Florence Queer Festival 2009

PROGRAMMA CINEMA da Venerdì 27 a Domenica 29 Novembre

Vedi programma completo sul sito del Festival

Tutti i film vengono presentati al cinema Odeon, Piazza degli Strozzi, Firenze

Biglietti Cinema:
Pomeridiano: € 5, ridotto € 4 per tutte le proiezioni dalle 15 alle 20
Serale: € 7, ridotto € 5 per tutte le proiezioni dalle 20.30
Giornaliero: € 10, ridotto 8
Abbonamento: € 50

PROGRAMMA DA VENERDI’ 27 a DOMENICA 29 NOVEMBRE

Venerdì 27 Nov. ore 15:30
 
 

A Village Romance: Lesbian Love di Kriszta Bódis

tendenza: LLL
nazione: Ungheria
anno: 2006
Due donne di nome Mari vivono in un isolato villaggio ungherese: Mari Kalányos è nata in questo piccolo villaggio e soffre di abusi da parte di un marito alcoolizzato che la maltratta e la minaccia di dare via i loro figli se lei dovesse mai lasciarlo; Mari Bán è una ex musicista di Budapest che si è trasferita in questo villaggio alla ricerca di tranquillità. La particolarità di questo villaggio è che molte lesbiche hanno fatto la stessa scelta di Mari Bán. Nonostante un primo momento di tolleranza, la comunità lesbica inizia ad essere oggetto di minacce e di espressioni di disgusto da parte della popolazione locale…

Venerdì 27 Nov. ore 16:30
 
 

It Is Not the Homosexual Who Is Perverse, But the Society in Which He Lives di Rosa von Praunheim

tendenza: GGG
nazione: Germania dell’Est
anno: 1971
E’ questo il primo scandaloso film che ha reso famoso Rosa von Praunheim in Germania e nel resto del mondo occidentale. Il provinciale Daniel arriva a Berlino, e perde subito la testa per Clemens. Il loro “matrimonio” borghese si sbriciola però molto presto e Daniel inizia una nuova ricerca nella terra-degli-omosessuali, dove il narcisismo e la superficialità sono i principali valori guida. Riuscirà ad emanciparsi in un bar di travestiti dove si rifugiano angeli decaduti. Praunheim punta i suoi cannoni contro la società ma anche contro il nemico (secondo il suo punto di vista) interno alla comunità gay in un film che fu interrotto durante la sua prima programmazione televisiva in Germania.

Venerdì 27 Nov. ore 17:45
 
 

Identities di Vittoria Colonna Di Stigliano

tendenza: QQQ
nazione: Irlanda
anno: 2008
Identities è un documentario sensibile e libero che esplora la comunità multiculturale transessuale in Irlanda. Cinque storie personali ci descrivono mondi differenti ma paralleli: travestitismo, transessualismo, drag, identità di genere, disforia di genere. Documentato in una serie di interviste in bianco e nero, ogni descrizione è preceduta da una performance a colori. Pellicola sul superamento degli stereotipi e delle categorizzazioni, affinché la personalità e l?emozione umana trovino un percorso di espressione. (Divergenti 2009)
Alla presenza della regista
 
  ore 19.30
Video Queer
Proiezione dei corti selezionati (sarà consegnata una scheda per la votazione)
Giovedì 3 dicembre alle ore 21.00 sarà effettuata la premiazione

Venerdì 27 Nov. ore 20:30
 
 

