Cinema

Primo film mainstream indiano con storia d'amore lesbo

In India solo dal 7 settembre del 2018 l’omosessualità non è più un reato, grazie alla Corte Suprema che ha cancellato il famigerato aricolo 377 del codice penale che prevedeva da un minimo di 10 anni fino all’ergastolo per chi veniva sorpreso in atti omosessuali. E’ cambiata la legge ma non è ancora cambiata la cultura e la tradizione popolare che continuano ad esecrare e perseguitare l’omosessualità.
Bisogna poi considerare che molti gruppi religiosi, induisti e cattolici, hanno promesso di lottare contro questa liberalizzazione che invece è stata accolta molto positivamente dalle Nazioni Unite che hanno dichiarato: “La violenza, lo stigma e le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale sono una delle forme più gravi di violazione dei diritti umani. Vinta la battaglia legale, molti passi ancora saranno da fare sul piano culturale e dell’accettazione sociale”

Shelly Chopra Dhar, la regista del nuovo film di Bollywood, con attori assai famosi in patria, “Ek Ladki Ko Dekha Toh Aisa Laga” titolo che si può tradurre con “Come mi sono sentita quando ho visto quella ragazza”, è ben consapevole di questo realtà e spiega di aver girato questo film proprio con l’obiettivo di “cambiare l’atteggiamento delle persone”. Shelly ha spiegato inoltre di aver deliberatamente ambientato la storia fuori da una grande città proprio per contrastare una mentalità corrente che vuole far credere che l’omosessualità riguardi solo la gente moderna, quella influenzata dall’occidente.

Il film, girato con tutti i canoni cari al cinema mainstream di Bollywood (intesi più che altro a divertire il pubblico), è infatti la storia di una amore lesbico, forse non nuova per il pubblico occidentale, ma sicuramente dirompente per quello indiano. Si racconta di una famiglia che vuole maritare la giovane figlia Sweety, interpretata da Sonam Kapoor, e pensa di aver trovato l’uomo giusto per lei, un giovane ricco, bello e gentile. Purtroppoo Sweety non è dello stesso parere, ma in questo caso non si tratta del fatto che sia già innamorata di un altro uomo, come succede spesso nei film indiani, questa volta la ragazza ha già una storia segreta con un’altra donna e insieme combatteranno per il trionfo del loro amore.

In India abbiamo già avuto film con tematiche lesbo, ma prodotti per circuito secondari, magari più visti all’estero che in patria. A dire il vero anche questo film di Shelly Chopra Dhar finora ha avuto in patria una pubblicità che evita di parlare di contenuti omosessuali, impossibile trovare un manifesto che mostri le due donne vicine (ma noi sappiamo bene che la stessa cosa succede spesso anche nel nostro Paese, a volte ci capita di scoprire temi LGBT in film che sono usciti da più di un anno).
Possiamo qui ricordare il bel film indiano “Fire” del 1996 dove però sembrava che le due donne dovessero consolarsi per dei mariti che le trascuravano, cosa che comunque non evitò che indù fanatici dessero alle fiamme diversi cinema dove veniva proiettato. Un’altro film del 2012, “Heroine” presentava il cambiamento dell’orientamento sessuale della protagonista come espressione della sua caduta in un vortice di immoralità. Nel 2016 era venuta alla ribalta la vicenda che riguardava il film “Kapoor & Sons” in merito al fatto che i produttori non erano riusciti a trovare in patria un attore disposto a interpretare un ruolo omosessuale, per il quale avevano dovuto andare in Pakistan dove reclutarono Fawad Khan. Più recentemente, nel 2018 abbiamo avuto un film, “Veere Di Wedding”, con un protagonista secondario gay, ma la cosa che provocò maggiore scalpore sui media fu una scena in cui una donna si masturbava, cosa già alquanto significativa (sia nel bene che nel male)

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