Cinema

I PRIMI FILM CON TEMATICHE LGBT DELLA NUOVA STAGIONE CINEMATOGRAFICA

Mentre siamo in attesa che arrivi anche in Italia la ripresa della serie “Will & Grace” con 12 nuovi episodi in onda dal 28 settembre sull’americana NBC, soffermiamoci sui primi film con tematiche LGBT già programmati dalla distribuzione italiana nella nuova stagione cinematografica, dopo un’estate che si è fatta notare per la quasi totale assenza di film che ci raccontassero (l’ultimo, “Qualcosa di troppo” è stato distribuito, quasi clandestinamente, l’11 maggio 2017).

Cogliamo anche l’occasione, a proposito di distribuzione, per festeggiare i trent’anni della Lucky Red, diretta con orgoglio e passione dal dichiarato Andrea Occhipinti, che è diventata oggi la prima società di distribuzione indipendente italiana. Memorabili i titoli a tematica che ha portato in Italia nel corso degli anni, basti ricordare “In & Out”, “Priscilla, la regina del deserto”, “Il banchetto di nozze”, “La vita di Adele”, “Philomena”.

“La mia vita con John F. Donovan”

di Xavier Dolan

Dal 18 gennaio 2018 distribuito da Lucky Red

Settimo film del giovane regista canadese Xavier Dolan (28 anni), del quale possiamo rivedere in questi giorni su Sky e NowTv il drammatico “Tom a la ferme”, che racconta la storia di una giovane star televisiva, John F. Donovan (interpretato nel suo primo ruolo gay da Kit Harringtono, star del Trono di Spade) che inizia una relazione epistolare con un attore britannico, Rober Turner, che vive in inghilterra con la madre. Quando le lettere vengono pubblicate sulla stampa scoppia uno scandalo che distrugge la carriere di John…

“Da una storia vera”

di Roman Polanski

Dal 1 novembre 2017 distribuito da 01 Distribution

Al centro della vicenda l’ambiguo e tormentato rapporto tra due donne interpretate da Emmanuelle Seignier ed Eva Green. Delphine è l’autrice di un romanzo di successo, dedicato alla madre, che viene tormentata da lettere anonime che l’accusano di aver divulgato storie segrete della sua famiglia. Turbata ed in crisi di creatività incontra un’ammiratrice, Elle, che inizia a sostenerla ed incoraggiarla entrando pian piano anche nella sua vita più intima.

“Una famiglia”

di Sebastiano Riso

Da settembre 2017 distribuito da Bim

Accolto senza troppi entusiami alla recente Mostra di Venezia (dove era in concorso anche per il Queer Lion), il secondo film di Sebastiano Riso che ci aveva sedotti con “Più buio di mezzanotte”. Storia di una coppia, lui un cinquantenne francese, lei una trentenne italiana, che campano procreando bebè per coniugi sterili, forse “lo fanno per denaro, per inseguire una bislacca idea di equità sociale, o forse per paura e incapacità di mettere in atto una propria personale famiglia”. La tematica gay è presente ma marginale.

“Una donna fantastica”

di Sebastian Lelio

Dal 19 ottobre distribuito da Lucky Red

Un film militante e mainstream nello stesso tempo, con qualche caduta nel didascalico (forse necessaria) e con momenti di tenera poesia. Vincitore del Teddy Award 2017 (era anche nel concorso principale della Biennale) con la seguente motivazione: “un film perfettamente realizzato, con un magnifico approccio cinematografico che ci presenta un racconto intimo ancora sottorappresentato. Un universo autentico e fermamente agganciato alla realtà. Con una performance ipnotizzante e naturale di Daniela Vega, attrice transgender, nel ruolo della protagonista Marina. Il regista Sébastian Lelio ha infuso comprensione e compassione in una storia di discriminazione ed emarginazione delle persone transgender”.

“120 battiti per minuto”

di Robin Campillo

Dal 5 ottobre distribuito da Teodora Film

Terzo lungometraggio del regista Robin Campillo, già collaboratore e montatore di Laurent Cantet, dopo l’intrigante e stravagante “Les Revenants” (poi diventato serie tv) e il durissimo “Eastern Boys”, entrambi presentati alla Mostra di Venezia. Campillo, gay dichiarato da sempre, è stato attivista di Act Up-Paris, movimento che ha avvicinato nell’aprile del 1992, dieci anni dopo l’inizio dell’epidemia. In questo film, Campillo riporta parte della sua personale esperienza di quegli anni, sottolineando come fino ad allora ci fosse stata nella società un’omofobia dilagante, “aspetto che ci siamo dimenticati, perché quando la società si evolve, ha detto Campillo, si assiste ad una forma di amnesia collettiva su quello che eravamo prima“.

“Il contagio”

di Matteo Brotugno e Daniele Coluccini

Da ottobre 2017 distribuito da Notorious Pictures

Altro film presente alla recente Mostra veneziana, altra piccola delusione per chi si attendeva qualcosa di più vicino al romanzo di Walter Siti, “più che a questa fedeltà alla parola e allo stile di Siti la curiosità e le aspettative erano per come avrebbero trattato la materia raccontata nel romanzo Il contagio, le oscure vicende dei tanti piccoli e vitali personaggi presenti, intrecciate tra loro in un continuum quasi inestricabile, per come avrebbero reso il degrado umano e sociale dell’attuale periferia romana, figlia e sorella di quella stessa ritratta dal Pasolini degli anni ’50.”

“La battaglia dei sessi”

di Jonathan Dayton e Valerie Faris

Da novembre 2017 distribuito da Fox

Storia di un’epica partita di tennis, svoltasi il 20 settembre 1973, tra l’allora campionessa femminile Billie Jean King, lesbica dichiarata, ed un ex campione di Wimbledon, Bobby Riggs, dalla lingua sferzante che aveva già strapazzato sul set la campionessa Margaret Smith Court. Ma questa volta sarà differente. La King è interpretata dalla bravissima Emma Stone (premio Oscar per La La Land), mentre Riggs è Steve Carrell. La regia è di una coppia che ci ha già regalato l’ottimo “Little Miss Sunshine”, mentre la sceneggiatura è di Simon Beaufoy (Full Monty).

“Napoli velata”

di Ferzan Ozpetek

Dal 1 gennaio 2018 distribuito da Warner Bros

Sappiamo ancora poco dell’ultimo film del regista gay Ferzan Ozpetek, interpretato dalla bravissima Giovanna Mezzogiorno e dal fascinoso Alessandro Borghi insieme ad Anna Bonaiuto e Isabella Ferrari. Ozpetek ha dichiarato: “racconto i segreti di una città che conosce oro e polvere, pagana e sacra allo stesso tempo, e nella cornice del thriller esploderà una storia d’amore”, che, si evince, sarà etero.

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