Paolo Hutter

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Paolo Hutter

Paolo Hutter, nato a Torino, esordisce come giornalista giovanissimo con i diari della sua prigionia nell’Estadio nacional di Santiago del Cile. Microfono di punta a Radio Popolare per ventidue anni. Primo consigliere comunale gay dichiarato a Milano dal 1985 al 1997, assessore per i Verdi a Torino dal 1999 al 2001. Giornalista, ambientalista.

Sono passati quasi vent’anni da quando sono stato eletto primo consigliere comunale gay dichiarato e militante di quel movimento. In alcuni momenti è stato un impegno prevalente. In altri finiva tra parentesi perché se sei in un consiglio comunale e devi decidere se un’area viene cementificata con più o meno verde, il “punto di vista omosessuale” cambia poco.
In altri momenti è stato top: come quando ho celebrato da consigliere comunale le prime simboliche unioni civili di coppie dello stesso sesso, sul palco di piazza Scala a Milano. A Torino nel ‘99 come assessore all’Ambiente non volevano che mi esprimessi sulla questione, ma ho scritto una lettera aperta alla Stampa, quando c’erano le polemiche attorno al Gay Pride e al ministro Pecoraro che si dichiarava bisessuale, e in questa lettera dicevo che gli assessori omosessuali come me facevano meglio a dichiararsi. Ho organizzato in quella fase il dibattito su gay e Islam.
(Paolo Hutter)

Nel 1992 Paolo Hutter, militante gay di lunga data, organizzò a Milano le prime unioni civili, allora solo simboliche. Indossava comunque la fascia tricolore da consigliere comunale. Sono state l’inizio di una lunga battaglia, anche dentro al movimento, conclusasi oggi, 24 anni dopo. A celebrare l’unione tra Hutter e Paolo Oddi, avvocato esperto di diritto migratorio e su compagno da una vita, voleva essere il sindaco Beppe Sala, ma loro hanno preferito Ainom Maricos, storica portavoce della comunità eritrea milanese. Hutter ha dedicato ” l’aspetto pubblico della nostra unione, anche alle battaglie per i diritti dei migranti, in nome del dialogo, della tolleranza, del superamento dell’omofobia. Abbasso le paure, viva la differenza, la diversità, la convivenza” Per i loro meriti civili, una vita per i diritti, Paolo Hutter e Paolo Oddi hanno ricevuto quest’anno la massima onoreficenza della città di Milano, l’Ambrogino d’Oro.

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