Le terrificanti avventure di Sabrina

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Le terrificanti avventure di Sabrina

Netflix fa ancora centro con questa serie che ha tra i produttori anche il nostro Gregg Berlanti (Il club dei cuori infranti, Tuo Simon), quindi sicuramente inclusiva.
La serie, che inizialmente s’intitolava solo “Sabrina”, era stata progettata dalla rete via cavo The CW, in accoppiamento con la serie “Riverdale”, viene poi passata a Netflix nel dicembre 2017, che ne mette da subito in cantiere due stagioni, girate quindi quasi in contemporanea ma con uscita differita, grazie alla fiducia che le riserva il gigante Warner Bros. La prima stagione, meglio definita “prima parte”, è stata pubblicata su Netflix dal 26 ottobre 2018, la seconda arriverà nel 2019. La serie si basa sulll’omonimo fumetto di Archie Comics creato nel 1962 dallo scrittore George Gladir e dall’artista Dan DeCarlo, poi diventato serie nel 1996 col titolo “Sabrina, vita da strega”. Questa nuova serie parte però da un fumetto elaborato da Roberto Aguirre-Sacasa e Robert Hack che nel 2014 reinventa, sempre per la Archie Comics, il personaggio di Sabrina utilizzando toni più da dramma horror che da commedia. Aguirre-Sacasa è anche il creatore e sceneggiatore di questa versione Netflix composta per ora da due stagioni di 10 episodi ciascuna.
La serie è stata accolta molto bene dalla critica, che l’ha vista come un incrocio tra Harry Potter , Stranger Things e Buffy l’ammazzavampiri. Ambientata ai nostri giorni nella gotica cittadina di Riverdale, la storia contiene diversi messaggi educativi, soprattutto esalta il valore della famiglia e dell’amicizia (quanto sei disposto a sacrificare di te stesso per rimanere legato a loro) ma va anche oltre con ripetuti riferimenti ai fondamentalismi religiosi (il mondo delle streghe è visto come un contraltare delle organizzazioni religiose, chiesa cattolica compresa, dove regna l’oppressione patriarcale) poi con una difesa del femminismo (che ha molti richiami più o meno velati con l’ideologia trumpiana e col movimento me-too, considerato da alcuni come una caccia alle streghe). Si affrontano temi come il razzismo, il bullismo, la discriminazione, l’identità sessuale, ecc. Abbiamo una trama principale, lo scontro tra mondo magico e mortali (vissuto anche all’interno della protagonista, mezza strega), e alcune sotto-trame che coprono ciascuna un paio di episodi (dove si dà libero sfogo alla fantasia degli autori). Al centro della storia abbiamo naturalmente Sabrina (interpretata mirabilmente da Kiernan Shipka, la bambina di Mad Man), che qui è una figura amabilissima, piena di bontà, sempre pronta ad aiutare il prossimo a qualsiasi prezzo. Sabrina vive con la sua famiglia composta da due zie (sottile riferimento all’omogenitorialità, ribadita anche con l’arrivo di un neonato) e da un cugino, Ambrose (l’apollineo Chance Perdomo) tranquillamente gay, accettato come tale da tutti (perfino dal sommo sacerdote, che lo avvicinerà all’amato). Nella famiglie sono tutti streghe o stregoni, ad eccezione di Sabrina figlia di una donna mortale, quindi solo mezza strega, e come tali possono accoppiarsi solo con altre streghe o stregoni. Mentre Sabrina è innamoratissima di un mortale (lo stralunato Harvey di Ross Lynch), il nostro Ambrose, fedele alle regole, cerca nel mondo degli stregoni dove trova il bel Luke Chalfant (Darren Mann) che dopo aver respinto un primo invito nella sua stanza (per ammirare la sua ‘bestia’), si ripresenta famelico all’improvviso, saltandogli addosso mentre entrambi si spogliano. Seguiranno altri incontri fino al fatidico ‘ti amo’ dell’ultimo episodio (scusate lo spoiler). Una storia gay bella, senza remore (Ambrose legge tranquillamente riviste con uomini nudi), ma purtroppo poco sviluppata e lasciata troppo sullo sfondo, peccato perchè Ambrose è uno dei personaggi più accattivanti della serie. Sabrina ha solo due amiche intime, Rosalind e Susie (interpretata dall’attrice non binaria Lachlan Watson). Susie è un’adolescente in cerca d’identità, più maschio che femmina, derisa a scuola dove la chiamano lesbica (ma Sabrina sarà sempre pronta a difenderla – terribile la scena della vendetta dove i bulli omofobi vengono fotografati in un amplesso gay), ma assai sicura di sé e probabilmente innamorata dell’amica Rosalind. La serie ha inoltre un evidente gusto camp, sia nelle rappresentazioni di molti personaggi, volutamente caricaturali, che nelle varie ambientazioni e situazioni spesso divertenti e al limite del ridicolo. Bravissimi tutti gli interpreti, alcuni di gran fama, capaci di offrirci il meglio di se stessi. Da notare come tutti i personaggi principali abbiano un’evoluzione significativa (sia nel bene che nel male), merito di una sceneggiatura costruttiva e meditata. Le due zie-mamme, l’arcigna poi tenera Zelda (un’eccellente Miranda Otto) e la sottomessa poi più autonoma Hilda (una esilarante Lucy Davis), insieme alla diabolica professoressa Mary (una istrionica Michelle Gomez) sono figure indimenticabili.
La serie, qualitativamente, si sviluppa in crescendo, partendo dai primi episodi un po’ sottotono per arrivare poi a momenti esaltanti nel quinto e sesto episodio fino al travolgente ultimo episodio.

