Seconda pelle

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Seconda pelle

Lui, lei e l’altro. Ma è lui a tradire lei con l’altro. Non lei. Lui e l’altro fanno buon sesso. Lui e lei, sposatissimi, no. Ma lui dice di amare sia lei che l’altro. Lui è gay? Ni, è bugiardo. Lui è forse un gay leather represso? Chissà. Intanto non si separa mai dalla sua giacca di pelle e ha pure la moto. Magari è bisex, però il film non prevede tale circostanza. L’altro è gay dichiarato, chirurgo, ignaro che lui sia un maritino e di lui romanticamente s’innamora. Lei sospetta ma pensa (antiquata!) che l’altro sia una lei …

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18 commenti

  1. Effettivamente non comprendo come si possa sostenere che Ozpetek abbia copiato da Seconda Pelle. A meno che parlare di uomini gay sposati sia un brevetto del regista Gerardo Vera. Tralasciando poi che il film spagnolo è focalizzato sul marito gay vivente mentre nelle Fate Ignoranti il focus del film è sulla moglie vedova che cerca di ricostruire il lato sconosciuto del marito morto, quasi innamorandosi del suo amante gay. Il film non è male anche perchè ben recitato ma avrebbe avuto bisogno di una migliore sceneggiatura. Jordi Mollà è molto affascinante.

  2. cypsel79

    visto ieri, mah.. non può dirsi di certo tra i miei film preferiti, tuttavia proprio malaccio non è. non è omofobo interiorizzato (***SPOILER***perché la storia gay finisce male ***SPOILER***) come alcuni sostengono, perché si è portati automaticamente a fare il tifo per bardem, ovvero quello della coppia gay aperto e dichiarato, e simpatico. alcune scene di sesso esplicite fanno pure “storia del cinema militante”.. però nel complesso boh.. è freddo, piatto, quasi snervante nel suo protrarsi. bello il finale, non scontato; e non è vero che ozpetek ha plagiato, le “fate” non c’entrano nulla.

  3. Fabrizioimperia

    Qualche lacrima e’ scesa .. Più che altro perché pure io mi ritrovo a fare i conti con ” l uomo sposato” però almeno il mio ha avuto la compiacenza di essere onesto con me … Un po’ meno con moglie e figli .
    Tornando al film … Beh a parte il finale che lo rovina da quanto è’ scontato , non posso certo dire sia brutto … I dialoghi sono scarni e’ vero, ma l intensità degli sguardi degli attori compensano il tutto.

  4. thediamondwink

    Un ottimo film: attori, ambientazioni e musiche, tutto eccellente. Mi ha intenerito il personaggio di Alberto, triste e ricco di amore, lo stesso amore che lo ha inprigionato in una morsa di bugie e sotterfugi. Questo mi fa pensare alle innumerevoli storie del mondo reale con cui ho avuto a che fare negli anni trascorsi, persone incontrate di nascosto che si fingevano etero solo perchè la nostra società non è ancora pronta ad affrontare la “diversità”. Ho trovato anch’io alcune somiglianze nel film di Ozpetek, anche se ambientazione, personaggi e storia si sviluppano in modo differente, ma non credo sia stato ‘copiato’ come detto da ‘Francesco’!

  5. zonavenerdi

    08/10/2007 13.03.00 – Commento di: Francesco

    Non sai cosa dici. In questo film il protagonista è lui; nel film di Opzetek lui è morto. Ed è questo fatto che fa conoscere lei e l’altro. I film sono completamente diversi.

  6. reader81

    Mi ricordo come se fosse ieri, quando mi recai in un cinema intellettualoide della mia città con 2 miei amici, e inaspettatamente assistetti a questo film.
    All’epoca ero poco più di un adolescente, ancora con un mondo da scoprire. La visione del film, se da una parte mi turbò, allo stesso tempo mi emozionò perchè racconta una storia che ancora adesso è in grado di sconvolgere.
    L’accostamento con le Fate ignoranti non lo trovo azzeccato, e gli attori sono reali, sono persone vere, cosa che nei film di Ozpeteck non posso dire di ritrovare.

  7. Artisticamente non mi è piaciuto, ma la trama, sebbene sia abbastanza scontata, è interessante.. Diciamo una versione moderna (e più drammatica) di ‘making love’ dell’82..

  8. 2) Diciamo che manca un po’ tutto il resto, a parte l’indiscutibile mestiere del regista. Il quale però forse pecca proprio di presunzione: un film decisamente pretenzioso nella confezione come questo, crolla immediatamente se la sceneggiatura non è perfettamente all’altezza del compito. E qua, decisamente, non lo è. E’ vero, il triangolo si porta avanti stancamente per tutto il film e non vi è un vero sviluppo narrativo: si aspetta da un momento all’altro lo scatto che faccia decollare la storia e dia vero spessore drammaturgico al tutto, ma, ahimé, questo scatto non arriva mai. E il dramma finale, in questo contesto, è quanto di più banale si potesse immaginare. Un peccato!