I Can’t Think Straight di Shamim Sarif

tendenza: LLL
nazione: U.K.
anno: 2007
Appartenenti alle classi più alte della società mediorientale, Reema e Omar si preparano al matrimonio della figlia Tala. Ma ritornata a Londra per motivi di lavoro, Tala incontra Leyla, una giovane donna di origine indiana che esce con Ali, il miglior amico di Tala. Tala vede qualcosa di unico nella semplice, impacciata, sensibile Leyla che segretamente si sta impegnando per diventare una scrittrice. Comincia così un cammino di sfida per la solare e schietta Tala che la porterà a scoprire inattesi sentimenti verso Leyla. Quando le due donne si ritrovano prese una dell’altra, il senso del dovere e la cultura tradizionalista di Tala la spingono ad allontanarsi da Leyla e prendere il primo volo per la Giordania, dove i preparativi per il suo sontuoso matrimonio procedono speditamente. Quando i vari parenti cominciano ad arrivare e il giorno delle nozze si avvicina, la pressione interiore sale e Tala sente il bisogno di liberarsi da quest’angoscia. A Londra Leyla ha il cuore a pezzi ma sta cercando di superare la sua esitazione, di liberarsi dalle costrizioni materne e di abbandonare il suo fidanzato Ali, iniziando così ad essere onesta e sincera coi suoi genitori per quanto riguarda la sua sessualità. Sarà con l’aiuto di Ali e dell’esuberante sorella Zara che Leyla e Tala ritorneranno insieme, dopo che quest’ultima sarà riuscita ad abbandonare i vecchi pregiudizi sull’amore. (Shamim Sarif)
Alla presenza della regista

Venerdì 27 Nov. ore 22:30
 
 

Sogno il mondo il venerdi di Pasquale Marrazzo

tendenza: QQQ
nazione: Italia
anno: 2009
Eccentrico, barocco, intenso è il cinema di Pasquale Marrazzo, regista tra i pochi in Italia che si prende il gusto di rischiare anche all’eccesso, e certo questo suo Sogno il mondo il venerdì non è un film italiano da due camere e cucina, pure se i personaggi vivono in un stesso condominio. C’è Gianni (Giovanni Brignola) coi suoi due amici, giovani e gay, tutti e tre sfruttati dal precariato globale e continuamente sotto ricatto. Subiscono lavori mal pagati e aggressioni. Per esempio Gianni, che è cameriere, ed è continuamente attaccato sessualmente dal dispotico padrone del ristorante. Poi c’è Karim (Anis Gharbi), lavoratore irregolare (da noi dicono clandestino) che dalla Tunisia è arrivato in Italia, ricattato dalle gang dei suoi connazionali che esigono soldi per passaporto e documenti ma in cambio danno solo lavoro al nero e così Karim in Italia neppure esiste. Ci sono Irene e Luigia, coppia lesbica che si nasconde. Irene è alcolista, il marito le tolse il figlio tanti anni prima e lei non ha mai superato questa violenza. Betty (Simone «Valentina» Mancini) è trans innamorata di Fabio (Domenico Balsamo) che un po’ è attratto, e molto la usa per i suoi traffici con cui salvarsi dagli strozzini del gioco. Storie diverse con in comune l’ordinaria violenza del nostro tempo. Pasquale Marrazzo le mischia e sceglie il musical alla Jacques Demy, canzoni (di cui è anche autore) che li raccontano, che parlano d’amore e di rabbia, dove tutti sognano il mondo il venerdi ma vivono di giovedi. In cui ci dicono i desideri, i rimpianti e intanto provano a ribellarsi a questa sopravvivenza coatta come possono. La città degli avvenimenti è Milano, il tempo il presente in quella parte dell’Italia di povertà e sopruso che questo governo avalla. E che questo film ci racconta nella sostanza con più lucidità che tante cronache. Forse perché ci mette tanto amore.(Cristina Piccino, Il Manifesto)
Alla presenza del regista

Sabato 28 Nov. ore 15:30
 
 

Transexual Menace di Rosa von Praunheim

tendenza: QQQ
nazione: Germania
anno: 1996
“Transsexual Menace” prende il titolo dal nome del “più eccitante gruppo di azione politica degli USA”, dove per la prima volta delle persone transessuali prendono consapevolezza della loro identità, chiedono diritti legali e combattono per avere assistenza medica e contro le discriminazioni. Considerato da von Praunheim come il “più affascinante progetto di regia di tutta la mia vita” il film è un emozionante e accurato affresco che affronta temi nuovi e difficili con franchezza e onestà. “Sono riuscito a far parlare con sincerità persone che solitamente sono restie a rilasciare interviste. Anche persone coraggiose che hanno avuto a che fare con queste problematiche nell’esercizio delle loro funzioni, come autorità giudiziarie e vigili del fuoco”.Transsexual Menace regala agli spettatori una visione insolita e interessante della vita privata e lavorativa di transessuali di diverse culture e Paesi, inclusi transessuali donna-uomo e trans con famiglie e bambini.