Ruoli LGBT

Ambrose Spellman - Chance Perdomo

ruolo: Ambrose Spellman
inteprete: Chance Perdomo

Splendido e originale personaggio (purtroppo sotto-utilizzato dalla sceneggiatura) leale ed obbediente, sempre pronto a difendere la cugina Sabrina, vive una bella storia d’amore gay

Susie Putnam - Lachlan Watson

ruolo: Susie Putnam
inteprete: Lachlan Watson

Interpretata dall’attrice transgender Lachlan Watson, è la migliore amica (insieme a Rosalind) della protagonista. Bullizzata dai compagni di scuola macho che la chiamano lesbica viene difesa e vendicata da Sabrina. Tra i personaggi più dolci e struggenti della serie.

Luke Chalfant - Darren Mann

ruolo: Luke Chalfant
inteprete: Darren Mann

Giovane stregone che si lascia subito irretire dal bell’Ambrose. All’inizio sembra solo sesso (naturalmente assatanato) ma poi…

synopsis

Reimagines the origin and adventures of Sabrina: the Teenage Witch as a dark coming-of-age story that traffics in horror, the occult and, of course, witchcraft. Tonally in the vein of Rosemary’s Baby and The Exorcist, this adaptation finds Sabrina Spellman wrestling to reconcile her dual nature – half-witch, half-mortal – while standing against the evil forces that threaten her, her family and the daylight world humans inhabit. Sabrina Spellman is about to turn 16—on Halloween no less. She spends her days hanging with her boyfriend Harvey, and best friends Roz and Susie. However, on her 16th birthday she must fully embrace her witch half through a dark baptism, where she will pledge loyalty to the Dark Lord Satan. But Sabrina is torn, as she must choose between her friends and her family. Sabrina spends the days leading up to her birthday finding answers to her questions about the ritual. Meanwhile, Sabrina’s mortal teacher Ms. Wardwell is killed and then possessed by Madam Satan, who seeks to bring Sabrina over to the Dark Lord’s side. Sabrina must also deal with three sister witches known as the Weird Sisters, who look down on her for being a “half-breed”…

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Un commento

  1. Tanti buoni sentimenti, nonostante l’ambientazione satanista. Tante ingiustizie da fronteggiare con e senza l’aiutino magico. I legami di amicizia e di famiglia (di qualunque tipo) sono i valori fondamentali per cui Sabrina combatte. Il sesso è molto libero e le tendenze sessuali sono tutte degne di rispetto.
    La serie è carina e scorre senza annoiare. L’ideale mentre si fa merenda.
    Promossa.

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trailer: Le terrificanti avventure di Sabrina

https://www.youtube.com/watch?v=1Fmm8AkDuHQ

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