Insatiable

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Insatiable

Una commedia Netflix (ma in origine era stata abbandonata da CW che l’aveva progettata per il suo pubblico di adolescenti) che ha goduto di un inatteso (?) lancio pubblicitario, ancor prima della sua uscita, generato da una petizione di 250.000 utenti che ne volevano la cancellazione dopo aver visto solo il trailer (che diceva “grasso è vergognoso”). La serie creata e scritta da Lauren Gaussis (Dexter) non è propriamente per adolescenti (è sconsigliata ai minori di 14 anni) e non tratta in primis il tema del sovrappeso, che è presente ma insieme a molte (forse troppe) altre tematiche. Lo stile è quello della commedia tipo sit-com, ma senza applausi, anche perchè in effetti non c’è molto da ridere. Purtroppo i molti personaggi e i molti temi non vengono approfonditi adeguatamente e soprattutto non hanno un’evoluzione, un percorso di cambiamento, risultando statici e ripetitivi. Si ha l’impressione di trovarsi davanti ad una sceneggiatura incerta su quale strada prendere, su quale personaggio fare centro, su quale obiettivo perseguire, cioè su cosa comunicare agli spettatori, giovani o adulti che siano. Una specie di caos che potrebbe anche essere stato voluto, senza però un’adeguata preparazione dello spettatore. Di solito, guardando un film od una serie, ci si vorrebbe innamorare dei protagonisti, almeno di qualcuno, ma qui sono tutti così incoerenti, così incerti, nè buoni nè cattivi, sfuggenti. Anche questa potrebbe essere una scelta degli autori, un modo per spiazzare chi guarda, catturandone comunque l’interesse e l’attenzione. Da questo punto di vista qualche risultato effettivamente c’è, se ad esempio noi abbiamo voluto seguire la serie fino all’ultimo episodio.
Motivati soprattutto dai diversi temi e personaggi LGBT presenti, che ci hanno convinto ad assegnare alla serie ben due Q di Queer (succede raramente per una serie rivolta al grande pubblico dove i personaggi LGBT sono quasi sempre riempitivi, di secondo o terzo piano). Quì su quattro protagonisti principali ben tre sono LGBT. E vengono affrontate quasi tutte le tematiche LGBT. L’episodi 7 ha nella grafica dei titoli di testa i colori della nostra bandiera. Ma andiamo con ordine. Il personaggio più riuscito di tutta la serie è sicuramente quello di Nonnie (Kimmy Shields), la migliore amica della protagonista Patty (Debby Ryan), da sempre di lei innamorata, ma ancora incapace di accettare la realtà dei fatti, sebbene tutti intorno a lei l’abbiano capito. E’ una figura dolce, che vuole essere sincera ed onesta con se stessa e con gli altri, ma deve trovare la forza ed il coraggio necessari per accettarsi. E’ sicuramente il personaggio più positivo di tutti. Ed è anche l’unico ad avere un percorso evolutivo. Grazie anche all’incontro con Dee (Ashley D Kelley), ragazza di colore, sovrappeso e lesbica convinta e sicura di sè. Bob (Dallas Roberts, “Dallas Buyers Club” “The L Words”) è il vero protagonista della serie, un uomo sposato, assai effeminato (e per questo deriso dalle amiche della moglie), che da adolescente ha avuto una storia gay, ma che poi si è trincerato dietro un’eterossualità difficile da confermare. Potremmo dire bisessuale, ma le sorprese non mancheranno… Abbiamo poi l’altro Bob (Christopher Gorham), anche lui con una famiglia apparentemente felice, ma perchè continua ad esibire i suoi addominali perfetti, perchè tutto intorno a lui, persone comprese, devono sempre essere assolutamente perfette? La risposta non tarderà ad arrivare. Non mancheranno figure transgender (una di queste paragona la sua trasformazione, uomo donna, a quella della protagonista, grassa magra) e militanti LGBT in azione. Infine la protagonista femminile Patty, che più gay-friendly non potrebbe essere, tutta impegnata a dimostrarci che la bellezza che conta veramente è quella interiore, peccato che di quest’ultima continuii a perdere le tracce. Difficile, ma non impossibile, una seconda stagione.

Ruoli LGBT

Dee Marshall - Ashley D Kelley

ruolo: Dee Marshall
inteprete: Ashley D Kelley

Lesbica dichiarata, sovrappeso, ma sicura di sè e di quello che vuole…

Bob Barnard - Christopher Gorham

ruolo: Bob Barnard
inteprete: Christopher Gorham

Chissà perchè ha tanta cura del suo corpo…

Bob Armstrong - Dallas Roberts

ruolo: Bob Armstrong
inteprete: Dallas Roberts

Il vero protagonista della serie. Assai effeminato. Sposato con figli ma con una storia gay da adolescente…

Nonnie Thompson - Kimmy Shields

ruolo: Nonnie Thompson
inteprete: Kimmy Shields

La migliore amica della protagonista dall’età di tre anni. Da sempre innamorata di lei.

synopsis

A disgraced, dissatisfied civil lawyer-turned-beauty pageant coach takes on a vengeful, bullied teenager as his client and has no idea what he’s about to unleash upon the world.

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2 commenti

  1. Ha|jimE

    Questa serie televisiva non è stata per nulla capita (e la cosa mi rammarica); tutti interpretano volutamente uno stereotipo, stragemma utilizzato per il celare il “lato oscuro” che tutti noi abbiamo: c’è chi nega l’esistenza della bisessualià, scoprendosi a sua volta bisessuale; chi si cerca un matrimonio di convenieza perchè troppo codardo di dichiarare i suoi sentimenti, preferendo di farsi odiare dalla persona amata ; poi cosa vuol dire “storia d’amore lesbo per etero”?! Per la prima volta si racconta di un’epifania lesbica, dove il personaggio non è già sicuro della propria sessualità e la vive, inizialmente, rifiutandola (cosa che nella realtà accade, ma raramente la si vede al cinema o in tv)

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