Emily Dickinson

Emily Dickinson
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  • Data di nascita 01/01/1970
  • Data di morte 01/01/1970
  • Luogo di nascita Amherst
  • Luogo di morte Amherst

Emily Dickinson

L’omosessualità della Dickinson non ha testimonianze fattuali ma si evince da molti testi scritti soprattutto in forma di poesia rivolti a parenti ed amiche, in special modo quelli indirizzati ad una sua compagna di scuola poi diventata sua cognata (Susan Dickinson), e vicina di casa, con la quale si pensa potrebbe avere avuto una relazione lesbica.

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Emily Elizabeth Dickinson è stata una poetessa statunitense. È considerata tra i maggiori lirici del XIX secolo.
Nacque da una famiglia molto in vista, conosciuta per il sostegno fornito alle istituzioni scolastiche locali. Suo nonno, Samuel Fowler Dickinson, era uno dei fondatori dell’Amherst College, mentre il padre ricopriva la funzione di legale e tesoriere dell’Istituto; inoltre, ricopriva importanti incarichi presso il Tribunale Generale del Massachusetts, il Senato dello Stato e la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti.
I suoi studi non furono regolari: durante gli anni delle scuole superiori decise, di sua spontanea volontà, di allontanarsi dal College Femminile di Mount Holyoke onde evitare di professarsi pubblicamente cristiana seguendo la moda dei “revival” dell’epoca. Le sue amicizie furono scarse.
Questo fu un giudizio espresso sui suoi genitori:
Mio padre è troppo impegnato con le difese giudiziarie per accorgersi di cosa facciamo. Mi compra molti libri
ma mi prega di non leggerli
perché ha paura che scuotano la mente
Emily Dickinson scoprì la propria vocazione poetica durante il periodo di revival religioso che, nei decenni 1840-50, si diffuse rapidamente nella regione occidentale del Massachusetts. Uno dei suoi biografi ha affermato che concepì l’idea di diventare poetessa avendo come riferimento – in termini biblici – la lotta di Giacobbe con l’angelo.
Emily Dickinson visse la maggior parte della propria vita nella casa dove era nata, ebbe modo di fare solo rare visite ai parenti di Boston, di Cambridge e nel Connecticut. La giovane donna amava la natura, ma era costantemente ossessionata dalla morte, vestiva solo di bianco in segno di purezza. Si innamorò di un pastore protestante ma il suo rimase un amore platonico; dedicò molte sue opere a questo amore. Gran parte della sua produzione poetica riflette e coglie non solo i piccoli momenti di vita quotidiana, ma anche i temi e le battaglie più importanti che coinvolgevano il resto della società. Per esempio, più della metà delle sue poesie furono scritte durante gli anni della Guerra di secessione americana. Per citare alcuni tra i suoi versi più memorabili, le poesie della Dickinson dicono tutta la verità, ma la dicono indirettamente:
Di’ tutta la verità ma dilla obliqua –
Il successo sta in un Circuito
Troppo brillante per la nostra malferma Delizia
La superba sorpresa della Verità
Come un Fulmine ai Bambini chiarito
Con tenere spiegazioni
La Verità deve abbagliare gradualmente
O tutti sarebbero ciechi –
Quando Emily Dickinson aveva venticinque anni decise, dopo un breve viaggio a Washington, di estraniarsi dal mondo e si rinchiuse nella propria camera al piano superiore della casa natale, anche a causa del sopravvenire di disturbi nervosi e di una fastidiosa malattia agli occhi, e non uscì di lì neanche il giorno della morte dei suoi genitori. Credeva che con la fantasia si riuscisse ad ottenere tutto ed interpretava la solitudine e il rapporto con sé stessa come veicoli per la felicità. Al momento della sua morte la sorella scoprì nella camera di Emily 1775 poesie scritte su foglietti ripiegati e cuciti con ago e filo contenuti tutti in un raccoglitore. Prima della sua morte, fino al 1955, vennero pubblicati solo sette testi. Oggi, Emily Dickinson viene considerata non solo una delle poetesse più sensibili di tutti i tempi, ma anche una delle più rappresentative. Alcune caratteristiche delle sue opere, all’epoca ritenute inusuali, sono ora molto apprezzate dalla critica e considerate aspetti particolari e inconfondibili del suo stile. Le digressioni enfatiche, l’uso poco convenzionale delle maiuscole, le lineette telegrafiche, i ritmi salmodianti, le rime asimmetriche, le voci multiple e le elaborate metafore sono diventati marchi di riconoscimento per i lettori che anno dopo anno l’hanno apprezzata e tradotta.
Emily Dickinson morì di nefrite nello stesso luogo in cui era nata, ad Amherst, nel Massachusetts, il 15 maggio 1886 all’età di 55 anni. (Wikipedia)

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