Paolo Sideri

Paolo Sideri
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  • Data di nascita 30/10/1997
  • Luogo di nascita Lanciano

Paolo Sideri

Nato a Lanciano da una famiglia di industriali metalmeccanici – suo nonno, il Cavaliere del Lavoro Icilio Sideri, è stato un importante imprenditore italiano e presidente di Confindustria – Paolo inizia ad avvicinarsi alla settima arte a dieci anni, realizzando piccoli cortometraggi in famiglia, con l’aiuto di suo fratello Giovanni, servendosi prima della “Super 8 millimetri” del nonno e successivamente di un “cellulare”… due mezzi tecnici che utilizzerà spesso nei suoi lavori futuri.
Inizia la sua formazione a soli tredici anni, con il maestro Claudio Fragasso, sul set di “Una notte da Paura” e successivamente, dopo la maturità classica, entra al “Centro Sperimentale di Cinematografia- sede Abruzzo”, dove studia attualmente regia e reportage audiovisivo, sotto la direzione didattica di Daniele Segre, noto cineasta e documentarista italiano.
Determinato, sensibile e attento ai particolari, nella sua giovanissima carriera Sideri ha dato sempre molta importanza a tematiche attuali, di stampo politico e sociale:
nel 2013 debutta con “Solitudine”, un cortometraggio con cui racconta l’incompletezza di un uomo che attraversa una vita malinconica e desolante, all’interno di un mondo oscuro, composto dal nulla e dal degrado. Si tratta del primo capitolo della “Trilogia della morte”, e con questo film è stato finalista del “Festival Internazionale del Cinema Patologico” di Roma.
Nel 2015 gira “Che fine hanno fatto gli angeli?”, affascinando pubblico e critica di tutto il mondo. Si tratta del suo primo lungometraggio, secondo capitolo della “Trilogia della morte”, in cui Sideri racconta, con realismo e precisione, il degrado sociale ed umano dell’Italia di oggi. Un dramma corale ed amaro, ricco di rimandi al cinema neorealista.
Nel 2016, ispirandosi ad una storia vera, Paolo Sideri torna al cinema con “Il diario”, un film che racconta l’amore omosessuale tra due ragazze, ambientato in un Abruzzo degli anni ‘80, ancora succube dell’ignoranza e del pregiudizio. Presentato in oltre quaranta festival e concorsi cinematografici nazionali ed internazionali, in pochissimo tempo la pellicola fa il giro del mondo, incantando le comunità lgbt e la critica, aggiudicandosi così il “Premio del Pubblico” (a sorpresa) per il miglior film straniero al “Hong Kong LGBT Film Festival”.
Nel 2017, con il film “Blackbird”, una coproduzione italo-croata, conclude la Trilogia iniziata quattro anni prima. Si tratta di un film inchiesta, basato sulla celebre ed omonima opera drammaturgica dello scozzese David Harrower, con cui Sideri ci parla di un fatto di cronaca accaduto negli Stati Uniti d’America tra il 2001 e il 2003, anni in cui una giovane adolescente veniva abusata sessualmente da un ex marine. Con questo ultimo lavoro, il regista ha creato un notevole scompiglio tra le comunità cattoliche, tanto da costringere la produzione a ritirare il film dalle sale italiane e a diffonderlo, di conseguenza, attraverso altri canali di distribuzione, per via della spudorata violenza e nudità mostrata in alcune scene. Nonostante l’insuccesso al botteghino, il film è stato accolto in maniera molto positiva da parte della critica internazionale e dalla stampa estera, che ha elogiato in maniera particolare il coraggio e la sensibilità del giovane regista che è riuscito a trattare con delicatezza un tema difficile come la pedofilia, ponendo al pubblico molte domande a riguardo e dando loro la possibilità di riflettere. Poco dopo la sua anteprima mondiale al “CiakCity Cinema di Lanciano, il film è stato presentato fuori concorso al “Festival del Cinema di Zagabria, dove è stato particolarmente acclamato.
Inoltre, sempre nel 2017, realizza due documentari: “Gli innocenti dai volti di cenere”, sulla tragedia della miniera di carbone del Bois du Cazier, e “Pomo d’Oro”, un film che racconta una tradizione (quella della salsa di pomodoro abruzzese) volta ad assumere un passaggio simbolico tra ciò che resterà nella memoria collettiva e ciò a cui stiamo andando incontro. Questo ultimo lavoro è stato selezionato in concorso ufficiale, come miglior cortometraggio documentario, ai “Premi David di Donatello” 2018 e presentato in anteprima italiana al “Moviemmece – Cinefestival della biodiversità del cibo e delle culture” di Napoli, dove ha riscosso un ottimo successo. (da Facebook)

Paolo Sideri è presente in queste opere:

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