Nel 1994 fu pubblicata un’opera atipica ed originale: un thriller in poesia da leggere tutto d’un fiato. Da quel libro della scrittrice australiana Dorothy Porter – un caso letterario anche in Italia, edito da Fandango Libri -, ecco l’omonimo lungometraggio diretto da Samantha Lang, giovane regista anch’essa australiana, già fattasi conoscere ed apprezzare con ‘Il Pozzo’. Il film è la storia di una sconvolgente passione lesbica. Notevole l’interpretazione di Kelly McGillis, icona lesbica d’annata.
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Da amare i brevi monologhi della protagonista ripresi dal romanzo, film ad alto tasso d’infiammabilita’ erotica magistralmente sospeso fra un noir ad ombre cinesi e un degno lesbo pulp ammiccante agli anni 50′. Lividamente consigliabile.
Atmosfera torbida e, volutamente, abbastanza insana.. Un po’ inquietante ma tutto sommato da vedere..
Atmosfera noir sensuale e torbida, una detective taciturna che si innamora di una donna ambigua. Un caso da risolvere e l’ombra delle parole mista a quello della carnalità. Un portento che lascia allibiti.
Penso si sarà divertita un bel po’ Kelly McGillis a girare questo film, soprattutto le scene erotiche, dato che lei è davvero lella… Comunque il film merita..e non solo per le roventi scene di sesso… 🙂
Il film è molto bello. Un’atmosfera sospesa dove le cose si muovono con fatica così come accade nella vita reale. Sensuali le protagoniste anche se la McGillis non li portava un granché bene i suoi 43 anni. Ah!!! Meno male che ho letto la sinossi solo dopo! Magari non era necessario scrivere chi è l’assassino!!!
Cosa mi è piaciuto del film? solamente la battuta del dito e dell’insegnante…
Concordo con jurika però la vecchia era assai impedita e la mora poteva radersi un pò
le scene di sesso erano davero belle per quanto riguarda la trama fa un po cagare(scusate)
veramente da vedere, alcune scene di sesso molto belle, da vedere sicuramente
Non dico quanti orgasmi ho avuto mentre andavano in onda le scena di sesso…..fa concorrenza a Bound- torbido inganno