"ABSENT" VINCE IL 25MO TEDDY AWARD

Il secondo film del regista Marco Berger, già apprezzato per “Plan B”, conquista la prestigiosa giuria del Premio Teddy, sia per lo stile raffinato che per la intensa rappresentazione del desiderio omoerotico

Sono stati assegnati ieri sera, in un esaurito gran gala al Tempelhof Airport di Berlino, i premi della 25ma edizione del Teddy Award della Berlinale 2011. Un’edizione veramente eccezionale con più di 40 film a tematica lgbt, che confermano l’ottima qualità di registi queer emergenti come Marco Berger, Celine Sciamma, Cantu Benjamin, Sabine Bernardi, ecc. e il valore internazionale di autori come Barbara Hammer e Rosa von Praunheim.

Di seguito i premi assegnati dalla giuria.

MIGLIOR FILM: AUSENTE di Marco Berger

Il premio per il miglior file è stato assegnato al film “Ausente” di Marco Berger, come “riconoscimento per una storia originale, un’audace ed innovativa estetica ed un sofisticato approccio alle dinamiche queer”
Il film è un’eccezionale combinazione di desiderio omoerotico, suspense e tensione drammatica che riflettono il pungente modo d’intendere le convenzioni di genere e il linguaggio cinematografico del regista Berger. La giuria ha ritenuto che questo film, il più intrigante e d’avanguardia di tutta la selezione presentata, celebrasse perfettamente lo spirito del Teddy Award. Il film ci racconta l’ambigua relazione tra un maestro di nuoto e uno dei suoi studenti. Con immagini quasi gelide, perfettamente composte, utilizzando uno stile ellittico e provocante, il film rappresenta molto bene l’indefinibile natura del desiderio

MIGLIOR DOCUMENTARIO: THE BALLAD OF GENESIS AND LADY JAYE di Marie Losier

Il premio per il miglior documentario è andato a “The Ballad of Genesis and Lady Jaye”, un film che attraverso una splendida storia d’amore ci fa entrare nei meandri della sessualità gender, della ricerca dell’identità, della pandrogenia. Il ritratto di due vite che ci mostrano il grande potere trasformativo sia dell’amore che dell’arte. Con delicate ed intime immagini riprese a mano, la regista Losier crea un’artistica e labirintica rappresentazione che mescola interviste, riprese amatoriali e scene filmate. Il film ci documenta un vero e proprio nuovo modo d’intendere la ‘consapevolezza romantica’ (Romantic consciousness), in opposizione alla deumanizzazione del corpo offertaci quotidianamente dalla pubblicità e dalla pornografia.

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO: “GENERATIONS” di Barbara Hammer e Gina Carducci e “MAYA DEREN’S SINK” di Barbara Hammer.

“Generations”, un corto di 30 minuti girato in 16 mm, esalta il cinema sperimentale e la sua forma combinando tecniche di ripresa tradizionali con l’elaborazione digitale. Barbara Hammer, 70enne, passa la videocamera a Gina Carducci, una giovane regista queer. Girato durante gli ultimi giorni di ‘Astroland’ a Coney Island (New York), le registe trovano che l’inevitabile fatto di invecchiare risuoni nell’architettura del parco divertimenti e nell’emulsione del mezzo cinematografico stesso. Montando in modo completamente separato sia le immagine che il sonoro, le registe ci offrono un film veramente sperimentale e generazionale.

PREMIO DELLA GIURIA: “TOMBOY” di Celine Sciamma

Premio speciale della giuria a “Tomboy” di Céline Sciamma. C’è qualcosa di veramente fanciullesco nella decenne Laure di Tomboy. Si è appena trasferita in una nuova regione coi suoi genitori e la sorellina Jeanne. Siamo nella stagione estiva e tutti gli altri ragazzi del vicinato giocano all’aperto, solo Laure è sola, perché non conosce ancora nessuno della sua età. Ma poi, un giorno, incontra la coetanea Lisa. Allora Laure diventa Mikaël, e, come un miracolo, conseguenza della ‘trasformazione’, inizia a giocare con tutti gli altri bambini del vicinato. Col passare del tempo la relazione tra Laure e Lisa diventa sempre più intima, ma l’ambiguità della situazione si fa sempre più complicata… Il Premio della Giuria è stato assegnato a questo film per la raffinata regia e il giovane e talentuoso cast guidato da Zoe Heran. Questa seconda opera della brava regista Water Lilies si focalizza sul complesso tema dell’identità sessuale di una giovane ragazza che crea un’insostenibile situazione quando ella assume il suo vero sentire.

La giuria del 25mo Teddy Award è composta da:

Marcus Hu, cofondatore di Strand Releasing, società che ha distribuito negli USA i film di Gregg Araki, Fatih Akin, Roberto Benigni, Apichatpong Weerasethakul, Francois Ozon, Manoel de Olivera, Catherine Breillat, Lou Ye, Tsai Ming Liang, Jean Luc Godard, Thomas Vintenberg, Jacques Nolot, Claude Miller, Lukas Moodyson, Terence Davies, Stanley Kwan, Anne Fontaine, ecc.

István Sebesi, dal 2001 guida la Magic Mirror, spazio queer del più grande festival musicale europeo, il Sziget Festival in Budapest, che presenta un programma gay-lesbo sin dalle sue origni. Nel 1992 fonda e coordina il primo queer festival di Budapest. Dal 1994 al 1998 è stato consigliere personale del Ministro della Cultura ungherese.

Andrejs Visockis, fondatore e manager di “LGBT Film Days” a Riga, Lettonia. Tornato dalla Scandavia nel 2005, s’impegna subito nel movimento lgbt e fa parte del consiglio della Allenaza Lituana LGBT, unica associalzion lgbt del paese.

Beth Sá Freire, nata a Rio de Janeiro, dal 1997 lavora come direttrice per il São Paulo International Short Film Festival. Collabora alla Settimana della Critica del Cannes Film Festival e all’Oberhausen Short Film Festival della Germania.

Jason Barker, 15 anni fa partecipa come drag king al London Lesbian and Gay Film Festival. Da allora ha organizzato eventi, proiezioni e feste, e da tre anni è programmatore del LLGFF londinese. E’ regista, attore, animatore, e soprattutto, papà.

Jin Park, nasce nel 1973 a Seul, Corea. Si laurea alla School of Imaging Science, Multimedia and Film of Chung Ang University, dove è ora insegnante di storia del cinema. Co-fondatore del Seoul LGBT Film Festival (SeLFF) aiuta nella programmazione di altri festival della Corea e ha pubblicato diversi saggi di critica cinematografica.

Mara Fortes, è coordinatrice e programmatricedel Morelia International Film Festival in Mexico. Negli ultimi dieci anni è stata coinvolta nella produzione e distribuzione di di film indipendenti. Sta per ultimare il suo primo lungometraggio.

Sarah Neal, dirige il Brisbane Queer Film Festival, uno dei tre maggiori festival queer australiani. E’ capo della programmazione di uno dei più importanti centri artistici, il Brisbane Powerhouse. E’ laureata in Arte, Regia e Sceneggiatura. Ha lavorato in numerosi film e serie tv, ed ha diretto e scritto sette cortometraggi e sta terminando un lungometraggio.

Victor Silakong è il direttore del World Film Festival di Bangkok dal 2003.


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