Sabato 28 Nov. ore 16:45
 
 

L’Altra altra metà del cielo di Salima Balzerani

tendenza: LLL
nazione: Italia
anno: 2009
Maria Laura Annibali intervista se stessa e altre donne omosessuali alla ricerca di spunti e di riflessioni che guardino il passato per cogliere il presente ed andare oltre. Tra conquiste di nuove libertà, e aperture di nuove contraddizioni e frammentazioni, la presa di parola pubblica di donne diverse per storia, provenienza e collocazione politica. Un documentario pensato e voluto dall’autrice per tradurre l’esperienza fatta durante gli anni di volontariato all’interno di associazioni LGBT in strumento e narrazione politici. (Togay 2009)
Alla presenza di Laura Annibali

Sabato 28 Nov. ore 18:00
 
 

City of Borders di Yun Jong Suh

tendenza: QQQ
nazione: USA
anno: 2009
?Tutti vengono dal ghetto e si incontrano a Shushan.? dichiara Sa?ar Netanal, gestore di un bar. Il suo commento non è soltanto una frase buttata lì, è un’affermazione. Il suo bar a Gerusalemme è un punto di ritrovo per persone di qualsiasi orientamento sessuale, indipendentemente dalla loro etnia e dalla loro religione. Per arrivare a questo bar, Boody, un palestinese e musulmano devoto, deve superare in qualche modo il filo spinato che separa West Bank da Gerusalemme. Così facendo rischia l’arresto ? se non la morte. Il petto e le braccia del diciannovenne ballerino Adam Russo portano le cicatrici di quando venne assalito durante il Gay Pride del 2005 da un gruppo di ebrei ortodossi. Quando Samira, una palestinese ed ebrea di 31 anni, bacia la sua ragazza Ravit, sta contemporaneamente rompendo il tabù dell’amore fra persone dello stesso sesso e quello dell’amore fra un ebreo e un arabo. Fuori dal bar, ebrei, musulmani e cristiani fondamentalisti cercano di superare le loro diversità per formare un gruppo solidale. Fanno questo sforzo per impedire agli attivisti omosessuali di vivere una vita senza discriminazioni. CITY OF BORDERS segue le vite delle persone che si incrociano nel bar di Sa?ar Netanal. Tuttavia, provato dai continui scontri con l’amministrazione estremamente conservatrice di Gerusalemme, Sa?ar Netanal si vede obbligato a chiudere il suo locale. Boody si ritrova dunque a Warren, Ohio, come la prima drag-queen palestinese della storia; Adam si chiude nella sua vita privata, e Ravit mette alla prova la sua relazione con Samira nel momento in cui decide di volere un bambino ? una cosa che Samira non ha mai voluto. (Berlinale 2009, tr. G.B.)
Alla presenza della regista

ore 19:30
Video Queer
Proiezione dei corti selezionati (sarà consegnata una scheda per la votazione)
Giovedì 3 dicembre alle ore 21.00 sarà effettuata la premiazione

ore 20:30
Transandata
di Valentina Lucari (Italia 2009) 7’
Correre per uscire da uno schermo (finzionale come un film di Tarantino) per essere altro da sé. La verità non è mai stata nuda, ma sempre mascherata. Alla presenza della regista


Sabato 28 Nov. ore 20:40
 
 

