Randy “The Ram” Robinson (Mickey Rourke) era un wrestler professionista di rinomata fama alla fine degli anni ’80. Vent’anni dopo tira avanti esibendosi per i fans del duro wrestling nelle palestre dei licei e nelle comunità del New Jersey. Allontanatosi dalla figlia (Evan Rachel Wood), incapace di sostenere un vero rapporto, Randy vive per il brivido dello show, per l’adrenalina del combattimento e per l’adorazione dei fans che gli rimangono. Colto da un infarto durante un combattimento, il dottore gli dice di eliminare gli steroidi e di sospendere i combattimenti di wrestling. Costretto a lasciare lo show-business, Randy comincia a riflettere sulla sua vita. Prova a riallacciare i rapporti con sua figlia e inizia una relazione con una spogliarellista (Marisa Tomei) ormai non più giovanissima. Per un periodo le cose funzionano; tuttavia il richiamo della ribalta è troppo forte per lui e Randy si cimenta ancora una volta nel combattimento sul ring.
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Il film migliore di Aronofsky per me rimane Requiem For A Dreams, cio’ nonostante ho trovato questo film sincero, crudo, anti spettacolare dunque a proprio modo meritevole di attenzione. Sembra quasi che il regista abbia cucito su misura il personaggio per Mickey Rourke che qui in questa parte si riscatta da un decennio di silenzio cinematografico. A me e’ piaciuto, nonostante non sia una fan dell’attore. E la scena fra padre e figlia mette un groppo in gola. Bello.
Non è esattamnente un bel film. Diciamo che a chi piace il wrestling potrebbe piacere acnhe questo film. Ma a me che non è mai piaciuto e per giunta non ho mai trovato bravo nemmeno Mickey Rourke è stata una pena seguirlo.
Per Veronica. Non ti sei accorta che la figlia del protagonista è lesbica e vive con la compagna? Difficile non accorgersene perchè a un certo punto il padre lo dice anche all’amica mentre stanno cercando un regalo da farle. ciao
Stupendo. Darren è meraviglioso, uno dei miei registi preferiti in assoluto! Ma…perchè la L?