Giacomo (Calà) è un agente immobiliare, sposato con Francesca (Tosca D’Aquino), napoletana trapiantata a Milano, e padre di due figli che nemmeno lo salutano quando rientra dal lavoro. Decide pertanto di mollare tutto e tornare a vivere da solo, nel vecchio loft abitato anni prima, con tanto di tavoletta del water collegata al juke-box. Non sarà facile, ma con l’aiuto del collega omosessuale (Iacchetti) e il giro di conoscenze di persone nella sua stessa situazione (tra cui spicca Don Johnson, nel film separato da Eva Henger), finirà per “sopravvivere” trovando anche il modo di risolvere i problemi dei suoi cari, su tutti il papà interpretato da Paolo Villaggio. “Credo sia il mio film della maturità, dove pur continuando a far ridere cerco di ancorarmi alla realtà che ci circonda – dice Calà – e penso che oggigiorno siano molte di più le famiglie allargate: non a caso il film si apre e si chiude con Mara (Venier, con cui Calà è stato sposato, ndr), con la quale ho ancora oggi ho uno splendido rapporto. Se finisce l’amore, non vedo perché non debba esistere l’amicizia, e in questo modo tutti i momenti belli passati al fianco di una persona non andranno persi”. (Il sole 24 ore)
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