  9. 1) Mi accorgo di non avere mai commentato questo film. E dire che forse è il primo film a tematica che io abbia visto! A suo tempo ne fui anche abbastanza entusiasta, ed è proprio a questo film che risale il mio amore per quell’eccellente attore che è Javier Bardem. Però, ad essere oggettivi, il film è tutt’altro che impeccabile. Ha sicuramente dei profili di fascino, i più importanti dei quali sono tre e sono i tre attori protagonisti, tutti molto bravi.
    (continua)

  10. Valmònt

    A me il film è piaciuto abbastanza, a partire dalla colonna sonora che apre il film, struggente e toccante come poche. La storia è coinvolgente, non mi sono annoiato nemmeno per un minuto. Gli attori mi sono piaciuti tutti (come fate a dire che sono brutti? Ma scherziamo? Javier Bardem e il suo fascino taurino mi fanno impazzire, per non parlare del tenebroso Jordi Mollà e dei suoi occhi magnetici). Bella anche la scena d’amore tra i due protagonisti a letto, che si fondono in un quadro di carne. Probabilmente Ozpetek ha preso spunto per approfondire il tema che in questo film è appena accennato nella parte finale: “la moglie e il compagno del proprio marito si conoscono e si rendono conto che possono andar d’accordo, entrambi accomunati dall’amore che hanno provato per la stessa persona” (del resto non è la prima volta che Ozpetek trae spunto da altri film). Restano comunque due bei film diversi e distinti, nessun film potrà mai essere la copia dell’altro.

  11. Qualche somiglianza con le fate ignoranti nella trama, ma poi è completamente diverso. Ozpetec sviluppa rapporti interpersonali, rotture, amori, sentimenti, qui è tutto piatto,una storia che si trascina stancamente come qualsiasi triangolo amoroso, ve ne sono centinaia di films così. Sembra la fotocopia di una telenovela, ma come si fa a dire che opzetec ha copiato?

  12. Questo film è bellissimo ma veramente bello!!! La scenografia, la musica e gli attori bravissimi!!!! E’ vero che Ozpetec ha pienamente copiato sto film!!!! Daccordo con Francesco

  13. Francesco

    Questo film è uscito un anno e mezzo prima di “Le fate ignoranti” di Ozpetek, e guardandolo capirete quanto Ozpetek ha copiato, e sottolineo COPIATO, non semplicemente preso spunto! D’altronde i film di Ozpetek sono sempre tutti uguali e banali, l’unico un pò più carino evidentemente doveva avere una fonte diversa data la scarsa creatività di Ozpetek.
    Tornando al film, la trama è indubbiamente interessante anche se gli attori sono brutti, recitano male e i dialoghi hanno poca verve.

  14. terzo piano

    Mah, a me è sembrato molto prevedibile. E si fa il tifo per Javier Bardem perchè marito e moglie sono orribili. Sembra una versione di “Le fate ignoranti” spagnola, ma almeno Ozpetek era più spassoso. Qui è tutto lagnoso, non succede niente, è tutto freddo con una colonna sonora ingombrante e tragica. Noioso.

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Varie

Il matrimonio tra Alberto e Elena è da qualche tempo in crisi. Lui, ingegnere aeronautico, si mostra svagato e distratto. Lei un giorno trova alcune strane ricevute della lavanderia e gli chiede chi è l’altra. Alberto in realtà ha un rapporto con Diego, chirurgo ortopedico. Quando quest’ultimo parte per un convegno, Alberto lo segue e in quella occasione vive con maggior forza la duplicità dei propri sentimenti. Attraverso i messaggi sul cellulare, Elena scopre la situazione. Infuriata, lascia la casa e va dalla madre, poi passa una notte con un collega di lavoro. Alberto allora cerca di recuperare, va da lei, dice che è stato tutto un errore e che non si ripeterà. Tempo dopo, Diego va a trovare Alberto sul posto di lavoro e, dopo qualche screzio, i due hanno nuovi rapporti. Alberto però non sopporta la lontananza di moglie e figlio. Così più tardi litiga di nuovo con Diego, scappa, sale sulla moto, ha un incidente e muore. Al funerale, Elena e Diego fanno conoscenza, Diego va a casa di lei, parlano e si spiegano. Poi escono insieme, e Diego accompagna Elena che va a scuola a prendere il figlioletto.

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