The Houseboy di Spencer Lee Schilly

tendenza: GGG
nazione: USA
anno: 2007
Quando una coppia di amanti gay si sussurrano all’orecchio che “vogliono un nuovo giocattolo per Natale”, l’adorabile Ricky, il loro ultimo “giocattolo”, parte disperato alla ricerca dell’amore. Ricky è da qualche mese un “houseboy”: vive cioè con una coppia di uomini, dividendone la casa e il letto. Avvicinandosi il Natale la coppia va a trovare la famiglia di uno di loro, lasciando Ricky solo con gli animali della casa. Sentendosi abbandonato e rifiutato, Ricky si propone di ritrovare il gusto delle relazioni umane attraverso internet e il battuage. Incontra numerosi uomini e si ritrova presto in una situazione che non riesce più a controllare: party con droghe, ragazzi disperati ecc. Alla fine sembra avere trovato il ragazzo giusto, ma forse è troppo tardi… Film tenero e provocante, grottesco e patetico insieme che tenta di risolvere l’annoso dilemma tra la ricerca dell’amore romantico, quello che deve durare tutta la vita, e le tentazioni del sesso promiscuo, tra la paura di essere respinti e l’insicurezza delle prime esperienze.
ore 22.15
I am a tomato.
Life performance
La vita e i film di Rosa von Praunheim in una imperdibile performance dal vivo con i clip dei suoi film più famosi dagli anni 70 ad oggi (in inglese).

Sabato 28 Nov. ore 23:45
 
 

The World Unseen di Shamim Sarif

tendenza: LLL
nazione: Sud Africa / UK
anno: 2007
Nella difficile situazione dell’apartheid in Sud Africa, siamo nei primi anni ’50, due donne s’incontrano e i loro mondi vengono stravolti. Miriam è una tradizionale madre indiana, modesta e dura lavoratrice. Amina rompe tutte le regole guidando un taxi e conducendo un café, luogo d’incontro di reietti ed emarginati, con un uomo nero del posto, Jacob. Amina deve così far fronte a frequenti incursioni della polizia e a leggi ingiuste. Nonostante la scandalizzata generale disapprovazione, la loro amicizia cresce sempre più. Amina inizia a dare lezioni di guida a Miriam, con lo scopo di renderla indipendente. Ma il prezzo per Miriam è la scoperta di quanto sia inadeguato il suo matrimonio. In un sistema che divide i bianchi dai neri, i neri dagli asiatici, le donne dagli uomini, che possibilità di sopravvivenza ci sono per un amore diverso? Il film, opera prima del regista Shamim Sarif, è un convincente incrocio tra “Baghdad Café” e “A spasso con Daisy”, e vuole dimostrarci come sia tenue la differenza tra gli obblighi che derivano da una tradizione famigliare, un sistema politico repressivo e le inibizione che le persone hanno interiorizzato. Tutto questo viene detto senza fare del moralismo e senza toni predicatori, facendoci comprendere come possano essere dolci-amare, ma assolutamente necessarie, le piccole conquiste personali contro la sopraffazione della propria dignità.
Alla presenza della regista

Domenica 29 Nov. ore 14:45
 
 

Trukulutru e il sogno azzurro delle principesse di Ilaria Paganelli

tendenza: LLL
nazione: Italia
anno: 2009
?Trukulutru e il sogno azzurro delle principesse? è la favola che ci guida in un excursus sulla realtà lesbica italiana e romana in particolare. La nostra eroina Titiritesa abbandona il regno di Laltroieri alla ricerca dell?amore. Durante il viaggio incontra tante creature fantastiche e reali: dalla femminista separatista Giovanna Olivieri, all?attivista Imma Battaglia, alle politiche Titti De Simone e Paola Concia. Ma oltre all?analisi politica e legislativa, Titiritesa ci fa conoscere anche gli aspetti ludici, ricreativi e danzerecci della capitale. E vissero felici e contente.

