Stop movie. L'ingrato compito di vivere al passato
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  • Editori Cicero (collana Romanzi e racconti)

Stop movie. L'ingrato compito di vivere al passato

Ancora un libro che racconta la vita di una donna, di una lesbica? Sì, perché trovare le parole per dirlo è rinascere in un mondo che acquista misura, dimensione e senso. La vita che ci cade addosso, che nelle sue misteriose fatalità ci fa nascere in uno spazio e tempo prestabiliti, con genitori, parenti, ambiente socioculturale non scelti, viene presa in mano dalla scrittrice che la ripartisce in un trittico: Palude -Foce – Onda. E le parole, come pennellate a volte scorrevoli e leggere altre dense, frante e baluginanti di sprazzi nell’oscurità della tela del tempo, hanno il magico potere di ricreare, davanti a noi, poco a poco, l’enigma di una vita. In Stop movie. L’ingrato compito di vivere al passato Cristina Zanetti ci dona l’affresco, lei che è anche una pittrice, della formazione di una ragazza cresciuta nei mitici anni 60 e 70: ne vive le passioni, i sogni e le difficoltà, le trasgressioni, la musica, le inquietudini e l’insopportabilità per quelle vecchie regole che sembravano aver retto, fino ad allora, il mondo e la famiglia suo massimo paradigma e concentrato. Con un coraggioso lavoro di verità raramente riscontrabile, l’autrice dis/seziona non solo la propria storia ma anche quella di tutti gli attori che man mano appaiono sullo schermo… (Anita Sonego, Liberazione)

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