Televisione

Dalle pagine della rivista Advocate un accorato appello al pubblico LGBT

In un articolo su Advocate, la più importante rivista gay americana, il giornalista Daniel Reynolds, lancia un allarme rivolto al pubblico LGBT che, non seguendo i programmi ed i film a tematica gay, boicotterebbe indirettamente il movimento gay. Tutto questo in un momento particolarmente difficile per la sopravvivenza dei diritti nell’era Trump.

Si parte rivelando il flop negli ascolti della serie “When We Rise“, ribattezzata per l’occasione “When We Fall” (caduti anzichè sollevati). La serie, creata da Dustin Lance Black (con i primi due episodi diretti da Gus van Sant), documenta il progresso del movimento LGBT e dei suoi diritti. Tra i protagonisti ricordiamo attori del livello di Guy Pearce, Mary-louise Parker, Austin P. McKenzie e Carrie Preston.
I primi due episodi della serie sono stati trasmessi sul canale ABC il 27 febbraio in prima serata e, pur avendo un cast stellare, hanno raccolto il più basso indice di ascolto delle maggiori reti, solo 2,95 milioni di telespettatori, meno delle sitcom della CBS “Superior Donuts” e “Two Broke Girls“.

Il giornalista si rivolge ai suoi lettori (presumibilmente LGBT) dicendo che se stavano guardando “Two Broke Girls” invece dell’innovativo programma sulla nostra storia, allora sono parte del problema.

In un momento in cui la realtà LGBT, così come le persone di colore ed i loro diritti sono sotto attacco, è fondamentale promuovere una rappresentazione positiva della nostra realtà sia individuale che collettiva, al fine di preservarne il progresso. In sostanza l’articolista dice che guardare un programma che ci rappresenta positivamente può avere lo stesso effetto di partecipare ad una manifestazione di protesta o ad una marcia per i diritti come i Pride.

Anche il film “Moonlight” che ha vinto l’Oscar 2017 e sarà sicuramente una pietra miliare nella rappresentazione LGBT, ha registrato l’incasso più basso di tutti gli altri film candidati.

Notizia recentissima è che la CBS, dopo solo due episodi della serie “Doubt“, serie che per la prima volta ha tra i protagonisti principali un’attrice trans (Laverne Cox) in una storia d’amore trans con un uomo cisgender ed in lotta contro la violenza transfobica, ha cancellato la serie proprio per i bassi ascolti registrati. La cosa assume un rilievo ancora più preoccupante se constatiamo che nella stessa settimana Trump ha cancellato le linee guida sulla protezione e l’educazione degli adolescenti trans.

Quindi, ripete l’articolista, se volete proteggere i bambini trans dovete proteggere anche gli show trans in TV. Se “Doubt” fosse ancora visibile sulla CBS potrebbe aiutare questo momento cruciale della battaglia alla Corte Suprema dello studente trans Gavin Grimm, così come i tanti bambini trans in tutto il Paese a non sentirsi soli ed abbandonati.

La CBS, che sta ora trasmettendo, al posto di “Doubts“, “Criminal Minds: Beyond Borders“, ha assicurato che la cancellazione non è dovuta a motivi politici ma solo al basso indice di ascolto e che spera di trasmettere gli 11 episodi restanti (e già prodotti) più avanti o sul canale web.

Per Hollywood, i diritti LGBT non sono certo un caso di benevolenza, ma solo un problema di business. Se voi volete continuare a vedere in TV un avvocato trans, un militante LGBT, o un positivo personaggio gay, dovete per forza guardare questi show, supportarli, consigliarli a parenti ed amici.

Conclude l’articolista, questa sera ci sarà il secondo appuntamento con “When We Rise“. Guardatelo. E’ un’eccellente rappresentazione del moderno movimento LGBT, con alcune splendide performance di un ottimo cast. Anche se le storie documentarie non sono tra i vostri programmi preferiti, questa serie ci ricorda come resistere, come organizzarci e sopravvivere, è una meravigliosa opportunità educativa per i tempi che stiamo vivendo. E state attenti a segnarvi sul calendario la data di quando “Doubt” verrà ripresa. E nel prossimo fine settimana “Moonlight” ritornerà nelle sale dopo la vittoria agli Oscar. E’ un film stupendo, su una storia importante, è il primo film LGBT a vincere un Oscar come miglior film. Non perdete questo appuntamento, non fatelo restare al fondo del box office. Altrimenti nessuno ad Hollywood offrirà più finanziamenti per i nostri film, per le nostre storie. Ricordiamoci che le serie ed i film hanno il potere di cambiare i nostri cuori e le nostre menti. Dobbiamo dimostrare a Hollywood che abbiamo la forza (ed i numeri) per farci valere, che non siamo mai stati così tanti e così forti, che abbiamo potere, che ci siamo sollevati. Ma se queste produzioni falliscono, allora le nostre voci e le nostre storie muoiono. Sarebbe una sconfitta che oggi non possiamo permetterci.

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