Domenica 29 Nov. ore 15:30
 
 

Chris & Don. A Love Story di Tina Mascara

tendenza: GGG
nazione: USA
anno: 2007
Raramente abbiamo potuto vedere sullo schermo una storia d’amore gay così intensa e profonda. Lo scrittore gay Christopher Isherwood è probabilmente conosciuto ai più come lo scrittore di “Addio a Berlino”, il romanzo che ispirò il film “Cabaret”. Ma è quanto accadde dopo la scrittura di queste storie che la vita di Isherwood raggiunse traguardi inaspettati. Dopo che fu costretto ad abbandonare la Germania per l’avanzata del Nazismo, Chris arriva nella California meridionale dove prova a cimentarsi con le sceneggiature. In questo periodo incontra un ragazzo sulla spiaggia,Don Bachardy, di 30 anni più giovane, e la loro storia d’amore fa subito scandalo, perfino ai più intimi e progressisti amici dello scrittore. Ma tranne che per qualche gossip della vecchia Hollywood gay, questo film non si sofferma sul sensazionalismo esteriore. Ai registi interessa maggiormente indagare questa strana e profonda relazione dall’interno, come abbia potuto nascere e crescere per decenni, e diventare per entrambi questi uomini la massimafonte d’appagamento e d’ispirazione creativa e spirituale. Don ci racconta con le sue parole, con l’accento britannico ereditato da Chris, come ha vissuto quest’esperienza, illustrandola con la sua collezione di disegni e dipinti che ci bloccano il cuore. Ascoltiamo alcuni brani dei diari di Don letti dall’attore Michael York. Il film riesce a fare rivivere dal passato questa splendida storia d’amore, mescolando spezzoni di film casalinghi con poetiche rappresentazioni, unendo il nostalgico all’erotico. Una storia di fusione tra due anime che ci strappa lacrime di gioia

Domenica 29 Nov. ore 17:00
 
 

Dead Gay Men and Living Lesbians di Rosa von Praunheim

tendenza: QQQ
nazione: Germania
anno: 2008
Il film è un insieme di interviste fatte alcuni anni fa e di altre contemporanee in un viaggio attraverso varie feste gay e lesbiche. Ascoltiamo i racconti di uomini gay, al tempo 80enni e oggi tutti morti, che ci parlano della loro esperienza sotto il nazismo. C’è che ci racconta le sofferenze subite nei campi di concentramento, chi soddisfò le sue tendenze masochiste nell’esercito, chi godeva vedendo uomini in uniforme. Le lesbiche, tutte vive al momento, dimostrano più interesse verso i cambiamenti politici, sono attive nelle lotte sociali, hanno figli, fanno film, riviste e musica. In una discussione si lamentano però del fatto che non ci sono lesbiche famose visibili.

Domenica 29 Nov. ore 18:30
 
 

For My Wife… di David Rothmiller

tendenza: LLL
nazione: USA
anno: 2008
Questo documentario ci racconta la cronaca dell’impegno militante di Charlene Strong, una donna che dopo avere perso la sua compagna Kate Fleming in un disastro alluvionale, non ha smesso un attimo di lottare per l’ugualglianza dei diritti matrimoniali. E’ stato soprattuto grazie al suo attivismo che la Stato di Washington ha emanato una storica legislazione sulle Unioni Civili (Domestic Partnership). Nel dicembre 2006 Kate Fleming morì in seguito ad un’onda alluvionale che la colpì nello scantinato della sua abitazione a Seattle . Charlene Strong, sua partner da nove anni, con grande eroismo riuscì a recuperarla. All’ospedale dove venne ricoverata non fu concesso a Charlene di assisterla durante la sua agonia. Dopo la sua morte Charlene ha iniziato una lotta senza sosta per denunciare la cosa, promuovendo iniziative e manifestazioni a favore dei matrimoni gay. Anche dopo la vittoria ottenuta con le leggi sulle Domestic Partnership promulgate dallo Stato di Washington, Charlene ha viaggiato per tutti gli Stati Uniti incitando i vari movimenti lgbt ad impegnarsi nella lotta per la giustizia e l’uguaglianza dei diritti. Il film termina con il premio e il tributo che la GLAAD ha voluto dedicare al coraggio di Charlene.
Anteprima europea
 

ore 19.30
Video Queer
Proiezione dei corti selezionati (sarà consegnata una scheda per la votazione)
Giovedì 3 dicembre alle ore 21.00 sarà effettuata la premiazione

ore 20.30
Partenza
di Antonello Novellino (Italia, 2009) 5’
Per essere se stessi a volte si è costretti a partire. Storie del rapporto difficile con una città difficile: Napoli


