Singolare titolo: L’invenzione della cultura eterosessuale (Editions Autrement, Paris) di Louis-Georges Tin sceglie di raccontarci la storia dell’amore dal punto di vista che sembrerebbe più ovvio e scontato, quello eterosessuale. Scopriamo così che l’idea che la coppia uomo-donna sia una naturale conseguenza della biologia è tutt’altro che evidente. Al di là delle necessità riproduttive, l’autore c’invita a scoprire la costruzione storica soggiacente all’amore occidentale: è soltanto nel XII secolo, infatti, che l’amor cortese prende il posto della cultura cavalleresca – vero e proprio regime omosociale – in cui chi si interessava alle donne era considerato … effeminato … All’epoca, una vera rivoluzione, a cui resistono strenuamente sia il mondo medico, sia la chiesa! L’autore, fondatore della giornata internazionale contro l’omofobia e storico della letteratura di origini martinicane, giunge così a una conclusione inattesa: il nostro modo di amare – etero o omosessuale – è in gran parte il risultato di una cultura e di un storia sociale.
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