"IL PRIMO GIORNO D'INVERNO" A VENEZIA 65

Opera prima del regista Mirko Locatelli in concorso nella Sez. Orizzonti alla 65a Mostra del Cinema di Venezia 2008. Il film affronta con coraggio il problema della solitudine, della diversità, del disprezzo e dell’emarginazione in un mondo di adolescenti che scopriranno, pagandone un duro prezzo, …

Sarà presentato in anteprima mondiale alla 65a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Il primo giorno d’inverno, opera prima del regista milanese Mirko Locatelli.
Il film, in concorso nella sezione Orizzonti, è prodotto dalla casa di produzione cinematografica Officina Film in associazione con Deneb Media e con il supporto dell’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Milano.
Scritto a quattro mani con la co-produttrice Giuditta Tarantelli, il lungometraggio vede i suoi giovani protagonisti quasi tutti alla prima esperienza cinematografica: Mattia De Gasperis, Alberto Gerundo, Andrea Semeghini e la piccola Michela Cova, alla sua primissima e sorprendente prova recitativa; nel cast inoltre si segnala la partecipazione di Giuseppe Cederna.

Il film racconta la storia di Valerio, un adolescente solitario che osserva il mondo dei suoi coetanei stando in disparte. Valerio ha una sorella di dieci anni, un vecchio motorino e due nemici che lo tormentano. Un giorno però gli si presenta una possibilità, finalmente può vendicarsi provando a combattere con le stesse armi del nemico. Ma ad attenderlo troverà solo il dolore e la disperazione.

“Il film affronta temi presenti, talvolta anche in modo drammatico, nel mondo degli adolescenti – dichiara Mirko Locatelli, il regista – è una riflessione sulle relazioni basate su prepotenza e sopraffazione: racconta una storia di bullismo e identità sessuale in adolescenza, il bullismo meno visibile però, quello che non agisce esclusivamente perpetrando violenza fisica ma che si manifesta attraverso altre forme di prepotenza che determinano l’esclusione dal gruppo e l’emarginazione di chi è considerato diverso. Parla di ragazzi vicini fisicamente ma personalmente soli e abbandonati, figli di una società omologante che li ha abituati a pensare individualmente e ad esprimersi con il linguaggio della violenza, ragazzi che spesso faticano a trovare unità in un progetto comune e che, spinti dal disprezzo per le diversità, non possono che generare dolore ed emarginazione, rischiando di esserne a loro volta vittime.
Il primo giorno d’inverno ha un significato simbolico: è il momento del solstizio, in cui il sole sembra abbandonarci completamente per cedere il passo alla notte più lunga di tutte. L’anno che si è avvicinato alla fine, portando con sé la totale oscurità, ora viene lasciato alle spalle e il flusso si inverte. E’ un momento di morte e rinascita, come la fine dell’adolescenza ma anche come una ruota che compie il suo giro. Nella nostra storia il momento del dolore più grande obbliga i personaggi a tentare un’altra strada, un percorso diverso, dove la fiducia nell’altro sarà la chiave per nuove possibili relazioni.”

“Abbiamo aspettato a lungo per girare questo film – dichiara Mirko Locatelli – speravamo di trovare l’aiuto di qualcuno ma dopo due anni di tentativi abbiamo capito che dovevamo produrlo da soli e abbiamo deciso di rischiare; eravamo spinti dal forte desiderio di sperimentare un tipo di cinema forse troppo lontano da quello che si sceglie di produrre in Italia, molto più simile a quello belga, in alcuni casi francese, un cinema che dedica molto tempo al lavoro con gli attori, che tenta una rappresentazione il più possibile affine al reale, che si occupa di temi scomodi, difficili da affrontare anche per i produttori più audaci.

Solo grazie alla perseveranza, al lavoro di mesi e alla collaborazione di un gruppo di belle persone che si è dedicato con passione e capacità al film, abbiamo potuto assistere ai primi risultati. La selezione alla Mostra di Venezia ci restituisce l’energia che abbiamo investito nel film, ci ripaga della fatica e del rischio che abbiamo corso: ringraziamo i selezionatori della Mostra e speriamo che il film venga apprezzato, non solo durante il Festival e non solo in Italia”.

Mirko Locatelli (Milano,1974) dal 2002, anno in cui fonda la casa di produzione Officina Film, ha scritto e diretto cortometraggi e documentari tra i quali Come prima e Crisalidi, selezionati e premiati in numerosi festival nazionali; Il primo giorno d’inverno è il suo primo lungometraggio.

Dalla Cartella Stampa del film

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