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Il film, distribuito direttamente in dvd, traccia un percorso molto personale dello sviluppo dell’identità omosessuale maschile in Italia, partendo dalla negazione della stessa, attraversando gli stereotipi, i pregiudizi, i fantasmi, le ossessioni e le diverse realtà sommerse per arrivare alla formazione e accettazione di un’identità e di un’anima omosessuale pienamente espressa. Si tratta di un lungo viaggio nella notte che termina all’alba di un nuovo giorno, che si snoda attraverso una struttura dantesca che di tappa in tappa incontra vari personaggi, che in modi diversi raccontano la propria vita, le esperienze, i dolori e le gioie poco spesso raccontate nel cinema italiano. Lo stile del film si pone a cavallo tra un’opera teatrale e un documentario, presentando un susseguirsi di monologhi adattati da interviste fatte da Antonio Veneziani e Riccardo Reim a persone reali (contenute nei libri Pornocuore e I Mignotti). Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione con l’Actor’s Center di Roma, ed ha come protagonisti cinquanta bravissimi attori tra cui Francesco Apolloni, Simone Montedoro, Davide Ricci, Salvio Simeoli. Il regista Fabiomassimo Lozzi ha dichiarato che “Realizzare questo progetto è stato una sfida contro tutte le convenzioni: quelle della produzione cinematografica italiana che non promuove opere anticonvenzionali, di sperimentazione; ma anche contro quelle della società e della cultura del nostro paese. Abbiamo cercato di dare una voce e un volto a tante realtà silenziose, nascoste e troppo spesso ignorate. Il film infatti è anche un documento di denuncia, dedicato a tutte le vittime (oltre duecento morti negli ultimi venti anni) della violenza omofobica che ancora persiste in Italia.”

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20 commenti

  1. Un film che più che un opera cinematografica, sembra un saggio fatto da un giovane studente fresco di scuola di Cinema. Se non si avessero pretese della serie “film a tematica gay”,”opera prima di…”, sarebbe a proprio modo apprezzabile questo ludico collage sull’essere gay da ieri a oggi in Italia. Attori discreti, assolutamente non cani. Regia alquanto discutibile. Alcuni ritratti più coinvolgenti di altri. I Gay non si lamentino, dal momento che il regista seppur non si chiami Stanley Kubrik ha regalato al pubblico un prodotto di cuore e lo si avverte. Cosa si dovrebbe dire allora di un film come Io e Lei, una presa in giro belle che impanata?

  2. smalltownboy

    Peccato che non tutti gli attori siano all’altezza, ma nel complesso il film rappresenta uno spaccato molto realistico della situazione in cui si trovano tanti omosessuali italiani. E credo che per questo motivo vada almeno premiata la schiettezza dei monologhi.

  3. orpheoVR

    Un film che (come si nota dai commenti) fa discutere per l’anticonvenzionalità del linguaggio e la mancanza d’una storia (ma è poi così necessaria una storia o la vita è fatta più d’episodi, di storie che hanno una o più tematiche?!?). Non ameranno qs film le persone che desiderano evadere per due ore, mentre ameranno qs film coloro che cercano qualcosa di più d’una narrazione: qui sono vite raccontate dai protagonisti stessi (gli attori) che sono simboli di storie vere, vissute, quasi un documentario su qt possa essere “diverso” e bello l’universo gay

  4. Sebastian Venable

    un film bellissimo, umano, intenso, innovativo negli stili adottati, di volta in volta adattati alla storia del personaggio, un film unico nel panorama italiano (quanti film gay italiani parlano con questa onestà e umanità dei nostri problemi senza vergogna né peli sulla lingua?). Bravissimi gli attori, belle e romantiche le musiche, come pure la fotografia. Il finale del film poi è strepitoso, la più bella dichiarazione di un uomo a un altro uomo che io abbia mai sentito – da non perdere!!!

  5. Certamente non siamo in presenza di un film cult, ma questo film ha la forza della schiettezza, la capacità di mettere a nudo tutto o quasi quello che in superficie non si vede. E’ un ampio spaccato di esperienze gay, e con coraggio affronta la realtà… mi meraviglio che sia stato fatto in italia!!! peccato gli attori non proprio eccellenti.

  6. chiasmo

    Il più bel film mai visto prima sulla tematica gay. Le situazioni, i dialoghi, il ritmo sono reali e prendono una gamma di esperienze che inizia 40-50 anni fa. Per questo è superlativo e gli attori sono bravissimi. Complimenti

  7. Francesco (prima parte)

    Ho visto il film e l’ho trovato pessimo, brutto, insignificante e inutile.
    Ho visto molti film a tematica omosessuale, di vari generi e devo dire che non sono particolarmente esigente ma questo film è davvero da buttare.
    Poi si lamentano che non sia uscito al cinema e che le videoteche non lo prendano? Ma cosa si aspettavano di fare un capolavoro d’autore?
    E’ un polpettone insipido pieno di banalità, senza nè capo nè coda. Tutto il film è basato sui luoghi comuni dell’omosessualità repressa e dei falsi bisex… i dialoghi sono talmente banali da risultare spocchiosi e quei pochi testi che si salvano vengono comunque ammazzati dal tono di recitazione eccessivo.

  8. Francesco (seconda parte)

    Attori più o meno bravi, alcuni presi dalle fiction si serie b, altri provenienti dal teatro o freschi di scuola di recitazione che recitano con enfasi (talvolta eccessiva e ridicola) dei testi copiati pari pari da un libro, il tutto mescolato e incollato senza alcuna attinenza nè trama. Il tutto copiato palesemente (e in malo modo) da un vecchio film a tematica gay che si chiamava “Il Moretto”.
    La trama nel film è totalmente assente, più che un film sembra essere un saggio sull’abuso delle tecniche di ripresa e sull’abuso di enfasi nella recitazione. Almeno se si voleva fare la versione cinematografica di un libro si potevano ricreare le situazioni descritte nel libro… ma mettere degli attori che recitano in libro in maniera decontestualizzata e con riprese statiche e noiose a cosa serve? non si fa prima a leggersi il libro da cui il film è tratto?

  9. Francesco (terza parte)

    Forse oggi per fare un film “d’autore” bastano 2 luci, un corso di tecnica di ripresa e qualche attore di teatro che legge un libro con inappropriata enfasi? Questo casomai è videomontaggio, non è regia cinematografica. Per non parlare poi di alcuni effetti speciali che sono proprio tipici di un filmino di matrimonio fatto dai fotografi anni 90 o di pubblicità dei numeri 166 e 899. Le scene doppiate almeno le potevano sincronizzare meglio con il movimento delle labbra.
    Poi onestamente è anche eccessivo l’abuso e l’ostentazione di determinate tecniche di ripresa ed il rivolgersi alla telecamera in prima persona… non sono ste stronzate che rendono un film bello o “d’autore”… anzi lo appesantiscono con pretese tanto presuntuose quanto prive di fondamento.

  10. Francesco (quarta parte)

    Se questo film non vale nemmeno il prezzo del dvd vuoto non è certamente perchè manca di attori famosi o perchè non è uscito in sala ma, casomai, perchè è sprovvisto di trama, sceneggiatura ed attori che recitino una parte calandosi nel personaggio.
    Sono ateo ed anticlericale ma sinceramente non credo che basti muovere le solite critiche banali e già sentite verso la chiesa soltanto per rendere più appetibile un film totalmente piatto ed amorfo.
    I giovani esordienti vanno certamente premiati, ma quando c’è del talento, non certamente quando hanno delle ambizioni pretenziose prive di idee interessanti.
    Film veramente sconsigliatissimo

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