Nessuno Uguale

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Nessuno Uguale

Realizzato in collaborazione con l’AGEDO, Associazione di genitori parenti e amici di omosessuali, e con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano, Nessuno Uguale è un documentario, il primo nel suo genere in Italia, girato con studenti provenienti da tre diverse scuole superiori di Milano: un istituto tecnico, un liceo classico e un liceo scientifico.
La confusione sul proprio orientamento sessuale, l’omofobia della società, l’isolamento in famiglia e a scuola: gay e lesbiche adolescenti si confrontano con i loro compagni di scuola eterosessuali, in uno sforzo comune di capirsi e conoscersi. Chiara risulta la responsabilità dei genitori nel tacere di argomenti ‘difficili’ come l’omosessualità. “Ma” – scrive Cipelletti nella Scheda di Lettura allegata al video-, “il silenzio, lungi dal sortire un effetto educativo, si carica invece del peso di un giudizio definitivo: ‘così brutto da dover essere taciuto’. […] I ragazzi di conseguenza non si fidano a esprimere neppure interesse e tolleranza, temendo di essere giudicati per questo dagli adulti e dai coetanei […] Molta dell’omofobia espressa dipende dal timore di esporsi con opinioni difformi. Ciò nondimeno nella realtà la questione esiste…”

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2 commenti

  1. E’ un documentario molto bello e significativo, girato in modo serio.. Dello stesso autore di ‘due volte genitori’, documentario che dovrebbero vedere tutti i genitori, ma soprattutto quelli che rinunciano ad un figlio, quando vengono a sapere che è gay, non riuscendo ad affrontare l’argomento..E per questo chiudono i rapporti con lui/lei.. Consiglio di vedere anche questo ‘nessuno uguale’, sebbene del 1998, non credo siano cambiate di molto le cose nelle scuole italiane..Anzi spesso i più giovani, essendo sotto l’egida dei familiari, sono i più bigotti, chiusi, nonché bulli nei confronti dei diversi..(vedi violenza contro i disabili, omosessuali, stupri del branco, anche di giovanissimi, ecc)..

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Il film nasce dalla necessità di far fronte al profondo isolamento e al disagio vissuto dagli adolescenti che si trovano di fronte a un’identità quasi sempre oggetto di silenzio e di giudizio. Nel film la parola è ai ragazzi: le intense testimonianze si alternano al lavoro di un gruppo di studenti delle superiori, gay ed etero insieme. Al di là delle teorie i ragazzi si incontrano e si ascoltano sul piano delle emozioni, scoprendosi ciascuno diverso dall’altro, ma proprio per questo tutti uguali nel voler crescere affermando la propria specifica identità. La parola “diversità”, con la sua accezione negativa, non trova più posto in una concezione in cui ognuno è sempre portatore di differenze, intese come ricchezze che vanno valorizzate.
Un lavoro rivolto ai giovani, e nel contempo uno strumento di conoscenza ricco di spunti, prezioso per i genitori, gli insegnanti, gli educatori e per tutti coloro che vogliono avvicinarsi senza pregiudizi alla meravigliosa varietà delle persone.

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