Il film offre dialoghi molto interessanti e alcune performance molto forti (specialmente John Glover in due gemelli gay molto differenti). La storia segue otto amici gay che passano insieme tre lunghi weekend fra il Memorial Day e la Festa del Lavoro. Bisticciano, ridono, occasionalmente si accoppiano e chiacchierano moltissimo, ma ciò che rende questi incontri diversi da tutti quelli simili visti al cinema è la resa magnifica dei dialoghi di Terence McNally. Ci sono emozioni così reali che riescono a movimentare un film che altrimenti sarebbe rimasto chiuso nell’impianto teatrale da cui prende origine.
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Uscito in Italia solo in Home video (nel 1999 col nome di “Le stagioni dell’amore”), questo film è la versione cinematografica di una fortunata commedia del drammaturgo americano Terence McMally. Joe Mantello, alla sua prima regia cinematografica, già regista della versione teatrale, ha utilizzato per il film gli stessi attori (tranne uno) e questo spiega la buona prova di recitazione di tutti ed il loro perfetto affiatamento. Love! Valour! Compassion! è una riflessione sull’amicizia e sull’amore all’interno di una comunità di gay americani di ceto medio. Il film richiama, attualizzando le situazioni ai giorni nostri, i temi di The Boys in the band (Festa per il compleanno del caro amico Arrold), una pietra miliare del cinema gay degli anni settanta. Tutta la storia si svolge in un casa di campagna dove otto amici si ritrovano per il weekend. In un susseguirsi di cene, di momenti di gioco e di riposo, di bagni nel lago, ma anche di tradimenti, delusioni e desideri più o meno espressi, ognuno a poco a poco si lascia andare e mostra liberamente se stesso con tutte le sue debolezze. In tutti affiora un profondo bisogno di solidarietà e di amore, sentimenti che uniscono questa alternativa famiglia allargata. (Rob. Mar.)
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film molto bello e intenso. mi ha lasciato una piacevole malinconia.
Se scrive valour, no valor!!!!
Melassa.
il film è bellissimo….ma se solo potessi riuscire a trovarlo da qualke parte….se ne avete uno vi prego contattatemi [email protected]
Un “grande freddo” tutto al maschile in tre lunghi fine settimana alla casa sul lago di uno di loro.
Intorno alla morte una danza tutt’altro che macabra: momenti di vita gioiosi, alternati a profondi dissidi, desideri e tradimenti e festeggiamenti di convivenze, amicizia, complicità e solidarietà con dialoghi stimolanti.
Attori bravi e in parte. Un film emozionante, da vedere!