"The l word" diventa reality

Finalmente l’instancabile creatrice di “The L Word”, Ilene Chaiken, dopo alcuni tenativi falliti, riesce a dare un seguito alla famosa serie lesbo, con nuove protagoniste impegnate 24 ore su 24 nel primo reality lesbo della tv.

Rimandata o forse abbandonata (o forse rifiutata dai produttori) l’idea di uno spin-off della serie “The L Word” ambientata in una prigione femminile con protagonista l’assassina di Jenny Schechter (che ha lasciato esterefatti gli spettatori dell’ultima stagione della serie, in effetti bisognosi di conoscere qualcosa di più su quella tragica vicenda), parte il 20 giugno negli USA lo spin-off della famosa serie (venduta in 20 paesi in tutto il mondo), progettato anch’esso da Ilene Chaiken, che però si trasforma in reality, con sei protagoniste lesbiche che vengono riprese 24 ore su 24 per nove settimane, nella loro vita reale, sempre nella città di Los Angeles (ma si parla già di una seconda stagione ambientata a New York). La serie, “The Real L Word”, trasmessa e prodotta dal canale Showtime, sembra un po’ la risposta lesbo a “Real Housewives” trasmesso dal canale Bravo.
Le protagoniste, sei ragazze da 27 a 37 anni, seguendo le scelte e lo stile della serie originale, sono ancora donne affermate, in carriera, molto femminili, molto carine e benestanti. Tutte comunque assai esplicite e oneste, come si evince dalle risposte che vengono date nel promo della nuova serie: cosa le piace di più in una donna? Il sorriso, le tette e il culo. Due di loro, Jill e Nikki, formano già una coppia, mentre delle altre qualcuna è già fidanzata e qualcun’altra è pronta a… farlo. Come Whitney, che si professa “sempre in cerca dell’amore, ma pronta a cedere alla lussuria”.

Una delle curatrici insieme a Ilene Chaiken e Dan Cutforth, Jane Lipsitz, ha detto che “noi amiamo raccontare storie autentiche di personaggi complessi e crediamo che l’ambiente e la realtà lesbica siano ancora troppo poco esplorati dalla televisione, dove spesso i personaggi lesbo sono relegati ai margini delle vicende principali”.

I personaggi lesbo della nuova serie sono:

Tracy, 28enne: è da poco sulla scena lesbo ed è ancora scioccata dalle conseguenze del suo coming out in famiglia. Nella serie vedremo Tracy indaffarata con la carriera, una nuova relazione lesbo e nei rapporti con l’ambivalente madre.

Whitney, 27enne: artista degli effetti speciali a Hollywood, è una ragazza che si autodefinisce terribile, dice che “non mi piace giocare con le persone, sono sempre alla ricerca dell’amore ma perdo spesso il desiderio”. Affascinante e selvaggia, promette scintille (alla fine del primo episodio la vediamo all’areporto che chiude una storia e subito ne inizia un’altra).

Nikki, 37enne: già famosa per conto proprio (è una manager e produttrice, pezzo grosso dell’industria e della pubblicità, lanciata dal The Oprah Winfrey Show!), Nikki è ora impegnata a programmare il suo matrimonio con la costar della serie Jill (ma la loro relazione rischia già di rompersi al secondo episodio quando viene a trovarla un vecchio amico con il quale c’è sempre stato feeling).

Rose, 35enne: consigliera nel mercato immobiliare, Rose è una libertina che vorrebbe calmarsi e sistemarsi, ma le risulta difficile abbandonare le vecchie abitudini. Ha una interessante relazione amorosa e gode del pieno supporto famigliare.

Mikey, 34enne: già celebre a L.A., Mickey è la fondatrice di The Gallery Los Angeles e produttrice di LA Fashion Weekend. Sta anche tentando di progettare il suo matrimonio, ma con qualche incertezza. Vedremo se saprà bilanciare il suo amore con la sua clientela e la sua passione per le moto.

Jill, 33enne: questa ragazza della porta accanto è impegnata con la costar della serie Nikki ed è felicemente avviata come scrittrice. Anch’essa gode appieno del supporto famigliare.

Intervistata dal New York Times, Ilene Chaiken ha detto che il reality è stato per lei una cosa molto diversa dalla serie originale, in quanto non ha potuto intervenire sullo svolgimento delle vicende, ed ha addirittura evitato di frequentare il set per non interferire con le protagoniste. La sua partner in questo progetto è stata soprattutto Jane Lipsitz, la cui società Magical Elves ha già prodotto show come “Project Runway” e “Top Chef.” La Lipsitz ha detto che la loro è stata una collaborazione eccezionale, generata dalla comune passione verso questo tipo di storie. La cosa più difficile, ha detto la Chaiken, è stata la scelta delle protagoniste, che non dovevano essere troppo esibizioniste, la maggior parte delle quali non si conoscevano, e dovevano avere vissuto una vita alquanto intensa da renderle capaci di generare situazioni interessanti.
Qualche difficoltà l’hanno incontrata nel convincere Robert Greenblatt (presidente di Showtime Entertainment) affinchè fossero permesse scene di sesso nelle camere e dialoghi espliciti, se non nelle primissime puntate almeno nel prosieguo degli episodi.

Da noi le televisioni, La 7 e Canal Jimmy, hanno trasmesso finora fino alla quinta stagione di “The L Word”. Attualmente Sky Uno sta ritrasmettendo a mezzanotte la seconda stagione. Speriamo che presto si decidano a farci vedere anche la sesta stagione, quella finale, magari in contemporanea al nuovo reality.

Leggete l’articolo del Corriere della Sera su “The Real L Word”

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