Rock Hudson

Rock Hudson
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  • Data di nascita 17/11/1925
  • Data di morte 02/10/1985
  • Luogo di nascita Illinois/USA/Winnetka
  • Luogo di morte Beverly Hills/California/Los Angeles/USA. (AIDS)

Rock Hudson

La sua infanzia è tutt’altro che felice. I suoi genitori divorziano quando lui ha solo otto anni, e il suo rendimento scolastico è molto scarso, causa una lieve forma di dislessia. Durante la seconda guerra mondiale svolge il servizio militare in marina, dove si occupa della manutenzione meccanica dei veivoli.

Il suo bell’aspetto e la sua corporatura vigorosa lo fanno notare dall’agente Henry Willson, che gli procura un provino a Hollywood. Gli bastano una ritoccatina ai denti e qualche lezione di canto e recitazione per farlo debuttare col nome d’arte di Rock Hudson nel film Fighter Squadron, del 1948. Nonostante ci vogliano ben 38 ciak per fargli pronunciare bene una battuta, la macchina da presa si innamora del suo fascino.

Dopo diversi anni di gavetta, l’attore acquista maggiore scioltezza. Dimostra buone doti drammatiche soprattutto ne La magnifica ossessione (Magnificent Obsession, 1954) di Douglas Sirk, con cui Hudson lavorerà spesso, un melodramma a tinte fosche in cui l’attore è intenso e convincente nel ruolo del protagonista, un giovane miliardario che causa involontariamente la morte di un medico e successivamente si innamora della sua vedova.

Nel 1956 riceve una candidatura all’Oscar come miglior attore nel film Il gigante (The Giant), con Elizabeth Taylor e James Dean, e due anni dopo la rivista “Look” lo nomina star cinematografica dell’anno.

In una Hollywood degli Studios che nonostante il progresso e la liberalizzazione da certi tabù continua a vigilare affinché la vita di attori e registi sia, o almeno sembri, “immacolata”, Rock Hudson non si sente di rivelare la propria omosessualità. Organizza party privati a base di sesso nella sua villa, e si sa che egli preferisce ragazzi biondi ed alti. Una delle sue relazioni più durature sarà quella con Tom Clark.

Per mettere a tacere le prime voci che cominciano a girare sulle sue preferenze sessuali, il suo agente gli organizza un matrimonio di “copertura” con la sua segretaria, Phyllis Gates. I due si sposano nel 1955.
La Gates ebbe a dichiarare che per lei il matrimonio era autentico e che venne conoscenza di voci di di presunte manovre attorno ad esso solo successivamente. Non tutti sarebbero stati tuttavia convinti delle affermazioni della Gates.
La coppia divorzia nel 1958 e la Gates affermerà in seguito di non aver più rivisto l’ex-marito (Phyllis Gates è morta di cancro ai polmoni il 4 gennaio 2006).

A cavallo tra gli anni ’50 e i ’60, Hudson dimostra una insospettata verve interpretando una serie di commedie di successo, in cui amoreggia e battibecca con la deliziosa Doris Day: Il letto racconta (Pillow Talk, 1959), Amore, ritorna (Lover Come Back, 1961) e Non mandarmi fiori (Send Me No Flowers, 1963).
Dopo la sua morte, alcuni avrebbero notato una beffarda ironia nel fatto che il ruolo interpretato nelle prime due pellicole fosse quello di un uomo che si finge intimidito dalle donne per sedurre una ragazza, e nell’ultima quello di un uomo sposato di mezza età convinto di avere ancora pochi mesi di vita a causa di una malattia.

Negli anni ’60 le sue interpretazioni migliori sono certamente quella dell’inesperto commesso di un negozio di articoli sportivi che si improvvisa provetto pescatore nella gustosa commedia Lo sport preferito dall’uomo (Man’s Favorite Sport, 1964) di Howard Hawks, e dell’insoddisfatto uomo d’affari che accetta la proposta di cambiare la propria personalità in quella di un affermato pittore nel fantascientifico Operazione diabolica (Seconds, 1966) di John Frankenheimer.

Tra il 1971 ed il ’77 Hudson interpreta uno spavaldo commissario di polizia newyorchese nella serie televisiva di successo della NBC, McMillan and Wife, insieme a Susan Saint James. Il rapporto lavorativo tra i due è piuttosto teso e vi saranno pettegolezzi riguardo al malcontento di Hudson nell’apprendere di essere pagato meno della collega.

Nel 1980 fa parte del cast all-star nell’adattamento di un giallo di Agatha Christie, Assassinio allo specchio (The Mirror Crack’d), nel ruolo di un regista marito di un’attempata star del cinema (interpretata da Elizabeth Taylor).

Il “caso Hudson”

Il nome di Rock Husdon è legato a un “caso” mediatico mondiale: egli è la prima celebrità internazionale ad ammettere pubblicamente di essere affetto da una malattia “nuova”, fino a quel momento sottovalutata dai mass-media: l’Aids. E’ il “caso Rock Hudson”, nel 1985, a portare alla coscienza degli Usa, dell’Europa e delle popolazioni di molti altri Paesi, l’esistenza di questa sindrome. Fino ad allora si pensava che fosse un destino riservato a pochi emarginati, e soprattutto una “prerogativa” del mondo omosessuale, mentre il caso Rock Hudson dimostra che non risparmia nessuno, neppure chi era ricco, famoso e (almeno apparentemente) eterosessuale.

L’ignoranza sulla malattia è dimostrata dall’ “allarme contagio” che dopo la rivelazione di Hudson, è scoppiata sul set della serie televisiva Dynasty (1981-98). L’attore infatti aveva preso parte alla quarta stagione dello sceneggiato, ed in una scena aveva baciato sulla bocca l’attrice Linda Evans. La Evans venne sottoposta immediatamente a controllo medico, e risultò in perfette condizioni fisiche. Così si dimostrò la sciocchezza di tale ipotesi.

Come già detto Hudson non ha mai ammesso pubblicamente la propria omosessualità, nonostante fosse oggetto di pettegolezzi sin dai primi anni ‘80. (Quando il giornalista Boze Hadleigh gli aveva chiesto “Rock, pensi di essere nato gay?”, l’attore sorrise e rispose, “Probabilmente. Ma solo dopo che sono uscito fuori dall’utero!”, con un gioco di parole sul termine coming out, “uscir fuori”, che si usa di solito per indicare la dichiarazione di omosessualità).
In una delle ultime conferenze stampa disse di ritenere di aver contratto l’Aids tramite una serie di trasfusioni di sangue resesi necessarie durante un intervento di by-pass. All’epoca dell’intervento, le donazioni di sangue non erano controllate, dato che il virus HIV era ancora sconosciuto.

Rock Hudson è stato quindi la prima celebrità internazionale a morire di una malattia correlata all’AIDS (nello specifico, cancro alle ghiandole linfatiche), il decorso della sua malattia fu seguito avidamente, e non senza qualche morbosità, dai mass media di tutto il mondo, e l’annuncio della sua morte all’età di 59 anni avrebbe portati definitivamente l’AIDS all’attenzione dell’opinione pubblica.

Dopo la morte di Hudson il suo compagno, Marc Christian, cita in giudizio gli eredi dell’attore chiedendo un assegno a titolo di alimenti, nonché di risarcimento per il fatto che l’attore gli aveva inizialmente tenuto nascosta la malattia, pur continuando ad avere rapporti sessuali con lui, e vince la causa.

da Wikipedia

Rock Hudson è presente in queste opere:

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