QUESTA SERA DA BRUNO VESPA IL REGISTA E I PROTAGONISTI DI "MANUALE D'AMORE 2"

E da domani nelle sale italiane il film che coraggiosamente scommette sull’emancipazione della società italiana

Da domani nelle sale l’attesissimo e superpubblicizzato (complimenti al marketing) “Manuale d’amore 2 – Capitoli
successivi”
di Giovanni Veronesi. Il film secondo alcuni dovrebbe essere il più grosso successo della stagione (è una commedia, genere preferito dagli italiani, con un accattivante tocco di erotismo in più), ma secondo altri, regista compreso, ptrebbe essere un rischio per gli argomenti che tratta, argomenti che, come il matrimonio gay e l’inseminazione artificiale, potrebbero allontanare più del 50% della popolazione, almeno stando ai risultati referendari. Anche per questi motivi l’impegno pubblicitario, con anteprime accompagnate da produttore, autore e attori, in giro per tutta l’Italia, è stato notevolissimo. In pratica è stata lodevolmente e speriamo proficuamente portata avanti una campagna di sensibilizzazione sui temi più controversi dell’Italia di oggi, ripetendo in modo ancora più amplificato l’esperimento fatto pochi mesi fa da Lino Banfi con “Il padre delle spose”, esperimento che portò più di sette milioni di italiani davanti al televisore.

E questa sera, come già successe con Lino Banfi, la trasmissione Porta a porta di Bruno Vespa è completamente dedicata al film di Veronesi con in studio Barbara Pollastrini, Buttiglione e i protagonisti del film Verdone, Rubini Scamarcio. Immaginiamo che il tema dei matrimoni gay la farà da padrona, sollecitato oltre che dal film anche dal dibattito politico in Parlamento e nel Governo che vede cotrapporsi il fronte del riconoscimento dell’unione civile a quello del riconoscimento limitato ai diritti individuali dei contraenti (come si faccia poi a riconoscere dei diritti individuali conseguenti a una situazione, l’unione di fatto, che non si vuole riconoscere e quindi definire, per noi resta un mistero).

Veronesi durante gli incontri col pubblico è sempre stato molto chiaro e battagliero, convinto che il suo film possa aiutare le persone a capire meglio queste problematiche. Ha detto che per lui è importante: “Far capire alla gente di cosa si tratta in modo che se un giorno si andrà a votare per un referendum le persone sapranno cosa significa il termine fecondazione assistita. Per quanto riguarda, poi, l’episodio del matrimonio fra gay per me non ci sono due direzioni ma ce n’è solo una: quella del riconoscimento di questo diritto. Bisogna solo aspettare che i tempi maturino; siamo l’ultima nazione in Europa che affronterà questo tema. Spero che il legislatore faccia presto perché io amo l’Italia e gli italiani e non mi piace che alcune persone siano costrette ad andare a vivere in Spagna per poter vivere liberamente”.

De Laurentiis, il produttore ha detto che “questo è il film più bello della mia carriera. Mi è bastato leggere la sceneggiatura per capire che sarebbe stato ottimo. In Spagna, dopo averlo visto, hanno deciso di programmarlo in duecento sale, invece che ottanta, come era stato previsto inizialmente”.

Sergio Rubini, che interpreta uno degli sposi nel capitolo dedicato al matrimonio gay (secondo molti il più bello) ha detto: Mentre giravo mi sono dovuto calare in un mondo pieno di pregiudizi, scoprendo così realtà che non conoscevo. E voglio lanciare un appello ai politici: provate anche voi ad immedesimarvi nelle vite altrui ogni tanto, si eviterebbero tanti errori”.

Antonio Albanese, l’altro sposo gay, dice di avere affrontato il suo ruolo “con grande divertimento. È stata l’interpretazione leggera di un non problema, come se fosse una storia d’amore qualunque: amo cambiare e mi sono ritrovato subito a mio agio in un gruppo di lavoro molto allegro. Durante la prova costumi ho chiesto una maglietta due misure sotto, per caraterizzare meglio il mio personaggio e subito Veronesi mi ha approvato con entusiasmo».

Da domani, con il film nelle sale italiane, la scommessa è aperta. Il popolo gay sarà in testa nelle file ai botteghini che speriamo lunghissime, come meritano il coraggio e l’impegno dimostrati dagli autori di quest’opera che rinnova e alza la qualità della commedia italiana.

Qui sotto l’home page del sito del film

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