Partners (1990)

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Partners (1990)

… È il caso di Partners (1990), in cui il protagonista si trova a con-vivere con il virus dell’HIV. Partners è un film su un ragazzo, Piero, che scopre di essere sieropositivo, fiction drammatica risolta in modi antispettacolari. “Ci è sembrato interessante, pur nella sua parzialità, questa storia di speranza, basata su un’esperienza reale. Per infrangere l’alone di morte annunciata, che ci avvolge, da quando la scoperta del virus ci ha indotti ad assumerla come seconda compagna della nostra esistenza.” Il punto di partenza è l’incontro di due uomini tra i mille problemi della sieropositività di uno dei due; quello di arrivo la nascita di un amore che diventa solido giorno dopo giorno e che trova il suo equilibrio tra le regole, le esigenze e i tempi della malattia, sfidando le convenzioni e stabilendo, sotto gli occhi di tutti, un nuovo e necessario modo di vivere il rapporto di coppia. Sono proprio la trasparenza e la visibilità i punti di forza del film: raccontarsi, parlare di se stessi, rendendo trasparente e visibile la condizione esistenziale di tante persone; parlare pubblicamente dell’AIDS portando alla luce un problema di tanti, ma taciuto da molti. Il processo di con-vivenza con il proprio male (quello della consapevolezza è già presente) di uno dei due protagonisti acquista spessore col tempo. … leggi tutta la recensione di Cosimo Santoro

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Generalmente ognuno di noi sogna un partner ideale con cui trascorrere serenamente almeno una parte della propria esistenza. Purtroppo, non accade spesso che questo sogno si realizzi, oltre i confini della letteratura, dei film, delle canzonette, ecc…. Se poi il destino ti si accanisce contro, assegnandoti un partner indesiderato, così lontano dal tuo ideale, scomodo quanto inopportuno, come può essere il virus dell’AIDS, da cui per giunta sembra impossibile liberarsi, peggio del peggior amante (finchè morte non vi separi….), allora bisogna rimescolare il tutto e ridimensionare il proprio sogno. Bisogna imparare, anche se non lo vuoi, perché non lo ami, neanche un po’, a mediare con questo “tuo” partner, tanto piccolo quanto autoritario, imparare a conviverci, a capirlo e ad accettare le sue regole, i suoi tempi, le sue esigenze. Può anche succedere che questo rapporto duri nel tempo, sfidando convenzioni, stabilendo un suo modus-vivendi…Addirittura può accadere che questo strano menage a due, chiuso agli esterni, trovi il modo di evolversi ed aprirsi ad un terzo partner, stabilendo una specie di triangolo scaleno dove ognuno di essi, pur con le rispettive diversità, trovi la propria angolazione, quindi, la ragione di coesistere, in questa strana geometria esistenziale. “Ci è sembrato interessante raccontare, pur nella sua parzialità, questa storia di speranza, basata su un’esperienza reale. Per infrangere l’alone di morte annunciata, che ci avvolge, da quando la scoperta del virus ci ha indotti ad assumerla come scomoda compagna della nostra esistenza”. (dal catalogo “In punta di cuore – Il cinema di Ottavio Mai”)

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