Westler

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Westler

Felix che vive nella Germania Occidentale si innamora, ricambiato di Thomas che vive a Berlino Est. Hanno il permesso turistico solo per una volta alla settimana e devono rincasare prima del coprifuoco. Ma dopo poco tempo le guardie si insospettiscono e rendono difficili gli incontri. L’amore intanto cresce a dismisura e rende insopportabile la situazione, così Thomas decide di scappare per sempre dal suo innamorato . . . Film romantico e sociale che ha vinto premi in quasi tutti i festival glbt.

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Lo sguardo dall’ovest: Westler di Wieland Speck è stato girato nel 1985 ed è soprattutto un ritratto realistico della difficile relazione di una coppia gay, difficile perché vissuta in una situazione politica complessa. Felix abita a Berlino Ovest e durante una visita a Berlino Est con un amico americano, conosce Thomas di cui si innamora perdutamente. Il loro rapporto è scandito dall’obbligo di Felix di tornare nella parte ovest della città, ogni giorno poco prima dello scoccar di mezzanotte. I poliziotti della dogana si insospettiscono, mentre i due elaborano il piano di fuga di Thomas…
Dalle recensioni dell’epoca apprendiamo che il film era stato girato senza permessi ufficiali nelle parti ambientate a Berlino Est, e quindi si fanno preziose osservazioni dal vero con la cinepresa nascosta.
Il film ha vinto il premio del pubblico a due festival, il Max Ophuels in Germania nel 1985 e il San Francisco International Gay & Lesbian Film Festival nel 1986, e fu presentato (e premiato) alla seconda edizione del festival torinese, “Da Sodoma a Hollywood” nel 1987.

Wieland Speck è direttore della sezione Panorama della Berlinale (dal 1992), e vive a Berlino. Nato nel 1951, vi si è trasferito nel 1972 per gli studi in germanistica, scienze teatrali e etnologia alla Freie Universität. Sin dalla metà degli anni settanta è attivo nel settore cinema e video, e in quello letterario editoriale. I temi di interesse sono da sempre l’emancipazione maschile e l’identità omosessuale. E’ apparso come attore in film di registi come Robert van Ackeren (noto in Italia per La donna in fiamme e Trappola di Venere) e Ulrike Ottinger, e ha partecipato all’ultimo film con Marlene Dietrich. Nei ruoli di sceneggiatore e produttore ha realizzato numerosi film e produzioni televisive, come regista il primo e unico titolo è Westler, che ebbe un discreto successo di pubblico all’epoca e dato il suo aspetto politico nella storia d’amore di due ragazzi tra est e ovest, ha inoltre trovato grande riscontro (anche in anni più recenti) presso una platea non specificatamente gay.
(Togay 2009)

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