“Vado in Yemen per riprendere una donna yemenita. Le riprese si interrompono pochi giorni dopo perchè mettono in pericolo la sua vita. Cosa filmare ora che il mio progetto originario si è rivelato impossibile? Inizio ad incontrare persone e ad interrogarle sull’amore e la vita. Le parole non vengono facilmente. Confrontando i loro discorsi con la mia esperienza, decido di espormi in prima persona, così come fanno loro davanti alla cinepresa”. (Sylvie Ballyot) Questo film concorre per il premio “Nuovi Sguardi” al Togay 2008 (Togay 2008)
Effettua il login o registrati
Per poter completare l'azione devi essere un utente registrato.
Condividi