"Maschi contro femmine"

Fausto Brizzi ci regala un piacevolissimo e correttissimo film che alza il livello delle commedie commerciali italiane di questi ultimi anni, rischiando anche una qualche delusione nel pubblico più ridereccio.

Ci spiace che la critica non abbia accolto con molto entusiasmo questa gradevole commedia che indaga su sentimenti e relazioni umane senza mai scadere nello stereotipo o nel volgare. Certo non mancano cadute di tono (vedi le troppo esibite nudità) e qualche battutina facile e scontata (ma alla Littizzetto perdoniamo tutto, e poi sono gli unici momenti che hanno fatto sbellicare la platea). I meriti del film superano comunque le piccole cadute di stile, dovute soprattutto al fatto che si tratta di un film che “deve” fare cassetta, e deve quindi rivolgersi ad un vastissimo pubblico dalle aspettative non proprio cinefile.

Specifichiamo anzitutto che “Maschi contro femmine” non è un film a episodi, come qualcuno ha detto, ma intreccia quattro storie sentimentali in un racconto veloce e fluido, alla maniera delle moderne serie televisive che affrontano temi e situazione differenti senza privilegiarne nessuna. Saranno i gusti individuali di ciascun spettatore a fermarsi maggiormente sulla storia che più gli è vicina.

La nostra storia preferita è senz’altro quella che affronta la tematica gay/lesbo/bisex in un modo innovativo per il nostro cinema commerciale, senza cioè strizzare l’occhio a quella sottile omofobia popolare che tende spesso a ridicolizzarci o degradarci. Il film parla invece con naturalezza e realismo del sesso e del desiderio gay, grazie anche ad uno strepitoso personaggio lesbo, interpretato dalla 21enne Chiara Francini, in gara sentimentale con un Nicolas Vaporidis, questa volta un po’ fuori parte (ma la colpa pensiamo che sia più della esuberante Francini che della storia bisex in cui è coinvolto).

Bellissimo il modo con cui veniamo portati all’interno di un festoso e colorato gay pride, che permette al pubblico di goderselo come un momento di vita ed esperienza quasi quotidiana, lontano da qualsiasi polemica o pruderia.

Questa storia gay è senz’altro la più vivace e coinvolgente, insieme a quella che vede la femminista ecologista Paola Cortellesi alle prese con l’inguaribile vicino di casa playboy Alessandro Preziosi (che arriveranno quasi a strapparci una lacrimuccia davanti alle inseguite balene dell’oceano).

Tocca invece i sentimenti più delicati la storia di un decennale amore segreto tra l’impiegato Giuseppe Caderna e la moglie cornificata Carla Signoris, anche se tutto è assai prevedibile.

Forse altrettanto prevedibile (e un po’ moralistico) il racconto dell’allenatore di pallavolo Fabio De Luigi che di fronte ai no della stressata neomamma Lucia Ocone cede, anche lui un po’ ocone, alla bionda e atletica Giorgia Würth che lo tallona innamoratissima da diversi anni. Un racconto più patetico che divertente.

Divertitevi a scoprire i personaggi che legano insieme queste storie, perché sebbene in questo film siano caratteri secondari, diventeranno primari nel seguito che ci attende all’inizio del prossimo anno col titolo di “Femmine contro maschi”.

Potete anche divertirvi a fare un bilancio di questo primo scontro tra maschi e femmine, che a nostro giudizio viene sicuramente vinto dal gentil sesso, sia per le qualità umane dei personaggi femminili interpretati (hanno più carattere, decisione, volontà e chiarezza di obiettivi), sia per il livello interpretativo delle attrici che fanno quasi scomparire le rispettive controparti maschili. Buon divertimento!

Qui sotto la strepitosa 21enne Chiara Francini interprete del felice e solare personaggio lesbo del film.

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