debut solo album Queen of Denmark.
He released Queen of Denmark on April 6, 2010. It was recorded in collaboration with the American folk rock band Midlake, and released on Bella Union. Described as a deeply personal album about his past struggles with alcohol and drug addiction and coming to terms with being gay, it was chosen as Best Album of 2010 by the British music magazine Mojo. (Wikipedia)

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da MTV.it

Dopo essere stato per anni il leader dei CZARS, band di Denver che ha pubblicato una mezza dozzina di album che avrebbero meritato più successo di quanto ne abbiano avuto, John Grant decide di trasferirsi a NY di tentare l’avventura solista.
Qui i compagni di etichetta MIDLAKE, con cui i Czars avevano diviso più volte il palco, incantati dai brani e dal talento del cantante e musicista di Denver, decidono di portare Grant a Denton, dove essi stessi sono in procinto di registrare il nuovo album “The Courage of Others”, e di affiancarlo nella registrazione e nell’arrangiamento dei pezzi. Registrato in due sessioni da due mesi e suonato oltre che da Grant dai Midlake, “Queen of Denmark” è dunque lo strabiliante risultato di questa azzeccata collaborazione e riesce finalmente a mostrare e ad esprimere l’incredibile ed unico talento dell’ex leader dei CZARS.
Album sublime di melodie pop 70’s malinconiche, profonde e amare, Queen Of Denmark ruota intorno alla voce baritonale e calda di Grant capace di trasmettere registri diversi che spaziano dal folk rock alla ballata seventies più soft sino a brani più sostenuti ed energici. Brani che raccontano con un linguaggio onesto, sofferto e spesso sarcastico di amori tristi e perduti, di solitudine, innocenza, speranza e della difficoltà di essere un giovane omosessuale in una piccola cittadina della provincia americana. Brani capaci di abbracciare e dare un ordine al caos ed al dolore, senza scadere mai nel lamento e nell’eccessiva dolcezza. Un autentico capolavoro.