Domenica 29 Nov. ore 20:30
 
 

Ghosted di Monika Treut

tendenza: LLL
nazione: Germania/Taiwan
anno: 2009
La morte improvvisa e in circostanze ancora senza spiegazioni della sua giovane amante taiwanese, Ai-ling, spiazza totalmente l’artista di Amburgo Sophie Schmitt. Sophie va a Taipei per presentare un’installazione visiva dedicata ad Ai-ling. Qui viene avvicinata da una giornalista invadente, Mei-li, che la porta a fare un giro per i famosi mercati notturni di Taipei dove cerca di sedurre l’artista in lutto. Ma Sophie la respinge e fa ritorno ad Amburgo. Poco dopo, Mei-li si presenta inaspettatamente alla porta di Sophie. Quest’ultima la fa entrare e questa volta si lascia sedurre dal suo fascino. Presto, Sophie si rende conto che Mei-li sta segretamente conducendo un’indagine sulla morte di Ai-ling. Una serie di eventi si susseguono velocemente. A questo punto Sophie scopre che Mei-Li non lavora per un giornale taiwanese, e che non è nemmeno entrata legalmente in Germania. Chi è dunque questa bella e misteriosa sconosciuta ?? GHOSTED è un film sui malintesi dovuti alle differenze culturali e alle diverse percezioni della morte. Monika Treut: ?Nel cinema cinese e taiwanese, i fantasmi dei morti ritornano; sono esseri che continuano ad esistere secondo le loro leggi proprie. In particolare, i fantasmi di donne che hanno condotto una vita di stenti ricevono la libertà che gli è stata sottratta in vita: finalmente sono libere di seguire i propri desideri ed essere provocanti (erotiche), calorose, determinate e affascinanti come volevano. Ma non è necessario conoscere le tradizioni cinesi per immedesimarsi in questa storia, perché il concetto di doppelganger (un alterego fantasma che dà la caccia alla sua controparte vivente) è stato un un leit motif nella cultura europea a partire da Novalis ed Edgar Allan Poe.? (Berlinale 2009, tr. G.B.)

Domenica 29 Nov. ore 22:45
 
 

An Englishman in New York di Richard Laxton

tendenza: GGG
nazione: U.K.
anno: 2009
Dopo 30 anni John Hurt riprende il ruolo del leggendario Quentin Crisp, il più famoso omosessuale britannico, che aveva già interpretato nel bellissimo film del 1975 “The Naked Civil Servant”. Questo potremmo definirlo un sequel in quanto si sofferma maggiormente sugli ultimi anni di Quentin, quelli del suo successo mediatico. Nel 1981 Quentin accetta un ingaggio teatrale a New York. La sua agente, Connie Clausen, ottiene come parte dei suoi introiti un permesso permanente come “resident alien” e la rappresentazione continuativa del suo one-man-show, ?How to be Happy?. Entro breve tempo Quentin è il personaggio più popolare e chiacchierato di New York. Un giorno Connie presenta a Quentin Phillip Steele, l’editore della rivista ?The Village Voice?. I due diventano amici intimi e Quentin trova anche molteplici occasioni per sfoggiare in pubblico il suo stile sgargiante, acuto e tagliente. Tuttavia il suo modo distratto lo porta a dichiarare durante un’intervista che l’Aids è semplicemente “una moda”, cosa che gli procura subito parecchi nemici nella comunità gay di New York ed anche una rottura con Phillip Steele. In seguito Quentin inizia una relazione con un giovane artista chiamato Patrick Angus. Quando Angus contrae l’Aids e in poco tempo muore, Crisp riesce ad ottenere da Steel la pubblicazione di un servizio con foto dedicato ad Angus sul ?The Village Voice?. Crisp e Steel riprendono così la loro vecchia relazione che anzi si dimostra ancora più intensa ed intima. Diventerà sempre più forte anche quando l’artista Penny Arcade presenterà Quentin a un pubblico giovane e d’avanguardia che adora il suo stile, sempre pungente ed effervescente nonostante i suoi novant’anni d’età. (Berlinale 2009)


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